La nostra preghiera è la determinazione

Troppe persone ancora recitano al Gohonzon come se fosse una specie di Dio o una forza al di fuori di noi stessi.
L’atteggiamento con cui recitiamo e l’atteggiamento con cui vediamo il Gohonzon è il più importante perché se abbiamo una visione distorta, avremo una pratica distorta, ed è quella pratica distorta che insegneremo agli altri.
Sappiamo dallo studio che i caratteri sul Gohonzon rappresentano i due lati della vita e tutti gli attributi positivi e negativi che esistono nella vita stessa, inclusa l’oscurità fondamentale che coesiste in ogni vita umana. Nichiren Daishonin dice che non esiste vita che abbia una senza l’altra. I caratteri rappresentanti entrambi gli aspetti della vita sono scritti sul Gohonzon.”(...) Non stiamo pregando qualcosa al di fuori di noi per ricevere qualcosa. Al contrario il nostro pregare è la determinazione che “ Io creerò l’obiettivo o cosa per cui sto pregando attraverso le mie cause di pensiero parole e azione. Io sono il creatore della mia vita e Io mi prenderò la responsabilità di creare la cosa per cui sto pregando, e dopo che avrò recitato questo tipo di Daimoku determinato, Io aggiungerò X”. Poi devo arrivare ad una realizzazione… “Come farò
questo? La risposta esiste solo all’interno di me stessa. Posso bussare alla mia saggezza per la risposta quando ho il credo e la convinzione, che la risposta esiste dentro di me”. E incomincio a pregare con la determinazione di tirar fuori quella saggezza da dentro di me per vedere chiaramente quello che è necessario io faccia per creare le cose per cui sto pregando. Ecco perché il presidente Ikeda dice: “ I benefici vengono da voi. Nessuno vi da benefici”.
Linda Johnson responsabile Divisione Donne SGI USA - “L’arte di ascoltare con gli occhi del budda”


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