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Ghiaccio e sangue: l’altra guerra che flagellò gli Alpini sugli altipiani

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L’inverno tra il 1916 e 1917 è quello più difficile. A tutti, dai comandi agli uomini al fronte, è ormai chiaro che la guerra sarà lunga, logorante e senza svolte significative. Lungo la linea che divide Regno d’Italia e Impero degli Asburgo, dall’Adamello fino al Carso e all’Isonzo, gli eserciti si fronteggiano a colpi di assalti frontali. Ma in alcuni punti di questo lungo fronte i soldati devono combattere anche contro le avversità della natura. Uno dei punti più sensibili è l’ Altipiano di Asiago . La battaglia degli Altipiani L’entrata in guerra dell’Italia contro gli Imperi centrali viene “salutata” proprio dall’altipiano veneto con un colpo di mortaio da Forte Verena il 24 maggio 1915 e l’inizio delle ostilità sembra dare ragione alle forze italiane. Poi però arriva il maggio del 1916, quando l’esercito di Vienna dà il via all’Offensiva di primavera, nota in Italia come Strafexpedition, la spedizione punitiva che l’Impero lancia contro il Regno d’Italia, ...

I promessi sposi

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“ Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio”. Alessandro Manzoni

Venezia FC: SERIE D - PLAYOFF: UNIONE VENEZIA-SANDONAJESOLO 2-3, LE RETI

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Campo minato romano: ricci di ferro che fermarono 10.000 barbari senza battaglia

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Il suono che risveglia la protezione dell’universo

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Come per ogni altra cosa, anche nel Buddismo si svolge una eterna lotta tra vittoria e sconfitta. La verità e la giustizia devono vincere. È vitale che ciascuno di noi lotti con vigore contro coloro che calpestano e che infliggono dolore e sofferenza alla gente. Dobbiamo dimostrare a tutti la reale forza e grandezza insite nella verità e nella giustizia. In un suo scritto, I fiori e i semi, il Daishonin afferma: «Se maestro e discepolo non sono in accordo, non potranno realizzare nulla di grande» (SND, 4, 34). È importante riconoscere le malefatte e gli abusi, denunciandoli senza un attimo di esitazione. Non dovete farvi vincere dalla paura, e per fare questo basta che si alzi un solo coraggioso discepolo col cuore sincero. Nikko Shonin, discepolo del Daishonin e suo diretto successore, scrive: «Questi discepoli del Daishonin [i cinque preti anziani] gli si sono tutti rivoltati contro. Solo io, Nikko, ho protetto il corretto insegnamento del Daishonin, considerandomi l’incaricato della...

Il nocciolo della questione

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"Siamo tutti rassegnati alla morte; è alla vita che non arriviamo a rassegnarci" Graham Greene 

La rete idrica dell'antica Roma

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