La paura non è un problema
Cosa
vuol dire affrontare? Anche se non ci si sente affatto coraggiosi
davanti a un problema, si dice che il primo passo sia quello di
recitare Nam- ?myoho- renge- kyo davanti al Gohonzon. Il coraggio è
decidere di iniziare a trasformare un problema con il Daimoku.
Innanzitutto, affrontare un problema vuol dire non cercare la causa
fuori di sé. Se si vede la causa fuori non si può affrontare un
problema seriamente, se invece si riconosce la causa dentro di sé,
allora ci si assume la responsabilità. Certe volte, pur continuando
nella pratica buddista, sorge il dubbio: sto affrontando veramente o
non sto affrontando, riuscirò a farcela? Chi continua a lottare,
anche con fatica ha coraggio- ha fede. E importante cercare di capire
a fondo cosa insegnava Nichiren Daishonin, non teoricamente, ma
sperimentandolo nelle situazioni concrete, affrontando la vita di
momento in momento. È difficile avere coraggio. Quindi è una
fortuna non fermarsi, continuare a camminare. ..Finché non ci si
ferma, non si ha il tempo di avere paura. Alcuni hanno paura di
affrontare qualche problema. Come si affronta questa paura? Quel che
è certo è che se si affronta il problema, la paura è superata.
Perché la paura di affrontare un problema appare quando si ha
qualche scappatoia. In ogni caso, la paura non si può mettere da
parte. Ricordiamoci comunque che chi ha avuto coraggio, ha avuto
anche paura. A volte non si ha paura solo perché non ci si ferma. È
facile quindi essere preda della paura, per questo è importante
continuare ad andare avanti senza fermarsi. In ogni momento sì
combatte dentro di sé in vari modi, perché ci sono sempre due punti
di vista in competizione: la visione illuminata e quella oscura. E i
casi sono due: o sì va avanti e si vince o ci si ferma e si perde.
Buddismo
e società n.104
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