Altissimo di Nago, Lago di Garda, Valle di Ledro / Vallagarina, Zugna e Pasubio

Sul massiccio del Baldo, gli alpini del battaglione Verona raggiunsero la cima dell’Altissimo. Nel 1915 gli italiani occuparono Doss Casina, al termine di un’azione cui partecipò il Battaglione Volontari Ciclisti Automobilisti, nel quale erano arruolati i futuristi, Marinetti, Boccioni, Russolo, Sant’Elia, Sironi e Anselmo Bucci. Altri scontri si ebbero a Malga Zures, che rimase in mano austriaca fino alla fine della guerra. Riva era saldamente difesa dai forti austriaci di Nago, del Brione, dalla Tagliata del Ponale e dal forte Tombio. Gli italiani occuparono il crinale e il versante sud della valle di Ledro, stabilendo i comandi a passo Tremalzo e a passo Nota. Da lì occuparono il fondovalle e si inerpicarono sulle pendici del versante nord della valle; riuscirono a conquistare il monte Vies ma furono fermati dalle difese austriache del Nozzolo, del Cadria e della Rocchetta. Gli scontri più violenti si registrarono sul monte Sperone nella cosiddetta battaglia per Riva. Nel giugno 1918 si combatté duramente a Dosso Alto di Nago, dapprima preso e poi perduto dagli austriaci. Parteciparono agli scontri anche volontari cecoslovacchi in divisa italiana; alcuni di loro, catturati, furono impiccati dagli austriaci. Nell’Alto Garda e in val di Ledro si ebbero incursioni di pattuglie italiane fino al 1918; anche in queste azioni alcuni volontari cecoslovacchi vennero catturati e impiccati.
Nel maggio 1915 l’avanzata italiana incontrò poca resistenza. Il 31 maggio gli italiani occuparono Coni Zugna e Zugna Torta. In Vallagarina presero Avio, Ala e Pilcante, raggiungendo in autunno Lizzana, Mori e i sobborghi di Rovereto. Gli alpini dei battaglioni Vicenza e Val Leogra occuparono il Pasubio; in giugno la linea italiana si attestò tra monte Spil, monte Testo e Col Santo. La linea di difesa austro-ungarica correva lungo le pendici del monte Finonchio, attraversava la Vallagarina all’altezza di Rovereto e proseguiva verso il lago di Garda con una serie di avamposti in val di Gresta. Nel maggio-giugno 1916 con l’offensiva di primavera gli austroungarici riconquistarono gran parte del territorio occupato, ma furono fermati sul ciglio del Pasubio e sullo Zugna, dove la resistenza italiana si concentrò al Trincerone e a Passo Buole. Nel luglio, durante un’azione sul Corno di Vallarsa, furono catturati Cesare Battisti e Fabio Filzi. Sul Pasubio gli scontri proseguirono nell’autunno 1916; tra il 1917 ed il 1918 vi si combatté una snervante guerra di mine. Nel maggio 1918 gli italiani, infine, conquistarono il Corno di Vallarsa; nello stesso mese fallì un’azione italiana sullo Zugna.
Università Popolare Venezia, lezione corso storia contemporanea.

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