Venezia FC: Il Gazzettino. Quando il Venezia giocava all'inglese

Era la squadra del vecchio leone Pedro Mariani e delle capriole di Lello Cerbone, con in vetrina il 21enne Bobo Vieri. È trascorso un quarto di secolo dalla, a suo modo memorabile, passerella europea del Venezia che si fece valere in quella che sarebbe stata la penultima edizione del glorioso Trofeo Anglo Italiano. Un'esperienza unica nella storia arancioneroverde, anche perché nell'estate '99 il patron Zamparini sapendo di perdere il Chino Recoba dopo l'epica salvezza e l'11. posto in Serie A optò per la rinuncia a disputare quella Coppa Intertoto che avrebbe potuto regalare il pass per la più gloriosa Coppa Uefa.
SQUADRA AMBIZIOSA
Nella Serie B 1994/95 il Venezia si era presentato al via con dichiarate ambizioni di promozione, dopo averla sfiorata nella stagione precedente consegnata agli annali per il 4-3 in Coppa Italia contro la Juve di Trapattoni e Baggio davanti agli oltre 15mila del Penzo. Confermato in panca il futuro citì azzurro Giampiero Ventura (sia pure col tutor Gianni Bui), il club decise di misurarsi con il calcio della Regina, visto che il regolamento non prevedeva incontri tra team della stessa nazione, promuovendo in semifinale la prima italiana e la prima inglese a prescindere dai punti. Inserito nel girone A con Ascoli, Atalanta e Lecce, il Venezia esordì il 24 agosto 1994 (tre giorni dopo aver già fatto arrabbiare Zampa data l'eliminazione per 2-1 a Monza in Coppa Italia) al Prenton Park di Birkenhead, ospite del Tranmere Rovers al quale impose il 2-2 recuperando due gol grazie al rigore di Cerbone al 67' e al gol di Bonaldi all'87'. Il Penzo invece si aprì all'Europa il 6 settembre quando i lagunari, reduci dal vittorioso esordio in Serie B per 1-0 a Cosenza, ospitarono lo Swindon Town battendolo a 10' dal termine grazie ad una staffilata dal limite dell'area di capitan Mariani. Una buona partenza, il Venezia però in campionato si presentò a Sant'Elena perdendo 1-0 col Como e Zamparini dopo appena 180' esonerò Ventura puntando sul (presunto) calcio champagne di Gigi Maifredi: con l'ex-Juve in panchina il 5 ottobre al Penzo cadde il Wolverhampton Wanderers, ancora in rimonta grazie ad un'autorete e alla precisione di Vieri dal dischetto. La seconda trasferta oltre Manica si consumò il successivo 15 novembre a Nottingham, quando Mariani e compagni sul prato del Meadows Lane annullarono per tre volte il vantaggio del Notts County (il club al quale la Juventus deve le maglie bianconere dopo gli albori in rosa, per intendersi) con Ambrosetti, Barollo e un Cerbone scatenato e riabilitato dopo una lite con Maifredi che gli era costata l'esclusione dalla trasferta (persa) a Palermo. Quel Venezia nell'Anglo Italiano fece davvero un'ottima figura (deludente invece il 9. posto finale in Serie B) chiudendo imbattuto con 8 punti alla pari dell'Atalanta e a -2 dall'Ascoli, ma in semifinale ci andò con soli 6 punti quel Notts County poi trionfatore davanti ai 12mila del vecchio Wembley grazie al 2-1 sull'Ascoli.
Marco De Lazzari

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