Venezia FC: Il Gazzettino - Venezia cerca vendetta a Verona -
Tra le pericolanti della Serie A solo lo Spezia ha fatto meglio del Venezia fuori casa. Un dato non secondario e che dà fiducia al team arancioneroverde, atteso domani dal Verona allo stadio Bentegodi con fischio d'inizio posticipato di cinque minuti, dalle ore 15 alle 15.05 come simbolica testimonianza di pace da parte di tutto il calcio italiano contro la sciagurata guerra in corso in Ucraina. In 24 gare disputate, equamente al Penzo e in trasferta, i lagunari di Paolo Zanetti hanno raccolto 12 dei loro 22 punti con la valigia in mano, vincendo a Empoli (2-1), Bologna (1-0) e due settimane fa a Torino (2-1), tornando indenni da Cagliari (1-1) e dalle due gite a Marassi contro Genoa (0-0) e Sampdoria (1-1). Come detto solo lo Spezia è stato più prolifico ma con due trasferte in più già giocate, avendo colto scalpi inattesi nei grandi stadi di Napoli e Milan (dopo Venezia e Genoa) per un bottino di 14 punti sui 26 che almeno consegnano ai liguri un confortante +4 sulla zona retrocessione.
OCCASIONE
Domani in riva all'Adige Ceccaroni e compagni proveranno ad infliggere la quinta sconfitta tra le mura amiche (dove ha messo insieme 23 dei suoi 37 punti) ad un Verona capace comunque di esibire addirittura il quarto attacco più prolifico della Serie A. Con 49 reti realizzate malgrado le 42 subite, ovvero appena due in meno del Venezia gli scaligeri di Igor Tudor per numero di marcature inseguono Milan (49), Lazio (53) e Inter (55), un dato certamente aiutato dal clamoroso 4-3 dello scorso 5 dicembre a Sant'Elena quando i gialloblù avevano ribaltato gli arancioneroverdi dallo 0-3 al 4-3. Una partita che, data l'enorme delusione dopo un primo tempo stellare, ha il sapore del mancato decollo per un Venezia risucchiato nella bagarre retrocessione seppur rinfrancato dai 4 punti conquistati sbancando Torino (2-1) e facendosi rimontare su un modesto 1-1 dagli avversari diretti del Genoa. Eroe a metà del faccia a faccia con i liguri era stato il centravanti francese Henry, oggi intoccabile in un attacco che al Bentegodi ripresenterà con ogni probabilità Okereke. Il nigeriano ha scontato il turno di stop dovuto all'eccessiva espulsione rimediata contro il Torino, quindi a giocarsi la terza maglia in attacco sembrano Nani e Aramu con il primo forse favorito. In mediana Zanetti recupera Busio dalla squalifica ed è ballottaggio con Crnigoj in un centrocampo con Ampadu e Cuisance. Per quanto riguarda la difesa, con Ebuehi ko è finalmente pronto Mateju sulla destra, al centro Ceccaroni e uno tra Caldara (o Svoboda) più a sinistra Haps a tutta fascia.
RISPOSTE
Ancora una volta modeste quelle dei vecchi abbonati, visto che appena poco più di un quarto (569 sui 2.121 della Serie B 2019/20) hanno usufruito della prelazione sottoscrivendo l'abbonamento per le ultime sei partite stagionali al Penzo (dettagli su www.veneziafc.it). Tuttavia una volta scattata ieri mattina alle 10 la vendita libera, il totale delle tessere vendute è schizzato a circa 1.300 con una rapidità che fa ben sperare, circa la possibilità di avere una cornice all'altezza in occasione delle sfide veramente decisive per conquistare la salvezza. E a proposito del polso della tifoseria, ieri a metà pomeriggio erano 625 i biglietti acquistati dai supporters lagunari per il settore ospiti del Bentegodi, acquistabili fino alle 19 odierne. Il club arancioneroverde non oltre domani depositerà alla Corte Sportiva d'Appello della Figc il reclamo contro la sentenza di primo grado del giudice sportivo che ha ordinato di giocare la gara saltata il 6 gennaio scorso a Salerno. Entro 5 giorni dal deposito del reclamo verrà fissata l'udienza che si svolgerà (da remoto anziché in presenza) entro 15 giorni; al termine dell'udienza uscirà in poche ore il dispositivo della Corte Sportiva d'Appello ma senza le motivazioni, attese in un paio di settimane e dopo le quali la società sconfitta potrà ricorrere al Collegio di Garanzia del Coni in terzo e ultimo grado. Oggi derby anche per la Primavera che ospita al Taliercio l'Udinese (ore 15.05).
Marco De Lazzari
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