Quel sublime stato
"Quando
si evita a ogni costo di ritrovarsi soli, si rinuncia all’opportunità
di provare la solitudine: quel sublime stato in cui è possibile
raccogliere le proprie idee, meditare, riflettere, creare e, in
ultima analisi, dare senso e sostanza alla comunicazione. Certo, chi
non ne ha mai gustato il sapore non saprà mai ciò che ha perso, ha
lasciato indietro, a cosa ha rinunciato.“
Zygmunt
Bauman (1925-2017), Cose che abbiamo in comune. 44 lettere dal mondo
liquido
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