La notte diventa sempre più scura prima dell'alba

C’è un altro aspetto della perseveranza che è il coraggio di non arrendersi nel momento cruciale, il coraggio di non retrocedere, di non spaventarsi di fronte agli ostacoli ma rimanere centrati nella fede, continuare a pregare e a credere nel cambiamento, continuare a coltivare nel cuore la speranza e perseverare nelle azioni per kosen-rufu con la fiducia assoluta che sono la causa per la trasformazione del nostro karma. Fino a vedere la soluzione. È importante restare saldi nella fede, anche se si trattasse di sentirsi in bilico sull’orlo di un precipizio. 
Cosa significa? Che proprio quello più difficile è il momento in cui si gioca la partita della fede. Perdere la speranza o continuare a credere? Abbandonare l’obiettivo o rilanciare? Se proprio in quel momento continuiamo a credere e a pregare, allora avviene il cambiamento. Il Daishonin scrive:  
«Anche se per un po’ di tempo dovremo soffrire, alla fine ci attenderà un’immensa gioia. È come nel caso di un principe ereditario, l’unico figlio del re. Rifletti: è mai possibile che non salga al trono?» (Proteggere i credenti di Atsuhara, RSND, 2, 830)  
Queste parole esprimono la convinzione del Daishonin che, per quanto dure possano essere le circostanze nel presente, alla fine i suoi discepoli trionferanno. E il maestro Ikeda ci ricorda che:  
«Una notte tempestosa non dura in eterno. La notte diventa sempre più scura prima dell’alba. Lo stesso vale nella vita. A prescindere dalle tempeste di difficoltà che ci assalgono, se lottiamo con spirito invincibile possiamo spazzare via le nubi dei problemi e delle preoccupazioni. In particolare, recitando Nam-myoho-renge-kyo e facendo sorgere nei nostri cuori l’invincibile sole della Buddità innata, possiamo sicuramente aprire un varco nell’oscurità della sofferenza. Alla fine godremo di un’alba luminosa di vittorie, e di un bellissimo arcobaleno di speranza e brillanti realizzazioni» (NR, 676)  
Il Buddismo insegna che più grandi sono le sfide, più grande sarà il risultato finale. È proprio scalando la montagna di ostacoli che possiamo manifestare uno stato vitale indistruttibile, lo stato vitale della Buddità. Quante montagne potremo conquistare, dipenderà unicamente dalla nostra fede. Se la nostra fede è debole, il veleno rimane veleno. Ma se la fede è forte qualsiasi veleno, per quanto potente, si trasforma in una medicina benefica.
NR 860

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