Post

La Grande guerra sulle montagne del fronte orientale i presidi medici sul fronte alpino – parte B

Immagine
La dotazione sanitaria  Di norma un battaglione di fanteria o la compagnia alpini o mitraglieri o bersaglieri ciclisti aveva in dotazione quattro barelle e vari “cofani” e borse di sanità con garze, bende, lacci emostatici, filo per sutura, siringhe, disinfettanti (iodio, alcool e acqua), anestetici (etere e cloroformio), antiparassitari (antitifina e naftalina) e fiale di morfina. Il singolo fante era invece poco fornito. Il suo zaino conteneva un pacchetto di medicazione per il primo soccorso (garze e una fialetta di tintura di iodio), la maschera antigas a strati di garze, occhiali protettivi antigas lacrimogeni e il decalogo del soldato ferito. Presso gli ospedali la disinfezione era molto precaria. Nel pre e post operatorio venivano usati zaffi di garza con tintura di jodio, soluzioni di acqua ed alcool puro, soluzione alcoolica al Timolo (alcool denaturato diluito al 65% con un 5% di Timolo) e il già menzionato Clorosol Giannettasio. Il tipo di anestesia praticata era ancora ...

Vorrei dirti tutto di me

Immagine
"Vi è un codice simbolico, che connota e caratterizza la particolare relazione psicoaffettiva della relazione di coppia: l’amore. L'amore è un quid, impalpabile, ma reale, fatto da un insieme di segni e di regole, che combinandosi tra di loro permettono di comunicare un contenuto ineffabile" Gilberto Gobbi

Una preghiera profonda, seria e sincera

Immagine
Come possiamo realizzare i nostri obiettivi? Tante volte ci poniamo questa domanda, perché spesso ci ritroviamo a un punto morto e ci sembra di girare a vuoto, pur sforzandoci molto nella nostra vita e nell’attività buddista. Il punto fondamentale è quanto crediamo nel potere del Daimoku e quanto utilizziamo «la strategia del Sutra del Loto prima di ogni altra», attraverso una preghiera profonda, seria e sincera. La forza del Daimoku esprime la forza della nostra decisione, che a volte dura solo pochi giorni, ed è per questo importante rinnovarla continuamente e mantenere sempre un ichinen attivo, fresco e gioioso. La Legge mistica è assoluta e per manifestare il potere infinito del Gohonzon è indispensabile recitare Daimoku costantemente e impegnarsi per realizzare kosen-rufu con la stessa intensità di un leone all’attacco. In questo modo possiamo sperimentare i benefici infiniti della pratica buddista e la nostra vita può cambiare velocemente. E quando cambiamo noi, cambia anche l’am...

Se Cesare era un tiranno, perchè il popolo non appoggiò i cesaricidi?

Immagine
Nel cuore di Roma, sotto il cielo plumbeo che pareva annunciare il lutto degli dèi stessi, si svolse il funerale di Gaio Giulio Cesare, l'uomo che aveva osato sfidare la Repubblica. Le strade ribollivano di cittadini, patrizi e plebei, tutti convocati, consci o meno, all’alba di una nuova era. Fu allora che Marco Antonio, console e leale luogotenente del defunto dittatore, si levò a parlare. Con arte sopraffina e calcolata passione, egli iniziò il suo discorso in apparenza conciliatore: con voce grave, lodò la nobiltà d'intenti dei congiurati, coloro che, spinti — così disse — dall’amore per la libertà, avevano insanguinato il Senato. Le sue parole, però, celavano lame affilate. Con magistrale astuzia, Antonio passò poi a rievocare le imprese di Cesare: i suoi trionfi sui campi di battaglia, la clemenza verso i nemici vinti, la generosità verso il popolo. Ogni frase un colpo, ogni pausa un'esca per il tumulto che cresceva nei cuori degli astanti. Infine, come ultimo atto, c...

Venezia FC: Rassegna stampa del 16 settembre 2025

Immagine
 

La Grande guerra sulle montagne del fronte orientale - i presidi medici sul fronte alpino – parte A

Immagine
Introduzione La guerra durò quattro lunghi anni (dal 28 luglio 1914 e per l’Italia dal 24 maggio 1915 fino al 4 novembre 1918) e fu una guerra di logorio, combattuta da un esercito aggrappato al terreno carsico e fra le montagne, immerso nel fango delle trincee, dove i soldati per mesi e mesi furono martellati dal continuo e ininterrotto fuoco delle artiglierie. Il fronte su cui si batterono fanti e alpini era notevolmente impervio: andava dai ghiacciai di 4000 metri, alle guglie delle Dolomiti e al sassoso Carso. In un simile ambiente i soldati dovettero affrontare gelo, neve (morte bianca), scarsità d’acqua nel periodo estivo, scoppio delle gallerie di mina (sul Pasubio trovarono la morte 2000 soldati). Armi, equipaggiamenti, materiali, strumentazioni e tecniche di combattimento subirono rispetto al passato un notevole rivoluzionamento. Per la prima volta comparvero nuove armi micidiali in grado di mietere in poco tempo molte vittime: armi automatiche (mitragliatrici), lanciafiamme, ...