Gli anni 80 - I protagonisti delle Cronache (1980)


Jimmy Carter, il presidente pasticcione
James Earl Carter Jr., il 39° presidente degli Stati Uniti, democratico, originario della Georgia. Vince le elezioni da outsider nel 1977, e si trova a fronteggiare la peggiore recessione del dopoguerra, con inflazione e disoccupazione ai massimi storici. In campo estero le cose non vanno meglio, soprattutto con la vicenda degli ostaggi dell'ambasciata di Teheran rapiti dai guerriglieri che combattono lo Scià di Persia, appoggiato dal governo americano. Il 1980 è il suo annus horribilis: prima si rifiuta di ratificare il trattato SALT sul controllo degli armamenti, in risposta all'invasione sovietica dell'Afghanistan. Poi raffredda ancor di più i rapporti con i russi, decidendo il boicottaggio americano delle prossime Olimpiadi. Gestisce malissimo l'operazione di salvataggio degli ostaggi di Teheran, con una missione che porta solo alla morte di 8 soldati. Infine, è al centro di uno scandalo quando a luglio si viene a sapere che suo fratello ha ricevuto un "prestito" di 220.000 dollari dal governo libico, e deve ammettere di aver fornito al disgraziato informazioni riservate proprio sui rapporti con la Libia. Di fronte a tale premesse, è inevitabile che nel novembre venga nettamente battutto nel giorno delle elezioni dall'ex attore Ronald Reagan. Pochi minuti dopo che il nuovo presidente ha giurato, quasi per ripicca nei confronti di Carter, gli iraniani liberano gli ostaggi dell'ambasciata.

Oscar Romero, il martire della libertà
Arcivescovo di El Salvador negli anni 60 e 70, dopo essere stato testimone di vari soprusi e violazioni dei diritti umani, diventò un paladino della povera gente, vittima delle violenze della guerra civile nel Paese latino. Entrato più volte in contrasto con il potere locale e con la gerarchia ecclesiastica, che non vedeva di buon occhio la sua militanza politica, venne assassinato il 24 marzo 1980 da squadroni della morte dell'esercito salvadoregno, mentre stava celebrando la messa di fronte alla sua congregazione. Proprio pochi giorni prima, si era proclamato fermamente contrario al possibile invio di forze americane in appoggio al Governo locale. Trenta persone che seguivano il suo funerale sono uccisi da cecchini. Già riconosciuto santo dalla Chiesa protestante, non ha mai avuto il privilegio di veder riconosciuto il suo operato meritevole di canonizzazione da parte della Chiesa romana. La sua vita è stata portata sul grande schermo in un film del 1989, "Romero".

Lech Walesa, l'elettricista Nobel per la pace
Lech Walesa, elettricista, sindacalista, premio Nobel per la pace. Elettricista nel cantiere navale di Danzica, arrestato negli anni '70 per aver preso parte ai primi movimenti sindacali polacchi, è il leader dell'occupazione del porto di Danzica, agli inizi del 1980. Altre manifestazioni di protesta si susseguono in tutta la Polonia, obbligando infine il governo di Jaruzelski a concedere l'autorizzazione alla nascita dei primi movimenti sindacali organizzati. Nasce Solidarnosc, con la non troppo coperta benedizione del Papa polacco da poco nominato. Sarà di nuovo arrestato e incarcerato per 11 mesi nel 1982, e per timori di attentati non potrà nemmeno recarsi a Stoccolma per ricevere il premio Nobel per la pace assegnatogli nel 1983. Sempre inviso al governo polacco, vivrà in semiclandestinità fino al 1989, quando la caduta del Muro di Berlino e il nuovo clima di libertà instauratosi nei Paesi dell'Est farà si che possa tornare alla vita politica. Eletto presidente della repubblica, governerà il passaggio della Polonia ad un'epoca di maggiore libertà, dal 1990 al 1995. Gli è stato dedicato l'aeroporto della sua città, Danzica.
Altri personaggi e fatti in cronaca
Il professor Christiaan Barnard, già famoso per aver effettuato il primo trapianto di cuore della storia, va di nuovo in prima pagina per aver trapiantato il cuore di una donna bianca nel petto di un uomo di colore, nel Sudafrica ancora diviso dall'apartheid. Il professore di semiologia dell'Università di Bologna Umberto Eco diventa il caso letterario dell'anno, con un romanzo di ambientazione medievale pieno di suspense e dotti richiami letterari e storici. "Il nome della rosa" segna il suo debutto nel mondo della narrativa popolare e vende milioni di copie in tutto il mondo. Reinhold Messner è il primo uomo a effettuare l'ascensione in solitaria dell'Everest, durante la stagione dei monsoni e senza ossigeno supplementare. A 14 anni, Nigel Short è il più giovane della storia a ricevere il titolo di maestro internazionale di scacchi. Qualche anno dopo batterà anche Karpov e Kasparov. Finiscono in prima pagina per ben altri motivi anche Peter Sutcliffe e Mark David Chapman: il primo è l'assassino che terrorizza l'Inghilterra sotto il nome de "Lo strangolatore dello Yorkshire", e nel 1980 compie il 13° omicidio della sua efferata lista. Sarà catturato nel 1981. Il secondo diventa famoso per l'omicidio di una delle maggiori icone della cultura popolare, quando l'8 dicembre uccide il proprio idolo, John Lennon. Chapman, uno schizofrenico già ricoverato in varie cliniche, aspetta per tutto il giorno sotto la sua abitazione l'ex leader dei Beatles, e senza alcuna ragione apparente lo uccide con un colpo di pistola.

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