Cambiare se stessi.
La
vita è una continua lotta con se stessi; è un tiro alla fune tra
l’avanzare e il retrocedere, tra felicità e infelicità. Tutti noi
cambiamo continuamente: il punto è se cambiamo in meglio o in
peggio, se riusciamo a espandere il nostro punto di vista ristretto
ed egocentrico a vantaggio di una visione più ampia. Se permettiamo
a noi stessi di farci dominare dall’abitudine, di reagire come
abbiamo sempre fatto di fronte a una determinata situazione,
smetteremo di crescere come esseri umani. Ma se riusciamo a sfidarci
a un livello più profondo, possiamo diventare persone che non vivono
più in balia degli altri ma sono in grado di influenzare
positivamente ciò che le circonda. Ognuno dà forma alla propria
unica, inimitabile esistenza attraverso le infinite scelte che compie
ogni giorno.
La
nostra autentica individualità e il nostro carattere non fioriranno
mai senza un duro lavoro. Credo sia un errore pensare che ciò che
siamo adesso rappresenti il massimo di cui siamo capaci.
Nulla
è più importante e impegnativo che confrontarsi con se stessi e
cambiare. Siamo sempre tentati di pensare “tanto son fatto così”.
Se non ci sforziamo di contrastarla, questa tendenza diventerà
sempre più forte con gli anni.
Sono
convinto che nulla generi una soddisfazione più profonda che
combattere e vincere sulle proprie debolezze. Come scrive l’autore
russo Tolstoj :
“La
felicità suprema è scoprire che alla fine dell’anno sei una
persona migliore che all’inizio”
Daisaku
Ikeda - Nuovo Rinascimento nr. 584 - Luglio 2016
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