Venezia FC: Venezia corsa contro il tempo

Archiviata la prima amichevole della stagione del Venezia, con un altisonante 11-0 rifilato agli altoatesini del Postal Calcio, per il calciomercato la dirigenza veneziana avrà una settimana molto intensa. Dopo l'ufficializzazione di Gaetano Oristanio, per il fantasista contratto quinquennale con 4, 5 milioni di euro versati nella casse dell'Inter e obiettivo centrato, Antonelli si muoverà su altri profili per dare a Eusebio Di Francesco la rosa migliore possibile per affrontare la Serie A. Tante le situazioni aperte su cui sta lavorando il general manager.
TESSMANN . L'Inter è sempre più vicina a chiudere definitivamente la trattativa con il Venezia per Tanner Tessmann per una cifra intorno ai 7 milioni, ottenendo così un'eccellente plus valenza. Il ds dell'Inter Piero Ausilio in prima persona ha trovato l'intesa con il club arancioneroverde, i nerazzurri sono vicini a chiudere l'accordo anche con gli agenti del calciatore. Ballano ancora la durata del contratto (dovrebbe essere un quadriennale) e i vari bonus. Confermata, invece, una volta chiusa la trattativa, il prestito all'estero probabilmente in Premier League, all'Everton molto interessato allo statunitense classe 2001. Questa settimana, salvo clamorosi cambiamenti, dovrebbe arrivare la fumata bianca con il passaggio ufficiale di Tessmann all'Inter.
CONGELATA. Sono leggermente rallentati, nelle ultime ore, i contatti con la Juventus per il centrocampista Hans Nicolussi Caviglia, profilo giovane, ma di grande prospettiva, seguito con interesse dal Venezia al pari di un altro bianconero, l'esterno di difesa Tommaso Barbieri. Sembravano entrambi, soprattutto il difensore, in procinto di imboccare da Torino l'autostrada verso la laguna, ma la trattativa al momento si è fermata. In questi primi giorni della settimana Filippo Antonelli avrà nuovi contatti con Cristiano Giuntoli per capire come riaprire una trattativa che era a dir poco ben avviata nei giorni scorsi.
NON SI MOLLA. Il Venezia sta lavorando sottotraccia ma in modo deciso per arrivare a Gennaro Tutino. Antonelli non molla di un centimetro, nonostante la concorrenza serrata soprattutto della Sampdoria: l'attaccante napoletano piace a diversi club. Il giocatore è destinato a lasciare Cosenza, malgrado l'operazione del club rossoblù che lo ha riscattato dal Parma. Ma lo sforzo quasi sicuramente resterà tale, sulla punta, grande protagonista nell'ultimo campionato di Serie B, sta aumentando il pressing dei lagunari che considerano il calciatore classe'96 un obiettivo primario considerando le caratteristiche di grande duttilità del ragazzo capace di muoversi su tutto il fronte offensivo.
NULLA DI FATTO. Pedro Mendes è uno dei nomi che hanno scaldando in questi giorni di calciomercato. L'attaccante dell'Ascoli è finito da tempo nella lista del Venezia, che lo stava tenendo monitorato senza però ad oggi avanzare offerte. Sul portoghese tantissimi club di Serie B interessati, Cremonese e Catanzaro su tutti, ma alla fine è il Modena vicino alla chiusura dell'affare per la cifra di 2 milioni. Sicuramente un profilo importate, ma più per una B alta che per una Serie A. Anche il laterale Nadir Zortea era un giocatore presente nella preziosa agenda di Antonelli, ma alla fine il calciatore è passato a titolo definitivo al Cagliari via Atalanta.
MODOLO. Non avevamo dubbi, ma l'inserimento di Marco Modolo nello staff di Eusebio Di Francesco, è stato molto positivo e sarà fondamentale come collante tra squadra e allenatori. Lo stesso tecnico arancioneroverde ha sottolineato pubblicamente la soddisfazione di aver l'ex capitano del Venezia nel proprio staff. «Sono contentissimo di avere con noi Marco Modolo, un ragazzo squisito che si è integrato benissimo nello staff. Noi lavoreremo tutti insieme quotidianamente per supportare la crescita di questi ragazzi e per ottenere la salvezza».
Il Como fa la voce grossa Le scommesse del Lecce
Una campagna di rafforzamento non semplicissima per le squadre che dovranno lottare per la salvezza. Solo il Como sta facendo la voce grossa.
