L'offensiva di primavera austroungarica.

"Il 6 giugno si andiede di rinforzo alla nostra artiglieria che ci fu degli attacchi seri e il giorno 9 ci portarono in prima linea dove si ebbe diversi attacchi di fucilieria e il giorno 15 e 16 fu un continuo fuoco di artiglieria nemica e la sera del 16 verso le 7 1/2 circa il nemico avanzò rompendo la linea al 158° Fanteria e rotto che fu la detta linea ci vedettamo avanzare il nemico alle nostre spalle alla sinistra e di fronte dopo aver fatto accanita resistenza si fu costretti ad arrendersi perché da ogni parte venivano gran quantità di fucilate. Dopo che si fu presi prigionieri ci fecero camminare per tutta la notte con gran quantità di baionette innestate la mattina ci fecero fermare sotto a una piccola tettoia che appena ci si stava addiacere perché era alta la bellezza di un metro e per sdraiarsi per riposare ci fecero un poco di letto con del concio di cavallo che cera un puzzo indiavolato.
Ma il bisogno di riposare non mancava si fece un sonno come se fusimo stati sopra un letto di piuma. Il giorno 18 ci fecero partire di mattina presto e si camminò fino alla sera con un poco di acqua calda per caffè la sera ci diedero una scatola di carne inconserva ogni 4 persone e pochissima galletta e a pena che ebbamo mangiato ci fecero montare in treno e si arrivò a Trento alle ore 2 di notte e ci messano a dormire sotto una capanna che aveva solamente la tettoia e senza le parete e sotto vi era abbastanza fradicio.
Li si stiede 5 giorni e il 24 giugno la mattina verso le ore 9 si fece partenza montando in treno e si stiede in treno per 2 giorni e 3 notti e il 26 si giunse al concentramento nell'interno dell'Austria dove si stiede fino al 23 luglio dormendo in certe bellissime baracche di legno senza ne pure una maledetta coperta che il freddo ci faceva ballare come tanti burattini e la fame che ci faceva fare certi sbadigli come un cane che si trova legato a catena senza mangiare."
Cosimo Puliti, militare, 44° reggimento fanteria, brigata Forlì

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