Sarà la fine del tunnel o il treno?

Sabato 14 dicembre 2024, ore 22.20 circa, il Venezia è lì per compiere un’impresa da scrivere negli almanacchi, vince 2-1 a Torino contro la Juventus.
Ma eccola lì la frittata, l’arbitro da 4 minuti di recupero ( neppure molti se si pensa che di fronte si ha la Juventus), e nel pensiero dei tifosi arancioneriverdi appare l’incubo:”adesso ce lo fanno”.
E come nei film visti 4 volte al cinema o in Tv, ecco che una mano “garibaldina” di Candela fa fischiare il rigore del pareggio.
Il resto è cronaca.
Scrivere ciò che è accaduto sabato sera, e’ come riassumere per l’ennesima volta il campionato della nostra squadra.
Giochiamo bene, a volte sembriamo perfino belli, ma poi alla fine non raccogliamo nulla o poco per le solite ingenuità difensive o a questo punto anche mentali e caratteriali.
Potremmo continuare a parlare di “sfiga”, che sembra ormai diventato il “paravento” per giustificare i 10 punti in classifica, ma noi non siamo abituati a nascondere i nostri pensieri dietro a scuse superficiali.
E’ evidente che a questi ragazzi non si può recriminare l’impegno ( se si escludono le partite di Bologna, Parma e il secondo tempo con Atalanta ), la squadra ha nel suo piccolo sempre lottato.
Quello che sembra mancare è quell’esperienza, quel atteggiamento caratteriale, quel passo in più che le nostre dirette concorrenti sembrano avere più di Noi.
E non ce ne voglia il Ds che si lamenta che l’ambiente intorno alla squadra non aiuta, noi invece crediamo che questo ambiente invece sia un “paradiso “ per molti giocatori, allenatori e dirigenti, dove poter lavorare bene e non avere pressioni durante la settimana, dubitiamo che in altre piazze “più calde” la contestazione si sarebbe limitata a qualche fischio e a uno “sciopero” di 20 minuti.
Tutti devono ora fare qualcosa in più, perché il pareggio contro la Juventus non sia l’ennesimo punto “gettato”, per non ritrovarci domenica sera prossima a parlare di sfortuna o di imprecisione.
Cagliari e’ l’occasione giusta per tornare a vincere in casa, regalandosi un Natale con qualche speranza in più.
E come cantava Ligabue domenica sera scopriremo se saremo: VIVO, MORTO O X
AVANTI RAGAZZI

Commenti

Post popolari in questo blog

I cadaveri del Sei Busi - Monte Sei Busi, Ronchi dei Legionari (GO) il maggio 1916

Legati alle mitragliatrici, monte Santa Caterina Slovenia 15 giugno 1916

In media due morti al giorno Monte Pallone Asiago (VI) 1917