COMO Il primo colpo è stato Belotti (biennale e 4 milioni alla Roma), seguito dal rinnovo di Cutrone fino al 2028. Poi l'obbligo di riscatto esercitato per Strefezza per 5 milioni versati al Lecce. In difesa non solo Dossena, prelevato dal Cagliari per 8 milioni, ma anche l'arrivo imminente di un top player come Varane. In porta è stato preso l'esperto Reina e arriverà anche dal Marsiglia Pau Lopez. Fabregas darà alla rosa una connotazione spagnola e infatti ha definito il passaggio al Como anche del terzino ex Liverpool e Villarreal Alberto Moreno e sta tentando di prende dal Betis il centrocampista Rodri Sanchez.
CAGLIARI. Con l'arrivo in panchina di Nicola al momento sono quattro i nuovi innesti. Il difensore Luperto dall'Empoli, l'esterno Felici, il terzino Zortea, preso a titolo definitivo dall'Atalanta e l'attaccante Piccoli, sempre dai bergamaschi, con la formula del prestito.
LECCE. In uscita e mega plus valenza per la cessione (12 milioni) di Pongracic al Rennes, mentre in entrata una serie di calciatori "scommessa" affidandosi al fiuto calcistico del ds Corvino, sono arrivati: Tete Morente (Elche), Gaspar (Estrela Amadora), Pierret (Rouen) e il portiere Fruchtl (Austria Vienna).
PARMA. Al momento un solo nuovo acquisto, il terzino sinistro Valeri (era svincolato) con un accordo a titolo definitivo fino a giugno 2027. Tutino è stato riscattato dal Cosenza per 3 milioni.
UDINESE. I friulani hanno riscattato per 8 milioni Lucca dal Pisa e dal Colo Colo hanno preso la punta Pizarro. Hanno, invece, fatto cassa con la cessione di Wallace (9 milioni) al Cruzeiro.
EMPOLI. La squadra di D'Aversa è ancora ferma a zero acquisti e una sola cessione importante: Luperto è andato al Cagliari per 3,5 milioni nell'operazione Nicola-Cagliari.
VERONA. La squadra di Zanetti in entrata ha preso Harroui dal Frosinone, il terzino sinistro Frese a zero, riscattato per 3 milioni Tchatchoua, Barry dal Genoa e soprattutto ha piazzato, per oltre 9 milioni, Noslin alla Lazio.
Rispetto al 2021 sono rimasti solo Svoboda Busio e Crnigoj
È un Venezia che, rispetto alla Serie A giocata nella stagione 20-21 con Paolo Zanetti, ha letteralmente cambiato volto. Di quella squadra sono rimasti solo Michael Svoboda, fresco di rinnovo con il club arancioneroverde fino al 2026, Gianluca Busio che è in scadenza 2025 e il ritorno a sorpresa, ma assolutamente giusto nella logica del valore del calciatore, di Domen Crnigoj considerando che lo sloveno ha un contratto fino al 2026 e nella massima serie con gli arancioneroverdi si è distinto per presenze (34, in quella stagione solo dietro a Pietro Ceccaroni con 35) realizzando 3 reti. In quella squadra giocavano anche Marco Modolo, che ora fa parte dello staff di Eusebio Di Francesco, e Cristian Molinaro da qualche anno dirigente di riferimento importante del Venezia.
INCONTRO. Intanto nella mattinata di ieri per quasi due ore mister Eusebio Di Francesco ha incontrato i tifosi del Venezia nel Temporary Village allestito nel weekend nei pressi del centro sportivo di Falcade. Grande entusiasmo dei supporter e, nonostante sia appena arrivato, grande affetto e sostegno per il nuovo tecnico che per l'impatto e i modi con cui è arrivato nel club lagunare ha conquistato tutti.
Inzaghi e Conte sono i più pagati Percepiscono 6 milioni e mezzo
Con l'annuncio nel fine settimana del rinnovo del contratto fino al 2026 da parte di Simone Inzaghi, si è chiuso un cerchio. Il tecnico dell'Inter verrà a percepire 6,5 milioni di euro netti a stagione, raggiungendo in testa alla classifica Antonio Conte, forte dell'accordo triennale sottoscritto con il Napoli di Aurelio De Laurentiis, che ha identificato nell'ex commissario tecnico azzurro l'uomo giusto per rilanciare il club partenopeo dopo aver visto transitare Rudy Garcia, Walter Mazzarri e Francesco Calzona nella passata stagione. Stiamo parlando di stipendio netto (le società pagheranno molto di più) al quale ogni tecnico a fine stagione aggiungerà i bonus previsti nei contratti e relativi al raggiungimento di determinati obiettivi che potrebbero dilatare anche in maniera esponenziale gli introiti. Simone Inzaghi e Antonio Conte guardano tutti dall'alto verso il basso, lo scorso anno al vertice c'erano Massimiliano Allegri (Juventus) e Josè Mourinho (Roma) con 7 milioni di euro, sul podio è salito Thiago Motta, neoallenatore della Juventus, contratto triennale da 3,8 milioni netti a stagione, quasi il doppio di quanto percepito nella passata stagione a Bologna (2). Nella top five entrano anche Daniele De Rossi (Roma, 3,2) e Gian Piero Gasperini (Atalanta, 3). Oltre a Conte e Thiago Motta, solo Paulo Fonseca (Milan) ha un accordo triennale in tasca e il neotecnico portoghese rossonero apre la serie di stipendi al di sotto dei 3 milioni (2,5, ben al di sotto dei 4 milioni percepiti dal suo predecessore Stefano Pioli nella passata stagione).
