Salita verso l’Altopiano
La
strada,ora, si faceva ingombra di profughi. Sull’altopiano di
Asiago non era rimasta anima viva. La popolazione dei Sette Comuni si
riversava sulla pianura, alla rinfusa, trascinando sui carri a buoi e
sui muli, vecchi,donne e bambini, e quel poco di masserizie che aveva
potuto salvare dalle case frettolosamente abbandonate al nemico. I
contadini allontanati dalla loro terra erano come naufraghi. Nessuno
piangeva ma i loro occhi guardavano assenti. Era il convoglio del
dolore. I carri, lenti, sembravano un accompagnamento funebre. La
nostra colonna cessò i canti e si fece silenziosa. Sulla strada non
si sentiva altro che il nostro passo di marcia e il cigolio dei
carri.
E.
Lussu, Un anno sull’Altopiano, cit., pag.30
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