Monte Zovetto

"Fallito l’assalto, mentre ancora i nuclei di fanti nemici calano scompigliati dalle pendici dello Zovetto, l’artiglieria condensa il tiro sulle trincee. 
E’ un picchiar sonoro sul monte, il martellare di un maglio ciclopico, un diroccare di massi divelti dall’alveo, uno schianto d’alberi spezzati e l’odore acre della polvere e lo sfasciarsi del granito che ricade in pioggia di frammenti moltiplicanti l’effetto dell’esplosioni. Un fumo acre e pesante, una nube larga più di 400 metri avvolge ogni cosa e concorre a dare al tremendo panorama l’aspetto di una bolgia infernale. 
Questa infatti non è più guerra di uomini ma di demoni: eppure i nostri resistono… Quando tuona il tremendo cannone, l'istinto fa sì che anche gli uomini più coraggiosi si rannicchino in fondo ai ricoveri, ma i difensori dello Zovetto non hanno più nulla di umano".
Valentino Coda 


Commenti

Post popolari in questo blog

S.Osvaldo – 6 aprile 1916 la fine della compagnia della morte

Tutto inizia la sera nella notte del 14 maggio 1916: sta per scatenarsi la Strafexpetion austriaca…

Castagnevizza (Kostanjevica na Krasu), Slovenia il giugno 1917, in mezzo ai cadaveri