15-18/6/1915 - Conquista di Cima Palombino
Nella
notte del 15 giugno due plotoni della 29° compagnia alpini batt.
"Fenestrelle", al comando del s.ten. Landi Mina, partendo
dal passo di Cima Vallona, fugando il nemico e perdendo 11 uomini,
riescono a raggiungere la quota 2354 della "Cresta Palombino".
Gli austriaci (reparti del 1° regg. Landesschutzen) si mantengono
costantemente sulla cima, 250 m. più alta, e battono di lassù i due
plotoni. Il 16 giugno il reparto del s. ten. Landi Mina fa un nuovo
sbalzo in avanti; i plotoni arrivano a poche decine di metri dalla
cima; il nemico li tiene continuamente sotto il fuoco e attende
l'attimo propizio per sorprenderli.
La
notte del 17 viene trascorsa nelle posizioni raggiunte vegliando.
All'alba, approfittando della nebbia, i due plotoni del s. ten. Landi
Mina tentano un attacco. La sorpresa è frustrata dalla vigilanza
degli austriaci.
I
nuclei nemici dalla cima del monte battono senza tregua i nostri
aggrappati al costone e alla cresta; ma il cerchio che rinserra la
cima progressivamente si restringe. I plotoni del s. ten. Landi Mina,
che si sono maggiormente approssimati alla cima, sono rimasti
completamente privi di viveri; le munizioni scarseggiano; il fianco
su Forcella Dignas è sempre aperto ad un possibile attacco nemico:
per parare la minaccia vengono distaccati 8 uomini. Sono partiti per
l'azione in 50. Tolti i morti, i feriti, gli 8 distaccati, non
rimangono che 25 uomini soli per l'ultimo assalto. Occorre tentare il
tutto per tutto. Ancora una durissima notte di veglia. All'alba del
18 quei 25 valorosissimi alpini della 29 "Fenestrelle", pur
disfatti dalla fatica e dal sonno, moltiplicando con uno sforzo
supremo ogni loro restante energia, si slanciano con tre possenti
"Savoia", travolgono il presidio nemico, appaiono
trionfanti sulla cima"
-
A.Berti, Guerra in Cadore, op.cit. Pagg. 40,43
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