Ponti sul Piave
“Il
duello delle artiglierie volge alla fine. Le esplosioni continuano a
susseguirsi con violenza inaudita e una muraglia di fumo si libra
sopra il Piave... Improvvisamente, un nugolo di soldati si precipita
verso la riva e scompare tra i cespugli. Pochi secondi dopo dei
pontoni galleggiano sull’acqua, vengono saldati l’uno all’altro,
mentre delle assi vi son gettate sopra. Il ponte nasce come per
incanto. Assistiamo allo spettacolo, trattenendo il fiato… I
pontieri dell’esercito austroungarico vivono in questo 15 giugno
1918 di triste memoria il loro giorno più luminoso. Sarà anche
quello della loro distruzione. Ben settanta ponti e passerelle
vengono costruiti da quei valorosi attraverso il Piave. Tutto
l’intero materiale, per gettar ponti, della monarchia verrà in
poche ore polverizzato e numerosi nostri compagni annegheranno nelle
onde del fiume, che dovrà decidere le sorti dell’Impero”.
Fritz
Weber, “La fine di un esercito. Tappe della disfatta”
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