Venezia FC: Il Gazzettino - Venezia, polemiche stop e a Genova è vietato perdere -

Venezia spalle al muro nella tana del Genoa, dopo le polemiche urge reagire sul campo tornando subito a fare punti. Vietato sbagliare e soprattutto perdere oggi a Marassi (ore 15) per un team arancioneroverde passato in poco più di una settimana dalle stelle il successo per 1-0 sulla Fiorentina quasi alle stalle delle sconfitte con Sassuolo e Salernitana. In particolare quella di martedì con i campani, non più ultimi grazie al 2-1 al 95' al Penzo, ha lasciato pesanti strascichi per le lamentele del presidente Duncan Niederauer contro l'arbitraggio del signor Di Bello di Brindisi. Come quest'ultimo anche il fischietto designato per il match del Ferraris è un internazionale, il 39enne Mariani di Aprilia che una settimana fa a San Siro era finito nel polverone per il rigore dell'1-1 assegnato all'88' alla Juve contro l'Inter, grazie al sempre più cervellotico uso del Var. Proprio la moviola live non ha salvato il Venezia dalla contestata espulsione di Ampadu per un'entrata sul salernitano Ribery, cartellino rosso che oltre al nazionale gallese costringe in tribuna pure il tecnico Paolo Zanetti, sostituito oggi a bordo campo dal suo vice Alberto Bertolini. Il tutto mentre ieri mattina è scattata la vendita libera per la partitissima Venezia-Roma di domenica 7 novembre al Penzo (ore 12.30): già in serata la società ha reso noto il tutto esaurito a pochi passi dai poco più di 8.000 posti disponibili.
DUBBI
Riposti nel cassetto quelli arbitrali (primo incrocio lagunare con Mariani mentre il Genoa quest'anno ha perso 1-0 a Salerno, quinto ko di fila) ne restano di fin troppo numerosi a proposito dell'altalenante rendimento di un Venezia ancora privo degli infortunati Johnsen, Vacca e Fiordilino. Senza Ampadu le scelte a centrocampo sembrerebbero obbligate con Busio confermato in regìa, affiancato da Kiyine e magari una chance per Heymans. Rotazioni accorciate dall'israeliano Peretz il quale, essendo entrato male nella ripresa anche col Sassuolo, non parrebbe ancora al livello dei compagni di reparto, senza escludere però una ultima chiamata dall'inizio. Passo lento e black out nella concentrazione non sono contemplabili in un Venezia in piena bagarre salvezza, con 8 punti dopo 10 uscite e un Genoa in scia a 7 (merito del sofferto 1-1 nel derby di La Spezia) col sorpasso quale unico obiettivo sufficiente. E purtroppo per Zanetti tuttora spaesato è l'islandese Sigurdsson, impalpabile nei suoi pochi spezzoni, altro aspetto preoccupante in un attacco orfano del suo elemento (Johnsen) più pericoloso, e nel quale il pur sempre più decisivo Aramu non è al top (gol del momentaneo vantaggio ma soli 45' in campo) contro la Salernitana. Una sfida terminata nel modo peggiore per l'altrettanto preoccupante papera, in una banale presa alta, del portiere Romero firmato per risolvere i problemi tra i pali: di sicuro c'è da augurarsi in un pronto riscatto anche da parte sua, in un Marassi che è stato per tre stagioni casa sua con i colori della Sampdoria.
Contro il Genoa in difesa Zanetti dovrebbe riconfermare Caldara-Ceccaroni centrali e sulla fascia Mazzocchi (in vantaggio su Ebuehi); a sinistra invece controsorpasso di Haps su Molinaro. Nella sua storia il Venezia non è mai andato a punti a Marassi in Serie A, quindi deve provare a fermare a 7 i successi di un Genoa (ultimo il 2-0 del 30 settembre '62) che ha incassato solamente tre reti. Gli arancioneroverdi hanno vinto una delle sei trasferte di questo campionato (2-1 a Empoli) e, per la prima volta dal 1998/99, possono provare a vincere più di una gara esterna in una intera stagione nel massimo campionato: prima Zanetti ci riuscì il suo maestro Walter Novellino vincendo 1-0 a Cagliari e con lo stesso risultato a Piacenza.
Marco De Lazzari
"Attacco da migliorare: la squadra deve lottare"
Genova per lui non avrà i giorni tutti uguali, come cantava Bruno Lauzi. Perché per Paolo Zanetti oggi a Marassi sarà tutto diverso, visto che la partita del suo Venezia col Genoa sarà costretto a vedersela dalla tribuna, causa lo stop del Giudice sportivo per il turbolento finale del match con la Salernitana, con relativa coda polemica su arbitro e Var. E su cui il tecnico lagunare non vuole tornare: Mi spiace non esserci - racconta appena sceso dal pullman che ieri ha portato la squadra in Liguria - e non parlo dell'arbitro, mettiamoci una pietra sopra, forse ho detto anche troppo. Cercherò di viverla in modo lucido, sarò tranquillamente sostituito da Alberto Bertolini, ho persone competenti al mio fianco e questo mi lascia sereno. Cercherò di trasmettere energia e la rabbia per essere fuori e soprattutto aver perso con la Salernitana.
