Venezia FC: Venezia e Cremonese giocano a specchio È un 3-5-2 offensivo

Sarà quindi la Cremonese a sfidare il Venezia nella finale dei playoff di Serie B 2023/2024. La squadra di Paolo Vanoli ha raggiunto il traguardo eliminando il Palermo con un 3-1 complessivo nelle due sfide, mentre quella di Giovanni Stroppa, dopo il pareggio per 2-2 al Ceravolo, ha fatto la voce grossissima dominando allo Zini e imponendosi per 4-1. È la giusta finale anche per quanto si è visto nelle 38 partite di campionato: terza contro quarta alla fine della regular season.
A SPECCHIO. Due squadre che di fatto giocheranno a specchio entrambe con un modulo che si avvicina a un 3-5-2 e quindi si formeranno dei duelli fissi in tutte le zone del campo. I duelli saranno decisivi in un match di tale livello e dove ci sono tanti giocatori di grande valore. Il Venezia può avvalersi di Pohjanpalo, il bomber della Serie B, calciatore nettamente di altra categoria, senza dimenticare Gytkjaer che ha già vinto un playoff da protagonista con il Monza. A centrocampo impressionate la stagione disputata da Tessmann e Busio. Sulle corsie laterali Candela e Zampano hanno dimostrato anche nell'ultima partita con il Palermo quanto sono determinanti. Dietro Joronen lo consideriamo il migliore portiere della cadetteria per continuità di rendimento, il pacchetto dei difensori si caratterizza per la grande fisicità, ma anche per la capacità di fare male in attacco (Altare 4 reti, Idzes 3). La Cremonese non è da meno degli avversari. Vazquez ha un talento fuori dal comune, un lusso per la B, lo era anche in Serie A. Coda è una macchina da gol. A metà campo il regista Castagnetti ha giocato più campionati anche nella massima serie, in difesa sono tutti calciatori di enorme esperienza, Bianchetti e Ravanelli su tutti e poi i quinti, soprattutto Zanimacchia giocatore di grande spinta offensiva.
VAZQUEZ. Il giocatore che potrebbe rendere più complicata la partita del Venezia è Franco Vazquez detto il "Mudo". Si conoscono le qualità dell'italo argentino che non dà punti di riferimento agli avversari muovendosi per tutte le zone del campo. Tatticamente è uno dei temi della partita, come, e con chi, limitare il fantasista della Cremonese? L'ex Parma e Palermo è stato decisivo contro il Catanzaro segnando la rete del vantaggio proprio in quella posizione tra le linee che dà noia e fa tanto male agli avversari.
OTTO DIFFIDATI. Attenzione ai diffidati perché il Venezia ha una lista lunghissima. Nella sfida di ritorno con il Palermo sono usciti indenni Candela, Busio, Idzes, Lella, Bjarkason, ma si sono aggiunti i gialli di Joronen, Tessmann e Zampano senza dimenticare lo stesso Vanoli ammonito nel match del Penzo. La Cremonese invece ha solo due diffidati, Vazquez e Quagliata, un uomo della panchina. Nella partita dello Zini contro il Catanzaro i lombardi non hanno avuto alcuna sanzione. Gli arancioneroverdi non faranno calcoli, ma tutte queste diffide in qualche modo possono condizionare il match di Cremona.
FEBBRE SERIE A. Intanto salgono la febbre da Serie A e la caccia al biglietto per la finale di ritorno al Penzo che si giocherà domenica 2 giugno. Sono stati venduti 8000 biglietti in poche ore. La curva sud non ha più un posto libero, polverizzati in poche ore tutti i tagliandi. Sarà un Penzo stracolmo e anche Jay Idzes, sulla pagina Instagram di una community di tifosi indonesiani, ha invitato tutti allo stadio Penzo per la sfida contro la Cremonese: «Ciao tifosi, venite allo stadio, abbiamo bisogno del vostro sostegno! Ci vediamo al Penzo!». C'è però anche una partita d'andata da giocare allo Zini. I vari club arancioneroverdi si stanno organizzando per una trasferta sicuramente comoda rispetto ad altre con soli 220 chilometri di distanza tra le due città. Un paio di ore di macchine e si raggiunge comodamente Cremona.
