Assalti e ritirate sul fiume Isonzo
“Il
28 maggio di nuovo in linia e partiti direttamente a Gorizia sensa
fare un’ora di riposo prendendo la strada del Cimitero di Gorizia
Villa Viacentina S. Pietro, e rientrammo in seconda linia a Vertovie,
ma il nemico non cessava mai il fuoco. Dopo due giorni cambiammo a
sinistra di S. Marco più peggio ancora, che per otto giorni non ne
lasciavano quieti il nemico che circa duecento metri di trincea si
era già formato un mucchio di cataveri nostri e del nemico perché
si lasciava da noi e si prendevono loro, lasciavano loro e la
prendono noi, è fu quasi una tattica per 8 giorni, è i morti è i
morti non si potevano mai prendere ne noi ne loro…
Soldato
Giuseppe Corsano
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