Finalmente il Piave Valdobbiadene (TV) 29 ottobre 1918
Più avanti si è udito la voce che è stato preso Valdobiadene, è fatto 5000 Prigionieri. Questo è stato per noi una notissia che a fatto piacere a tutti, perché era il posto dove si doveva passare noi, abiamo detto? per noi è una fortuna sé la riva di là del fiume è zgombra speriamo che non abiano a massacrarsi coi fucili in mezzo al fiume mentre si passa, ma come avevano già cominciato alla mattina del giorno 27. Più avanti si vedeva tré fari in questo Paesetto chiamato Valdobiadene allora abbiamo detto mà siamo certi che il Paese è stato occupato? … speriamo in bene ché la fortuna sia per noi di non lassiarci la pelle …
Arriviamo al posto dove eravamo partiti la sera prima, si anno fatto fermarsi in attesa di passare dà un momento all'altro, siamo rimasti lì sino al mattino un poco zdraiati a terra, un poco girare avanti e indietro battendo i denti dal freddo mà s'era molto più contenti della sera scorsa pensando che si era diminuito il pericolo. Noi si aveva premura di passare non per tanti scopi, ma soltanto perché si diceva? se viene giorno e poi che si fanno passare lostesso sarà un disastro …. per noi. In fatti mentre incomincia a farsi giorno si infilano traverso il fiume siamo arrivati a metà che non abiamo sentito neanche un colpo di nessun calibro, ma dopo anno in cominciato a sparare alla passerella, inseguendosi di dietro con i colpi abiamo detto? qui si che sarà un bellissimo affare? e anche stato colpito la passerella ma non in pieno, è subito stata riparata e anno continuato a passare. Abiamo provato di acqua quazi rincresceva a bagnarsi i piedi la passiensa è poca, più avanti né trovarono al doppio allora era inuttile bagnarsi prima: più avanti ancora né trovarono un altro che arriva al ginocchio ho detto sé sì continua così non abiamo più bisogno di passerelle? …
Il suo tiro si faceva sempre più intenso e à finito con un tiro di sbaramento tutto verso il fiume. Si aveva premura di andare avanti per andare via di inmezzo alla ghiaia perché nel terreno fà meno effetto il colpo mà si doveva andare di passo indrappellati assieme con gli altri.
Sulla riva sinistra si incominciava a vedere dei gruppetti di soldati Francesi morti dal giorno 27 più avanti qualche Italiano e anche Austriaco.
Finalmente siamo arrivati sulla riva sinistra del fiume mà fuori completamente, abiamo viaggiato sino circa le 12 poi si siamo fermati. Abiamo mangiato un poco di galetta con della carne di scatolette, e si siamo levate le scarpe rompendo il sugatoio per poter mettere i piedi nel siutto, è gettar via le calze che erano piene di acqua.
Per fortuna era sortito un poco di sole si pensava di potervi assiugare un poco, ma ben poco dopo e anzi si era ancora tutti scalzi è venuto l'ordine di partire di nuovo con il nostro sacco, seguire la Fanteria traversando strade è campi e ogni Paesetto o gruppo di case che si trovava fermarsi mentre che andava a splorarsci dentro le pattuglie è poi sé non cera niente avanti????. Abiamo fatto molta strada proseguendo così Tedeschi non sé né trovava più. Né abiamo trovato qualcheduno ché era ferito e ché non poteva camminare e niente altro. Più avanti né abiamo trovato tre ché facevano resistenza con una Mitragliatrice, mà poveri disgrassiati erano come una mosca contro un bue, era inuttile la sua resistenza sono stati presi e accompagnati al Comando a calci in culo. Infine il viaggio diventava lungo e il sacco diventava pesante, più volte si pensava di fermarsi senza ordine, ma era tempo inuttile oltre essere stanchi si era a che maltrattati forsa di bagnarsi e di dire che non ne possiamo più si anno fatto fermarsi che era le sei pomeridiane dopo tanto si diceva faremo una tappa discreta, abiamo di nuovo mangiato un poca di carne in conserva è galetta, dopo circa unora e 2/4 ché eravamo fermi viene lordine di andare a fermarsi in un altro Paesetto, più avanti circa otto chilometri è si diceva di rimanerci tutta la notte, andiamo pure!!! speriamo di arrivarci preso.