Confusione VAR
Sperando non si ripetano gli episodi che tanto hanno fatto discutere e che comunque investono un aspetto generale di questo campionato, dove (come sostiene anche Gasperini, tecnico dell'Atalanta) regna sovrana la confusione sull'uso della Video assistenza arbitrale. Opinione condivisa con molto garbo anche da Zanetti, che usa parole pacate per ribadire un concetto in fondo auspicato da tutti: "Parlo assolutamente senza alcuna polemica, penso che il Var debba servire esclusivamente ad aiutare l'arbitro. C'è un po' di confusione su questo punto, se riconoscere l'oggettività del Var, o dare ancora la discrezionalità all'arbitro, ma questo fa perdere senso al Var, perché un intervento è oggettivo e da lì non si scappa. Su questo credo ci sia qualcosa da sistemare. Meglio concentrarsi sul campo allora. E su quello che ancora non funziona nel suo Venezia, come la produzione offensiva, visto che l'attacco lagunare è sempre l'ultimo della Serie A. E contro il Genoa, che invece vanta la peggior difesa del campionato sono attesi miglioramenti: Al di là del valore del Genoa - dice Zanetti - dobbiamo alzare i nostri dati offensivi. Quelli difensivi sono buoni, ma davanti siano scadenti, anche se siamo tra le poche squadre che gioca fissa col tridente. Però sono fiducioso, perché il dato delle occasioni create è buono. Dobbiamo trasformare i presupposti in gol. Giocando tutte le carte possibili, come schierare assieme Henry e Forte (potrebbero fare uno spezzone insieme, ci stiamo lavorando), e puntando su chi finora ha mostrato di avere le qualità per accendere l'attacco. Tipo Okereke: Okereke penso sia molto più forte di quello che pensa, mi è venuto a chiedere dove può migliorare. Gli ho spiegato che non deve accontentarsi di fare bene, ma deve pretendere di fare benissimo e lo può fare, è un valore aggiunto per la squadra, siamo senza Johnsen e lui è indispensabile. Come indispensabile sarà far punti oggi a Marassi, visto che il Genoa tallona il Venezia in classifica e non è il caso di consentire ai rossoblù di mettere la freccia e mettersi in corsia di sorpasso nella strada verso la salvezza: Il Genoa ha del potenziale importante, Pandev, Caicedo, Destro, Ekuban, Badelj, Rovella e se volete proseguo: sulla qualità della rosa non si discute, però se hanno questi punti possiamo giocarcela. Certo sarà dura, è un campo difficilissimo, contro una squadra di carattere che però talvolta va in difficoltà: dovremo essere bravi a tirar fuori i loro limiti e fare la partita perfetta, dando il 100%. Voglio vedere il Venezia lottare dal primo all'ultimo per strappare almeno un punto. Dall'alto in tribuna potrà farlo ancora meglio.
Marco Bampa
I liguri a caccia della prima vittoria in casa e oggi Davide Ballardini si gioca la panchina
Pochi giri di parole, oggi Davide Ballardini si gioca la panchina. Lo zero alla voce vittorie casalinghe è più che eloquente di una crisi (più di risultati che di prestazioni) nella quale il Genoa è piombato. Francamente a sorpresa dopo il buon undicesimo posto del campionato scorso, assai più positivo rispetto al diciassettesimo delle due stagioni precedenti. Di un esonero del tecnico ravennate si rumoreggia addirittura dalla prima giornata, in maniera quantomeno prematura, tenuto conto che a sconfiggere per 4-0 i liguri all'esordio era stata pur sempre l'Inter campione d'Italia uscente e per giunta a San Siro. «Il punto di forza del Venezia è la squadra, quindi per noi oggi è fondamentale esserlo più di loro questo il dovere richiesto ai suoi da un Ballardini che, ai microfoni di Genoa Channel, si è guardato dal parlare di vittoria obbligata I miei ragazzi lo sanno benissimo, solo con la squadra possiamo far emergere il valore dei nostri giocatori che, comunque, possono dare quel qualcosa in più all'interno del collettivo. Occorre fare di tutto per essere più solidi e compatti, più aggressivi e quindi con maggiore qualità». Attorno al Genoa si respira in ogni caso un clima elettrico, ma non per questo a Marassi i rossoblù si ritrovano soli: più di 9.000, infatti, gli spettatori a partita, per una media che stacca nettamente e a sorpresa i cugini della Sampdoria (fermi a 5.709, con il Venezia a 5.430 per intendersi). «Il nostro umore è buono assicura Ballardini anche perché con lo Spezia magari non meritavamo di pareggiare, quindi l'umore è buono. Siamo comunque consapevoli che abbiamo il dovere di fare di più come squadra, nel gioco e di essere più solidi. Se riusciamo ad esserlo facciamo delle belle partite, se il gruppo non dà la forza ad ognuno allora abbiamo più difficoltà. In casa abbiamo raccolto solo due pareggi? Vogliamo invertire la rotta, qui abbiamo chi ci vuol bene e ci spinge dal primo all'ultimo secondo. Questo è uno stimolo per tutti a fare meglio». Quasi ex, tale può considerarsi Salvatore Sirigu, oggi 34enne ma nel biennio 2003-2005 undici volte in panchina tra le riserve arancioneroverdi in Serie B. Un mancato esordio in prima squadra figlio anche di una disavventura poiché, dopo la gara di Coppa Italia persa 1-0 a Trieste il 22 agosto 2004, fu sospeso dall'antidoping per alcuni valori fuori norma, rischiando una squalifica mai arrivata. Con il fallimento societario di 16 anni fa il portiere di Nuoro passò così al Palermo, iniziando la sua scalata fino a laurearsi campione d'Europa con l'Italia (28 presenze) l'11 luglio scorso coprendo le spalle con Meret a Donnarumma. A proposito di vecchia guardia, oggi Ballardini potrebbe rispolverare come titolare il 38enne macedone Pandev, nel terzetto con Kallon e Cambiaso alle spalle di un Destro che finora ha realizzato ben 6 reti in 7 presenze.
M. Bam.

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