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Trasformare la vita attraverso la convinzione interiore e la lotta contro l'arresa.

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La preghiera è il coraggio di perseverare. È la lotta per superare la nostra debolezza e la mancanza di fiducia in noi stessi. È l'atto di impressionare nel profondo del nostro essere la convinzione di poter cambiare la situazione senza fallire. La preghiera è il modo per distruggere ogni paura. È la via per scacciare il dolore, la via per accendere una fiaccola di speranza. È la rivoluzione che riscrive lo scenario del nostro destino. AOL-UK Magazine, giugno 2024, pag. 33

Dal film "NOVECENTO "

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"I fascisti non sono mica come i funghi, che nascono così, in una notte. No. I fascisti sono stati i padroni a seminarli, li hanno voluti, li hanno pagati. E coi fascisti i padroni hanno guadagnato sempre di più, al punto che non sapevano più dove metterli i soldi. Così hanno inventato la guerra. Ci hanno mandato in Africa, in Russia, in Grecia, in Albania, in Spagna! Ma chi paga siamo sempre noi! Chi paga: il proletariato, gli operai, i contadini, i poveri!" Frase di OLMO DALCÒ

Venezia FC: VENEZIA-MONZA 1-0 | HIGHLIGHTS | 32ª GIORNATA | SERIE A ENILIVE 2024/25

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La battaglia di Fidene. I romani contro le truppe di fuoco

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Un fumo che sa di libertà

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Il rimbombo degli spari si era finalmente spento, lasciando spazio a un silenzio irreale. Il fumo delle esplosioni era mescolato al colore rosso del sangue. Lui era lì, inginocchiato accanto al corpo senza vita del suo migliore amico, gli occhi pieni di lacrime rivolti verso un cielo indifferente al dolore. Avevano marciato insieme, riso, condiviso paure ed emozioni. Ora solo la morte parlava con lui. La giornata era finita, ma la guerra non dormiva mai. Con le mani tremolanti, estrasse la vecchia pipa dalla tasca dell’uniforme, impregnata di polvere e rimorsi. Ciò che al tempo era solo un piccolo lusso prima di dormire, in quel momento sembrava essere un bisogno, una necessità per scappare da quell’inferno che ormai da mesi era la sua casa. Riempì il fornello con il tabacco e accese il fiammifero con un gesto quasi meccanico. Tirò una boccata profonda, lasciando che il fumo gli riempisse i polmoni. Non lo avrebbe riportato indietro. Non avrebbe cancellato il dolore, né il senso di col...

Venezia FC: Spezia-Venezia 1-0 (30.12.1989) - Serie C1

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L’ orologio 2 marzo 1917

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Mia cara Teresa, qui al fronte il gelo mi oltrepassa le ossa. Solo un tuo abbraccio potrebbe fare breccia in questa tempesta d’odio, riscaldando il mio corpo ormai stremato, che dolore non sente più. Il rassicurante ticchettio del mio orologio mi fa sentire a casa. Sembra che le lancette siano sempre bloccate sulle 7:00, l’orario in cui mi hanno strappato dalle tue braccia. Mi sentivo forte, orgoglioso di servire il mio Paese, ma in realtà non sono altro che un irrilevante soldato che, forse, morirà come tutti gli altri. Teresa mia, tienimi nel tuo cuore come io ti tengo nel mio. Quando questo scempio finirà, tornerò a casa e potremo riavere il tempo ci è stato rubato. Guarderemo l’orologio senza paura che il nostro futuro ci venga strappato da una futile guerra. Aspetto la tua rassicurante risposta. Tuo amato Matthias Autrici: Angelica Franco e Alice Fabris