Filosofia - L' attimo e il momento & Meraviglia.
L’attimo è tutto; che sia chiuso o aperto, è sempre tutto. Anche tu sei tutto e niente davanti a lui; lo puoi aprire, cercare, magari ingenuamente inventare.
L’attimo non sorride, ma tu puoi farlo.
L’attimo non verrà mai da te, ma tu puoi cercarlo. L’attimo può scomparire ma a differenza dello spirito scomparso lui c’è sempre. Se mancasse lo si può anche creare, creando vita… almeno per un momento, ma per un momento. Scomparirà l’attimo che non si vuole.
L’attimo può levare così come può dare. Può costruire, dividere il momento fra le persone. Non si può ignorare perché se ne costruisce il proprio momento sin dall’ inizio dove poi nasce il momento, quello importante; forse non ti è chiaro ma presto si schiarirà, come gli attimi fra i momenti.
Nell’ attimo c’è così tanto che tutto travolge. Se ne può intravedere il mondo; le sue tristezze così come le sue bellezze. Può persino divenire con il mondo in un momento e vederlo in un istante, con te… ma durerà solo un attimo mentre fortificherà un altro momento; forse è il tuo. Non inizia per caso ma per forza perché spontaneo. Può divenire banale, quasi inutile, sino a convincerti che sei tu, con lui, perché credi che sia diventato un momento, un tuo momento, mentre forse era solo l’attimo di qualcun’ altro. Forse gli attimi e i momenti si confondono, e con essi la prova che si presenterà al tuo momento.
L’attimo si può affiancare al momento, far crescere, erigere grandi vedute ma non potrà mai creare altri attimi o momenti perché ognuno ha il suo da interpretare, con tutta la sua persona. E’ la confusione tra momenti e attimi ma si ha sempre il proprio momento, per difendersi. Potrebbe persino investire, far percepire gli attimi degli altri creando un grande momento, in comune. Allora l’attimo può essere rimpicciolito e condiviso, costruirne una morale così come una menzogna. Dividerà il momento per creare ancora un altro attimo perché esiste chi si è creduto più furbo dell’attimo e del momento, ne è rimasto prigioniero per poi insegnarlo come attimo e momento ma non gli credere se non ne sei rimasto vittima; esiste altro oltre l’unione fra l’attimo e il momento anche se forse basta dividere l’attimo dal momento e prendere aria, dividendo attimo per momento, e tu con loro riprendendo vita perché se ne rimarrà coinvolti dimenticandosi il proprio momento. Se lo hai costruito lui tornerà, e ti aiuterà. Adesso vedi tutto il tempo che ti rimane per fortificarne una morale ma se la dividerai potrebbe essere infranto, essere distrutto il momento, in un attimo. Adesso però l’attimo è veramente chiuso e non ci puoi più fare proprio niente ma ne potrai cercare, ed aprire, sempre un altro, in un altro momento, anche se il tuo momento ti seguirà.
Il momento è anche costituito dalla morale dell’attimo, tuo e degli altri, e così come può essere negativo ce ne possono essere anche dei positivi. E’ la propulsione della vita che ti chiede di avanzare mentre l’amore è solo il sole che illumina il cammino e non il sole che scalda i raccolti, e l’acqua, dove forse hai costruito il tuo attimo in un momento, forse senza maturazione e condivisione. Se ti è stato chiesto di camminare, fra attimi e momenti, ed hai accettato sino alla meta che solo tu puoi vedere e decidere, allora sei diventato/a una persona degna di questo nome anche se l’attimo si ripresenterà, ancora e ancora, perenne da ogni tempo, a differenza di noi. Non resta che costruirne un altro, magari un momento, anche se ancora crollerà… si può cambiare, ricorda, cambiare il momento che si condivide anche se adesso si è costruito un momento e se ne percepisce l’attimo, per un attimo, quasi come la luce sui raccolti e carpire tutto quello che si può fare con le proprie sole forze sino a sentirsi scaldati dal sole e privati ancora di momenti forse per colpa degli attimi non condivisi, degli altri, ma non è ancora il tuo momento, e si può ancora resistere. Forse s’ impossesseranno del tuo momento, che tu hai costruito, ma non ti devi preoccupare perché è solo tuo, e tornerà se è tuo; a differenza della materia l’attimo non si può rubare ma solo imitare perché il tuo momento appartiene a quello che riesci a vedere dove si dovrebbe capire di fare parte del mondo… anche per scegliere. E’ quello che vedi, ti appartiene, non sono gli attimi degli altri. Anche se tutto ricomincerà, ancora, anche se non lo vuoi o non ti piace non ci puoi fare proprio niente tranne crescere sempre più sino a crollare ancora, ed ancora, come gli attimi insensati dentro al momento che tu sei riuscito/a ad eludere sino al momento più bello, libero, senza più attimi. E’ il tuo momento, conservalo con tutte le tue forze, te ne potresti dimenticare fra i tanti attimi, in un solo attimo. Tienilo con te, custodiscilo, ti servirà quando, in un momento debole, rimarrai perplesso dall’ istante; potrebbe punirti anche se ti puoi difendere con il tuo momento.
Gli attimi torneranno ancora, che tu abbia accettato o no di affrontarli ma a differenza di chi si è negato e rimastone prigioniero tu sei libero nei momenti, apparentemente senza più attimi. Li potresti far sorridere cercando di creare un momento senza però calpestare la tua dignità, creando un altro momento, l’unico potere possibile e condivisibile che hai ancora per fare, e costruire, apparentemente senza più attimi, gli stessi dove s’intravede il mondo dal tuo punto di vista e poi di quello degli altri. E’ una condivisione in un solo attimo, senza momenti, anche se il tuo momento ti sta seguendo perché hai deciso di costruire e di diventare senza rimpianto come chi invece è rimasto un istante; forse ti deve dire qualcosa, degno di ascolto. Anche se non ce la farai più, a resistere tra attimi e momenti prova a ridere di loro perché forse loro, sorrideranno di te.
Di Gianluca Giribaldi, in arte Mister G. Frase appartenente al Blog del Garofano blu.
Commenti
Posta un commento