Odio e gelosia annullano la buona fortuna

Nichiren Daishonin scrisse: «Perciò tieni a mente queste parole e non dimenticare che coloro che abbracciano il Sutra del Loto non devono insultarsi l’un l’altro, perché chi ha fede nel Sutra del Loto diventerà sicuramente un Budda e chi insulta un Budda commette una colpa» (Le quattordici offese, SND, 5, 174).
Con queste auree parole, Nichiren Daishonin avverte che le persone che credono nel Gohonzon non devono assolutamente offendersi a vicenda perché, se lo fanno, cancelleranno sia i benefici che la fortuna accumulata. Alcune critiche nei confronti dei responsabili o del loro modo di gestire l’organizzazione possono anche essere giuste, se sono espressione di uno spirito costruttivo per migliorare la situazione. Se invece le osservazioni sono solo una critica fine a se stessa o sono avanzate sull’onda dell’emotività, non serviranno a niente. Spesso queste lamentele finiscono per diventare gelosia e rancore nei confronti dei compagni di fede. In questo modo piano piano si diventa pesanti, il cuore sempre più buio, e non si prova più gioia di praticare. Così facendo si finisce col dubitare del Gohonzon e della Soka Gakkai, fino a smettere di praticare. Il presidente Ikeda afferma: «Anche se una persona in apparenza pratica seriamente e diligentemente, se offende la Legge annulla ogni beneficio. E offendere la Legge significa: mancare di rispetto, provare odio, gelosia e rancore verso i credenti (fare onshitsu)». Se una persona prova odio e gelosia per qualche motivo nei confronti dei compagni di fede, cancellerà i propri benefici. Anche nel caso in cui una persona ha torto, mancandole di rispetto e provando rancore nei suoi confronti, cancelleremo i nostri benefici. Nel caso in cui invece è l’altra persona a “fare onshitsu”, cioè a mancarci di rispetto, e a provare odio, gelosia e rancore nei nostri confronti e noi facciamo altrettanto, entrambi perderemo i benefici. Se ci scontriamo con un’altra persona con rancore vuol dire che stiamo facendo onshitsu nei suoi confronti e che la nostra fede è rivolta al passato. Se, invece, preghiamo davanti al Gohonzon per la sua felicità, la nostra fede è rivolta al futuro e, sicuramente, la nostra crescita sarà enorme.
NR 320


Commenti

Post popolari in questo blog

S.Osvaldo – 6 aprile 1916 la fine della compagnia della morte

Tutto inizia la sera nella notte del 14 maggio 1916: sta per scatenarsi la Strafexpetion austriaca…

Castagnevizza (Kostanjevica na Krasu), Slovenia il giugno 1917, in mezzo ai cadaveri