Come un fiume che scorre
Per
spiegare l’essenza della fede Nichiren utilizza l’immagine
dell’acqua che scorre. Quando l’acqua di un ruscello incontra un
ostacolo non si ferma, semplicemente cambia direzione e trova
un’altra strada per continuare a fluire. L’acqua non si ferma e
tantomeno torna indietro.
«Avere
fede come l’acqua significa credere sempre, senza mai retrocedere»
(I due tipi di fede, RSND, 1, 798)
Ciò
significa perseverare nella fede qualsiasi cosa accada, con la
costanza di un fiume che scorre. In particolare di fronte a un
obiettivo difficile che comporta un impegno continuo e protratto a
lungo nel tempo, può venir meno la speranza di realizzare e, pur
continuando a praticare, dentro di noi subentra un senso di passività
e di inerzia, mentre il coraggio e la determinazione di vincere
vacillano. Il maestro Ikeda afferma che in questo caso si tratta
semplicemente di rinnovare la nostra determinazione, e riprovarci.
Anche se molliamo per un attimo possiamo ripartire dopo un po’,
ripetendo questo processo ancora e ancora, e alla fine si sommeranno
gli sforzi di un mese intero. E se possiamo continuare a provarci per
un mese, vuol dire che potremo farlo anche per un anno. In questo
modo, perseverando giorno dopo giorno con pazienza, affrontare le
varie sfide diverrà parte del nostro ritmo quotidiano. La chiave sta
nel rinnovare la nostra determinazione, senza mai smettere. In un suo
messaggio la signora Kaneko Ikeda cita un incoraggiamento che il
maestro Ikeda diede a una coppia che stava affrontando enormi
difficoltà:
«Immagina
di accumulare sottili fogli di carta, uno sull'altro, ogni giorno un
foglio. Nei primi giorni ti sembrerà che il mucchietto non cresca
affatto ma, se continui a farlo, tutti i giorni, per dieci o
vent'anni, alla fine avrai creato una montagna di fogli così alta
che tutti la potranno vedere.
Con
la nostra pratica buddista abbiamo il potere di accumulare questo
"beneficio invisibile"»
(NR,
461) NR 860
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