Venezia FC: Corriere del Veneto - Modolo e la cavalcata del Venezia "Ora crediamo in noi stessi"

Una cavalcata straordinaria, che potrebbe essere agli inizi. Il Venezia sogna in grande e la missione attuale è quella di aiutare squadra e ambiente a non esaltarsi troppo per evitare di rimanere scottati. Il successo in rimonta sull’Entella ha scatenato la voglia di Serie A di una tifoseria che non crede ai propri occhi e che spera in un altro colpaccio venerdì al Castellani contro l’Empoli: «È un bel periodo – ammette il capitano Marco Modolo — dopo Lignano e sei partite senza vincere siamo stati bravi a non abbatterci, credendo ancora in noi stessi. Manca più di un terzo di campionato, la classifica è bella ma dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto fino a questo momento». Ci saranno due grandi ex nella partita del Castellani. Stefano Moreo e Alessio Dionisi, l’allenatore che lo scorso anno guidò il Venezia alla salvezza: «L’anno scorso era l’anno zero – dice Modolo — Dionisi con noi ha fatto qualcosa di veramente importante che ha permesso anche a Zanetti di proseguire il suo lavoro. Ci ha dato una mentalità di credere sempre nel lavoro e nella nostra idea di gioco. È il nostro punto di forza. Chi martella di più fra Zanetti e Dionisi? È una bella gara, ma il campionato non finisce venerdì sera». E su Moreo: «Secondo me sta facendo meno di quello che può fare. Per le qualità che ha io pensavo che arrivasse in Serie A: penso che ci arriverà lo stesso, un giocatore che toglierei all’Empoli è sicuramente lui». Ieri la Curva Sud Veneziamestre si è ricompattata dopo anni di divisioni sotto l’unico simbolo «Ultras Veneziamestre»: «È una bellissima cosa — sorride Modolo —. Non vediamo l’ora che riaprano gli stadi per avere la nostra curva unita a sostenerci».
Dimitri Canello

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