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Occhiali da neve

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Questa è la storia di un giovane soldato al fronte di nome Romeo. ragazzo inesperto e impaurito dalla mostruosità della guerra, magro e con la carnagione bianca come la neve, il quale ogni giorno passato al fronte si domandava quale malvagio Dio potesse rendere possibile la guerra e le sue conseguenze. Una notte gelida sulle Alpi, Romeo sedeva accovacciato nella sua trincea scavata nella neve, tremando per il freddo e per la paura. I suoi compagni, uomini più anziani e segnati dalla guerra, parlavano a bassa voce, raccontandosi storie per tenere lontano il silenzio opprimente della montagna. Uno di loro, un soldato dalla barba ispida e dagli occhi scuri, si accorse del suo sguardo smarrito e gli porse un paio di occhiali strani, con lenti scure e montatura di cuoio. -Tienili, ragazzo. Ti serviranno più di quanto credi. Romeo li prese con esitazione, osservandoli da vicino. Il soldato sorrise amaramente. -Appartenevano a un uomo furbo che sapeva vedere al di là della guerra. Disse che g...

Venezia FC: Venezia, gennaio decisivo: il ds Antonelli tra concorrenza, rinnovi e scelte quasi obbligate

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Il mercato di gennaio si avvicina e, in Serie B, rischia di essere determinante non tanto per gli acquisti quanto per la gestione dei contratti in scadenza. Diverse squadre di vertice –  Frosinone, Monza, Cesena, Venezia e Modena  – si trovano a dover affrontare un tema delicato che potrebbe incidere direttamente sulla corsa promozione. L’unica eccezione è il  Palermo , con una situazione decisamente più sotto controllo. Secondo i dati Transfermarkt, 63 giocatori delle prime sei in classifica andranno in scadenza al 30 giugno 2026, di cui 25 in prestito. Dal 1° gennaio, molti di loro potranno firmare con un’altra società, costringendo i club a valutare rinnovi immediati o cessioni anticipate per evitare di perderli a parametro zero. Tra le squadre coinvolte, il  Venezia  è una di quelle che dovrà fare le scelte più importanti. I lagunari contano 10 giocatori in scadenza, di cui 4 in prestito. Un numero significativo, soprattutto considerando il valore tecnico de...

Desideri e felicità

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La vita dovrebbe essere come la si desidera, dovrebbe essere felice. Desideri e felicità vanno a braccetto. “ I desideri terreni sono illuminazione” insegna il Buddismo. Anche se alcune scuole tradizionali sottolineano la necessità di eliminare i desideri e liberarsi da tutti gli attaccamenti, questo non vale per la filosofia Buddista di Nichiren Daishonin. Anche se alcune scuole tradizionali sottolineano la necessità di eliminare i desideri e liberarsi da tutti gli attaccamenti, questo non vale per la filosofia Buddista di Nichiren Daishonin. Gli attaccamenti dopo tutto sono sentimenti umani, e i desideri sono un aspetto della vita indispensabile. Per esempio, il desiderio di proteggere se stessi e i propri cari ha ispirato una vasta gamma di miglioramenti io sociali e il desiderio di comprendere il ruolo dell’umanità nel cosmo ha guidato allo sviluppo della filosofia, della letteratura e del pensiero religioso. In questo senso, eliminare i desideri non è possibile e nemmeno, di fatto...

La foglia

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Io sono come quella foglia, guarda, sul nudo ramo, che un prodigio ancora tiene attaccata. Negami dunque. Non ne sia rattristata la bella età che a un’ansia ti colora, e per me a slanci infantili s’attarda. Dimmi tu addio, se a me dirlo non riesce. Morire è nulla; perderti è difficile. Umberto Saba

L' antica Roma e la guerra giusta

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Il pennello di Lorenzo

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Tra il fango e il fuoco della Prima Guerra Mondiale, un pennello da barba giaceva dimenticato in una trincea. Non era un pennello qualunque: il suo manico in legno di quercia conservava il calore delle mani che lo avevano impugnato, e le sue setole di tasso, pur logore, sembravano ancora pronte a sfiorare un volto. Apparteneva al caporale Lorenzo, che lo aveva ricevuto in dono da un vecchio barbiere prima di partire per il fronte. -Questo pennello ha visto mille volti, mille storie. Portalo con te e ti proteggerà! Gli aveva detto il barbiere con un sorriso misterioso. E così fu. Ogni mattina, nonostante il gelo e il fragore della guerra, Lorenzo si radeva con cura. E ogni mattina, accadeva qualcosa di straordinario: il pennello sembrava sussurrargli quando non era sicuro di un passo, quando il pericolo era vicino. Una notte, mentre lo riponeva nel taschino, avvertì un brivido lungo la schiena. Senza pensarci, si spostò di pochi passi. Un attimo dopo, una granata esplose proprio nel pun...

Il giusto Ichinen

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La legge buddista spiega la relazione di causa ed effetto tra l'ichinen e la realtà, non la relazione di causa ed effetto tra un'azione e la realtà. Recitare daimoku è un'azione,ma bisogna chiedersi: l'ichinen qual e'? Prima di tutto bisogna preparare lo spirito giusto. Se si recitano 5 o anche 10 ore di daimoku oscillando tra la speranza di guarire e il dubbio di non farcela, domandandosi continuamente: posso o non posso ? La situazione non migliora. Questo dubbio è la causa, l'effetto è che non si guarisce. Invece una persona determinata pensa: Io Guarirò. Quando si è così determinati allora si vedrà una risposta. Recitare ore e ore di daimoku è un'azione. Ma la decisione viene prima e da questa dipende la risposta alle nostre preghiere. È fondamentale capire questo. Tratto da : Il Nuovo Rinascimento n° 83 – 2001