Venezia FC: Ci vuole rispetto
Quando a settembre dopo aver visto le prime 4 gare di campionato avevamo sollevato dubbi sugli acquisti di mercato Made Antonelli, fummo sommersi da critiche e attacchi gratuiti dai molti ( direi troppi ) che da decenni a Venezia si fanno andar bene tutto purché :“non i vada via anca gli americani altrimenti faimo da novo”.
E così con questo loop che vive nell’incoscio del tifoso medio lagunare anche stavolta stiamo assistendo ad uno stillicidio di entusiasmo e passione dovuto senza se e senza ma alla incompetenza e poca trasparenza della presidenza americana.
Ma andiamo con ordine.
8 punti in 14 partite, una delle peggiori squadre in serie A mai viste a Venezia ( nelle rare apparizioni post fusione).
Un organico che ormai per tutti è evidente non adatto alla categoria.
Un allenatore che continua a non sapere leggere le situazioni durante la partita, e che mai ha legato o saputo legare con la squadra e la città e che continua a essere lì in panchina anche dopo figuracce come quelle di Parma e Bologna.
Un direttore sportivo che sembra aver perso la ragione, più attento ai conti che al talento sportivo.
Un mercato fatto con quattro spicci raccattando qua e là qualcosa che potesse sembrare o essere venduto come investimento sul futuro.
E infine una proprietà americana che ancora una volta non capisce l’importanza di restare nella massima serie , che non mette risorse extra per provare a giocarsela fino alla fine e che se ne frega se a Dicenbre questa squadra sia già con un piede in B e sia diventata già la barzelletta della serie A.
In tutto questo manca come sempre il RISPETTO.
Il RISPETTO verso il nome di questa città, verso i nostri colori verso una tifoseria che non sarà numerosa come le grandi piazze italiane ma che mai come negli ultimi anni ha risposto presente e non ha mai abbandonato la nave.
RISPETTO per un club che non può essere gestito senza trasparenza.
Con una proprietà americana che ci mette una pezza ( per salvarci dall’ennesimo fallimento) con l’aiuto di un rapper di grido, ma che non è in condizione di pianificare un “progetto” a media durata.
Un progetto che richiederebbe di investire per guadagnare nel tempo facendo crescere la tua rosa di giocatori, affiancandoli però a gente esperta e di esperienza.
RISPETTO, anche per quei ragazzi che a giugno dello scorso anno ci hanno portato in serie A e che senza supporto, senza nuovi acquisti di categoria che li aiutassero a crescere stanno passando come gli scemi del villaggio.
Quindi nessuno adesso provi a lamentarsi se la curva decidesse di fischiare o contestare questa situazione.
Nessun allenatore con 8 punti su quattordici partite dovrebbe proprio commentare neppure velatamente le reazioni di un pubblico stanco e deluso di sentire parlare di sfortuna.
Da queste pagine 20 giorni fa chiedevamo una scossa di qualunque tipo, ma abbiamo preso atto che evidentemente non ci sono forse neppure i soldi per mandare in “ vacanza” Di Francesco.
Non ci resta che chiedere un po’ di rispetto e sperare nei miracoli.
FORZA ARANCIONEROVERDI OLTRE LA CATEGORIA
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