La battaglia di Munda

17 Marzo 45 a.c. Giulio Cesare ottiene una grande vittoria a Munda in Spagna contro le forze di Tito Labieno e Pompeo il giovane. La vittoria di Cesare segna la conclusione della seconda guerra civile romana con il definitivo crollo del fronte degli ottimati, che non era mai stato in grado di riprendersi dopo il disastro di Farsalo. I nemici di Cesare avevano deciso di opporre l'ultima resistenza in Spagna, una delle province storicamente più filo-pompeiane, e qui avevano arruolato il loro ultimo esercito forte di tredici legioni. La battaglia fu a lungo in grande equilibro e Cesare in persona dovette mettersi al comando della Xa legione sull'ala destra per guidare l'attacco. Colpiti su entrambi i fianchi i pompeiani scambiarono la manovra di Labieno, che stava tentando di contrattaccare, per l'inizio di una ritirata e ciò fece crollare il loro morale. La fuga si trasformò in un massacro con la morte di almeno trentamila pompeiani tra cui lo stesso Labieno (poche settimane dopo anche Pompeo il giovane fu catturato e giustiziato mentre suo fratelli Sesto riuscì a fuggire e continuò la lotta contro Cesare e suoi eredi da pirata). Sconfitti i suoi avversari Cesare potè rientrare a Roma per assumere il ruolo di dictator decennale.
Da RESTORICA .

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