La recitazione del Daimoku al posto della lamentela.
Nel suo poema dedicato alle madri, il presidente Ikeda scrive: "Madri, madri intelligenti, recitate Daimoku invece di lamentarvi. Guadate avanti piuttosto che intorno a voi". Quando una persona si lamenta dicendo: "Come mai mi sto sforzando così tanto, ma non ho ancora realizzato il mio desiderio?", non riuscirà a risolvere la situazione ma, al contrario, la complicherà e la peggiorerà ulteriormente, provocherà dubbi ai più giovani nella fede e creerà imbarazzo a chi invece si sta sforzando di incoraggiarli. Quando, invece, una persona decide di risolvere a tutti i costi un problema, sia personale che dell'organizzazione buddista, attraverso la fede, e si mette davanti al Gohonzon, allora la sua preghiera aprirà la strada per risolverlo. Questo significa sostituire la recitazione del Daimoku alla lamentela. Il punto fondamentale per non annullare i benefici e la fortuna che deriva dalla fede è quello di "non lamentarsi", di non "autocommiserarsi...