Le due squadre si equivalgono Decideranno i soliti dettagli
Dunque è arrivata la finale più logica. Quella fra la terza e la quarta della stagione regolare. Venezia e Cremonese hanno meritato in pieno di vedersela fra loro per la finale che assegnerà l'ultimo posto valido per la promozione in Serie A. La squadra di Paolo Vanoli ha disintegrato il Palermo al di là del 3-1 complessivo. Il primo tempo degli arancioneroverdi è stato clamoroso e, se il risultato fosse stato di 4-0 invece di 2-0, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire.
Anche il primo tempo di sabato sera della Cremonese, allo Zini, contro il Catanzaro, è stato di categoria superiore. Il 3-0 al 45' è stato perfino stretto. Le reti di Vazquez, Bonaiuto e Coda hanno certificato la superiorità tecnica-agonistica dei grigiorossi che, come gli arancioneroverdi il giorno prima, non si sono accontentati del pareggio, dopo il 2-2 in Calabria, per accedere alla finale. In stagione regolare, fra Cremonese e Venezia, fattore campo rispettato con vittoria per 1-0 della squadra di Stroppa, in inferiorità numerica, e di 2-1 dei ragazzi di Vanoli grazie alla reti di Gytkjaer e Bajarkason dopo il vantaggio iniziale di Vazquez. Pronostico per la A? 50% a testa, non ci sbilanciamo.
«La squadra di Vanoli merita la A Che bello rivedere l'Union in C»
Dalla laguna del Lusenzo al lago di Como, dai Salesiani al Sinigaglia. Alessandro Bellemo, 29 anni da compiere in agosto, ha ottenuto la promozione in Serie A con il suo Como e potrebbe essere il primo chioggiotto a calcare i campi della massima serie dai tempi di Franco Cerilli e Giorgio Boscolo. In terra lariana dal 2019, Bellemo è il giocatore simbolo della squadra di Cesc Fabregas, il mediano che incarna la generosità, la grinta, la tecnica e la professionalità in una carriera che lo ha visto sempre giocare tra i professionisti, partendo dal Padova, che lo ha fatto esordire in Serie B nel lontano 2014, convocato in prima squadra dalle giovanili. «Con il Padova», esordisce, «ho cominciato male la mia carriera, perché dopo che avevo esordito giovanissimo in Serie B la squadra è fallita ed è ripartita dalla Serie D. Fortuna ha voluto che mi prendesse la Spal e ho sempre giocato tra i professionisti».
Bellemo in A col Como e la fascia di capitano.
«Un evento eccezionale. Como sono una piazza e una società ambiziosa, ma si era programmato di raggiungere la Serie A nel giro di 5-7 anni ed invece è arrivata subito. Si, è stato davvero bello. Abbiamo festeggiato con le nostre famiglie. In un video si vede che sto rincuorando un mio compagno di squadra ed in quella immagini c'è tutta una stagione, partita dai giorni del ritiro e culminata con la promozione. Abbiamo festeggiato tanto, ma indipendentemente dalla categoria, credo che ogni promozione vada festeggiata per bene. Avevo vissuto le emozioni del trionfo, sempre qui a Como, dalla Serie C alla Serie B, ora si festeggia la A, ma non è molto diverso. Ora però dobbiamo farci tenere pronti, perché dalla Serie B alla A ci sono almeno tre gradini di differenza. Intanto il mister ha mantenuto la parola e ci ha portato ad Ibiza, come ci aveva promesso».
E poi vincere con la fascia da capitano non è proprio da tutti.
«Sono da circa tre anni il capitano del Como, sento intorno a me la stima dei tifosi, la fiducia della società. Adesso devo farmi trovare pronto».
Quindi resterà a Como?
«Ho un contratto qui fino al 2026, per me è una grande opportunità e se nessuno mi dice niente, ovviamente mi presenterò regolarmente al raduno della prima squadra. Ora andrò per qualche giorno in vacanza per ricaricare le pile».
Il Como in che stadio giocherà?
«Sicuramente dovremo giocare alcune partite fuori città e speriamo che, almeno in deroga, si possa giocare a Como».
È stato il Venezia il vostro rivale più acerrimo?
«La prima partita di campionato a Venezia l'abbiamo persa 3-0. È la squadra che mi ha impressionato di più. Gioca benissimo, è una squadra forte ed è stata continua anche nell'arco dell'intero campionato, pur non avendo una rosa ampia come la Cremonese. Quindi ritengo il Venezia la squadra candidata alla promozione in Serie A».
