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Inter-Venezia, i convocati di Stroppa: out Franjic, Pietrelli e Sverko-Inter-Venezia, la prevendita del settore ospiti chiude a quota 1731: gli aggiornamenti

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Sono 23 i giocatori convocati dal tecnico Giovanni Stroppa per gli Ottavi di Finale di Coppa Italia 25/26, che vedrà il Venezia FC affrontare l’Inter, domani alle ore 21:00 allo Stadio “Meazza” di Milano. Portieri: Matteo Grandi, Stefano Minelli, Filip Stankovic. Difensori: Antoine Hainaut, Ridgeciano Haps, Seid Korac, Richie Sagrado, Joel Schingtienne, Ahmed Sidibé, Michael Svoboda, Michael Venturi. Centrocampisti: Bjarki Bjarkason, Emil Bohinen, Gianluca Busio, Mattia Compagnon, Issa Doumbia, Alfred Duncan, Nunzio Lella, Kike Perez. Attaccanti: Andrea Adorante, Antonio Casas, Saad El Haddad, Daniel Fila. Arriva il dato di chiusura della prevendita del settore ospiti dello stadio San Siro di Milano per Inter-Venezia: la chiusura è stata fissata a 1731 tagliandi acquistati dai sostenitori arancioneroverdi https://www.trivenetogoal.it/2025/12/02/inter-venezia-i-convocati-di-stroppa-out-franjic-pietrelli-e-sverko/248060/ https://www.trivenetogoal.it/2025/12/02/inter-venezia-la-prevendita...

Prima Guerra Mondiale.. Uomini, Soldati, Vittime ed Eroi. Il Piave, nascita di una "leggenda"

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Giugno 1918, gli italiani respingono gli austriaci oltre il fiume Piave. Da quel momento le sorti del conflitto per Vienna saranno inesorabilmente segnate. Gli eventi di quei giorni ispireranno il musicista Giovanni Gaeta nel comporre una famosissima canzone che trasformerà il Piave in "leggenda". L’autunno nero della rotta di Caporetto, quando gli austriaci sfondano nella Conca di Plezzo e tutto pare perduto, causa all’esercito italiano ingentissime perdite di mezzi e di uomini. Da novembre 1917 il regio esercito si è attestato sulla destra del fiume Piave. La tenuta di quella linea determinerà le sorti di questo conflitto che combattiamo aspramente dal 24 maggio 1915. Al vertice del Comando supremo vi è adesso il generale Armando Diaz al posto di Luigi Cadorna. Le difese italiane si sono riorganizzate e a una manciata di giorni dall’estate 1918, il Piave diventa il confine tra la vittoria e la sconfitta. Oltre il fiume il nemico non deve e non può fare un passo avanti. Ma i...

Conversazione fra un santo e un uomo non illuminato (RSND, 1, 92)

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«Si dice che nascere nel mondo degli esseri umani sia difficile come calare un filo dal cielo [e infilarlo nella cruna di un ago], e che poter vedere il Budda e ascoltarne gli insegnamenti sia raro come per una tartaruga con un solo occhio trovare un ceppo galleggiante con una cavità della propria misura. Credendo che il corpo fosse insignificante e la Legge suprema, l'uomo [non illuminato] scalò le montagne e, spinto dalla sua ansia, andò da un tempio all'altro, dove le gambe lo portavano, finché arrivò a una caverna tra le rocce: sullo sfondo c'erano verdi montagne scoscese, il vento tra i pini suonava la melodia di eternità, felicità, vero io e purezza e, davanti, le onde di un torrente di smeraldo si frangevano sulla riva echeggiando la perfezione di queste quattro virtù. I fiori che ricoprivano la profonda valle mostravano i colori del vero aspetto della Via di mezzo, e i boccioli dei susini che iniziavano a schiudersi nel vasto prato spandevano la fragranza dei tremil...

Io e te

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Perché dovevo andare a scuola? Perché il mondo funzionava cosí? Nasci, vai a scuola, lavori e muori. Chi aveva deciso che quello era il modo giusto? Non si poteva vivere diversamente? Come gli uomini primitivi. Niccolò Ammaniti 

Perchè i romani perseguitarono i cristiani?

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Un esercito marcia sul suo stomaco: l’alimentazione del soldato italiano nella Grande Guerra

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Alla vigilia della Grande Guerra l’Italia è un paese povero la cui economia è basata prevalentemente, in alcune zone esclusivamente, sull'agricoltura, con un livello di sviluppo decisamente inferiore alle restanti nazioni europee che avevano iniziato con successo un vero processo di ammodernamento della stessa agricoltura, accompagnato da una crescente industrializzazione. Tanto per fare un esempio nel periodo 1900-1914 l’Italia produceva, 10,5 quintali di grano per ettaro, contro i 22 dell’Inghilterra, i 25 del Belgio e i 28 della Danimarca. Al Sud come al Nord mediamente si mangia poco e male. L'alimentazione della maggior parte della popolazione è costituita da prodotti quali pane, legumi, verdure, formaggio. La carne è riservata a poche occasioni o alle classi più agiate, insieme ad altri prodotti come zucchero e caffè. Di fatto la grande massa popolare vive sulle soglie dell'indigenza: mangia più per sfamarsi che per nutrirsi. In alcune aree della penisola la malnutriz...