La guerra di Gadda
Nel pomeriggio,verso le 3, un violento fuoco d'artiglieria, di 210 o 305, a granate, prese a battere la valletta V, ma molto in basso, e Magnaboschi, a un centinaio di metri da noi. - Io mi rifugiati, per ripararsi dalle schegge che pio erano in modo impressionante, nella fossa ricovero da noi scavata. - Ma anche qui dentro arrivarono sassi e schegge; per fortuna nell corsa di ricaduta. Erano momenti terribili: ai primi due colpi, non perfetti il sangue freddo ne' l' ilarita' : scherzavo ed ero calmo piu' di tutti i presentòi. Ma quando vuoi che la cosa co tinuava, mi prese l'angoscia, pur mantenendomi in buono stato e lucido di testa e pronto a qualunque occorrenza di soccorso o d'azione. - Venne la sera e l'ordine di avanzare.
Carlo Emilio Gadda
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