Un esercito marcia sul suo stomaco: l’alimentazione del soldato italiano nella Grande Guerra
Alla vigilia della Grande Guerra l’Italia è un paese povero la cui economia è basata prevalentemente, in alcune zone esclusivamente, sull'agricoltura, con un livello di sviluppo decisamente inferiore alle restanti nazioni europee che avevano iniziato con successo un vero processo di ammodernamento della stessa agricoltura, accompagnato da una crescente industrializzazione. Tanto per fare un esempio nel periodo 1900-1914 l’Italia produceva, 10,5 quintali di grano per ettaro, contro i 22 dell’Inghilterra, i 25 del Belgio e i 28 della Danimarca. Al Sud come al Nord mediamente si mangia poco e male. L'alimentazione della maggior parte della popolazione è costituita da prodotti quali pane, legumi, verdure, formaggio. La carne è riservata a poche occasioni o alle classi più agiate, insieme ad altri prodotti come zucchero e caffè. Di fatto la grande massa popolare vive sulle soglie dell'indigenza: mangia più per sfamarsi che per nutrirsi. In alcune aree della penisola la malnutriz...