Sé né siamo aviati salendo sopra una collina è ansi per la strada si trovava ancor le marmitte tedesche piene di brodo ancora caldo ma carne niente … Più avanti incominciano a rallentare in passo e poi a fermarsi star fermi circa un quarto d'ora e poi in aviarsi di nuovo si è incominciato a farsi scuro. Notte mà mai si arriva a questo posto dove si dovevamo fermarsi. Noi tutti colpiti dalla stanchessa e dalla debolessa non si resisteva più a stare in piedi man mano ché facevano queste fermate anche sé uno voleva far resistenza lostesso cadeva in terra e si restava addormentati poi si alsava borbottando dal freddo man non sempre si zsvegliava quando partivano, molte volte si restava li al buio e sé andava in rischio di rimanere dispersi.
Dopo il Tenente ha incominciato à stancarsi di zvegliare luno e laltro lui certo non conosceva la nostra stanchessa perché era soltanto due giorni che era con noi. A cominciato bastonare uno e laltro man mano che lì trovava indormintati. Noi non si sappeva più niente di questo mondo.
Io quando ho visto così ho pensato di andare avanti perché ò detto? più facile mi zsveglierò prima che arrivi il Tenente ché è di dietro …. non so come la fortuna è stata per mè che non ho preso bastonate !!!
Dopo tutto in un momento sé né aviano di corsa avanti avanti …. per non perdere il collegamento con la Fanteria, mà si era finito la strada è si era ridotta in viottoli. Questo Tenente di dietro come una belva avanti avanti !!! paura di perdere il collegamento finalmente siamo arrivati fuori dal bosco e sulla strada di nuovo. Abiamo detto forse si fermeremo qui ma niente fermarsi, avanti sempre la Fanteria non sò come si eravamo distaccati è non si vedeva più.
Questo Tenente arrabiato accidente mi avete fatto perdere il coll.to vigliacchi avanti avanti di corsa …. avanti pure mà più avanti tanti anno incominciato a andare per terra e non alsarsi più, mettersi à piangere come i bambini, arriva questo Te.te avanti vigliacchi vi sparo … Signor Te.te faccia di mè quel che vole? ma noi non né possiamo più è non andiamo più. Allora dice: ragassi avanti ancora un poco speriamo ché il posto dove si dobbiamo fermare sia vicino...
Allora si siamo avviati di nuovo, però senza prepotensa, perché la prepotensa non contava più. Più avanti si trovava lungo questa strada molti muli morti e anche Soldati. Più avanti si ferma l'aspirante ché era davanti si fà fermare tutti noi e aspetta il Tenente dicendogli ché guarda Signor Tenente ché avanti non si vede più nessuno. Temo ché siamo in mezzo à gli Austriaci sensa saperlo!!
Allora sensa far tanto rumore sì fa tornare indietro circa due Chilometri poi si fermiamo e restiamo lì dietro la riva della strada. Io non so ma non è passato dieci minuti ché eravamo tutti addormentati. Dopo un poco di tempo si incominciava a zsvegliare qualcheduno dal freddo e incomincia a passare la Fanteria. Invece di seguirla ceravamo passati avanti anticipiando circa due ore. Allora si siamo incollonati di nuovo in coda e ben presto abiamo raggiunto il posto dove si siamo fermati.
Si siamo fermati vicino ha delle case ma tutte diroccate dalle Artiglierie sensa tetto, sensa niente eravamo in quattro amici ché da tutto il tempo dellassione ché si era come fratelli, chi trovava un posto un poco discreto l'occupava per noi tutti in fatti per posto migliore è stato selto da uno: sotto una pianticella fuori delle case per star meglio.
Dal diario di Giovanni Bertoli militare
Lesignano de' Bagni (PR) , 7 marzo 1892 / 9 novembre 1967
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