Febbraio 1916, lettera ai genitori.
La valanga ha fatto altre dodici vittime sulle rampe di Spondalunga. Ci sono anche dei feriti e dei dispersi (...) Per il funerale dei dodici ragazzi sepolti dalla neve salgono anche i comandanti di zona: un colonnello, un maggiore ed altri “cani grossi” (…) Quel che più secca è la morte stupida che si fa. Si cadesse almeno per il piombo nemico! Invece te ne vai tranquillo per i fatti tuoi e ti capita addosso un po’ di neve che ti scaraventa chissà dove e ti copre in modo da rimanere asfissiato in pochi minuti. Arnaldo Berni (1894-1918) di Mantova, sottoufficiale, poi capitano degli alpini di stanza in Valtellina (Battaglione “ Tirano ” )