Anche l'Union Clodiense, la squadra della sua città è stata promossa in Serie C. Contento?
«Felicissimo. Due anni fa ero andato al Ballarin, dove non ho mai giocato, per vedere la partita dell'Union con l'Arzignano e non ha portato benissimo. Quest'anno ha fatto un campionato fantastico ed è bello che una squadra con un tifo del genere, che può fare la differenza in sede di campagna acquisti, giochi in Serie C».
L'iscrizione entro il 4 giugno Anticipate tutte le valutazioni
Se Paolo Vanoli sta preparando in campo la doppia sfida di finale contro la Cremonese, negli uffici di Ca' Venezia il segretario generale Davide Brendolin e altri colleghi stanno predisponendo la documentazione per l'iscrizione al prossimo campionato. Serie A o Serie B, quale che sia. E questo perché la Federcalcio, dopo l'ultima estate calda con i casi di Reggina, Brescia e Lecco, ha deciso di anticipare i tempi.
Tutte le società professionistiche dovranno presentare entro martedì 4 giugno la domanda di ammissione (i club di Serie A contenente la domanda della concessione della Licenza Nazionale), mentre le società di Serie B devono aggiungere anche la fideiussione di 800 mila euro, ovviamente dovranno essere saldati in tempo eventuali debiti (come ad esempio i due ban della Fifa che il Venezia ha cancellato con il pagamento delle quote mancanti a Leuven e Bayer Monaco per Henry e Cuisance), come devono essere anche saldate tutte le pendenze economiche con i tesserati.
Entro il 4 giugno tutte le società dovranno depositare alla Commissione Criteri Infrastrutturali la documentazione relativa all'impianto dove giocheranno, in caso di indisponibilità del proprio stadio la domanda di deroga per poter giocare in un impianto alternativo. Termini perentori del 4 giugno che valgono anche per Venezia e Cremonese.
Anticipate anche le valutazioni di Co.Vi.So.C. e delle altre Commissioni: la Federcalcio deve ricevere l'esito delle valutazioni entro il 10 giugno, le società che non passeranno l'esame dovranno presentare ricorso entro le ore 19 del 12 giugno, ma "non potrà essere depositata documentazione ulteriore rispetto a quella già esaminata dalla competente Commissione, né potrà essere effettuato e/o integrato alcuno degli adempimenti richiamati ai precedenti".
Il giorno successivo le Commissioni esprimeranno il parere motivato alla Federcalcio, il 14 giugno il Consiglio Federale si esprimerà sulla concessione delle Licenze Nazionali. Tante scadenze che anche il Venezia dovrà tenere da conto.
Serie C femminile Il Venezia Fc si diverte Rifila nove reti al Condor Tv
Ultima gara casalinga della stagione con goleada (9-0) per il Venezia Fc contro il retrocesso Condor Treviso. Secondo posto matematico e domenica gran chiusura sul campo della capolista Meran Women, promossa in Serie B, a caccia di un risultato di prestigio.
Partita a senso unico, un minuto di gioco e Willis ha già sbloccato il risultato, sorprendendo la retroguardia trevigiana, l'attaccante maltese segna una tripletta nel primo tempo quando va a segno anche Zuanti (doppietta) e sestina arrivata per un'autorete.
Nella ripresa il Venezia Fc abbassa i ritmi, Willis e Zuanti sono fatte riposare, ma arrivano anche le reti di Furlanis, Pavan e, quasi allo scadere, D'Avino.
Esordio di Sofia Daniel, classe 2008. Un autogol di Pivetta condanna il Venezia Calcio
Una deviazione sfortunata di Pivetta alle spalle di Paccagnella, a un quarto d'ora dalla fine, costringe alla resa il Venezia Calcio al Tenni di Treviso contro il Villorba.
Prestazione non all'altezza della squadra di Murru, condizionata anche dal grande caldo, ma il Villorba è passato nell'unica azione creata nell'area veneziana nella ripresa. Nel primo tempo, alla mezzora Tosatto ha sfiorato il palo, due minuti dopo ancora Tosatto si vede negare il gol da Donadel.
Nella ripresa il Villorba è andata in vantaggio al termine di un'azione confusa nell'area del Venezia Calcio, palla addosso a Pivetta e in rete.
La reazione della squadra di Murru si limita al 45' con un diagonale di Gastaldin che lambisce il palo.

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