Al di sotto di Fonseca, troviamo Vincenzo Italiano, passato dalla Fiorentina a guidare il Bologna in Champions League che guadagnerà 2,1 milioni netti a stagione, seguito da Raffaele Palladino, che ha lasciato il Monza proprio per occupare la panchina viola (1,6 milioni) e Marco Baroni, chiamato da Lotito alla Lazio dopo la separazione di Tudor (1,5). Si viaggia poi a blocchi: un milione di ingaggio netto a stagione per lo spagnolo Cesc Fabregas (Como), Alberto Gilardino (Genoa), Alessandro Nesta (Monza), salito dalla Serie B dopo aver guidato la Reggiana, Davide Nicola (Cagliari) e l'ex tecnico del Venezia Paolo Vanoli (Torino), che percepirà metà di quanto prendeva Juric (2).
Eusebio Di Francesco, neotecnico del Venezia con un biennale, è assestato al quindicesimo posto (750 euro netti), stessa cifra che ha percepito nella passata stagione a Frosinone, insieme al tedesco Kosta Runjaic, nato a Vienna con origini croate nella passata stagione al Legia Varsavia. Un quartetto chiude la fila degli allenatori di Serie A, tutti con un ingaggio netto di 600 mila euro: l'ex tecnico arancioneroverde Paolo Zanetti (Verona), Roberto D'Aversa (Empoli), Fabio Pecchia (Parma) e Luca Gotti (Lecce).
Il monte ingaggi dei 20 allenatori di Serie A è calato rispetto alla passata stagione quando al via il totale era di 47 milioni netti, scesi a 39,6 alla vigilia del torneo 2024-2025. Mai come in questa stagione si è registrato una rivoluzione delle panchine, sono soltanto 7 le società che hanno proseguito con il vecchio allenatore, il fedelissimo a Gian Piero Gasperini, approdato sulla panchina dell'Atalanta nel 2016.
Nasce "Man of the Match" un premio a doppia scadenza
Nasce il premio Man of The Match con la prima edizione di "Artigiani Aracioneroverdi", iniziativa a cui hanno aderito 4 eccellenze artigiane e la collaborazione di Confartigianato Venezia e il club Alta Marea. In occasione del campionato 2024-2025 è stato istituito Man of the Match (MoM), un premio con una doppia scadenza, fine girone d'andata e fine girone di ritorno, con l'idea di premiare i 4 migliori giocatori con un oggetto della produzione artigianale veneziana, diverso per ogni occasione, realizzato dalle quattro singole realtà aderenti all'iniziativa.
Le 4 eccellenze sono la storica fornace del vetro Gianni Seguso, il laboratorio di serigrafia artistica Giampaolo Fallani, Anna Campagnari, campionessa di voga, voce del coro The Joy Singers e realizzatrice di tutte le bandiere delle regate comunali e Matteo Silviero di Rehub Murano, laboratorio specializzato nel riutilizzo artistico degli scarti di vetro.
«La proposta che ci è stata fatta dal club Alta Marea», ha sottolineato Matteo Masat, segretario di Confartigianato Venezia, «ci ha subito entusiasmato per il suo duplice significato: vuole celebrare i colori della nostra squadra e i giocatori che verranno ritenuti più meritevoli per le loro gesta atletiche sul campo, e lo farà attraverso un premio-riconoscimento, frutto dell'alto lavoro artigianale dei nostri associati».
Un'altra iniziativa lanciata dal club Alta Marea che lo scorso maggio ha consegnato una statuetta ritratto in vetro a lume a Joel Pohjanpalo, vincitore del Premio Pablito 2024.
«Nella sua storia», ha spiegato il presidente Franco Vianello Moro, «il club si è caratterizzato anche per una forte impronta socio-culturale. Adesso che la squadra ha conquistato la Serie A, si è pensato di coinvolgere, attraverso Confartigianato Venezia, alcuni tra i più rappresentativi artigiani della città che realizzeranno i premi della prima edizione di Man of the Match. Con questa iniziativa intendiamo stringere», conclude, «un rapporto fattivo fra l'espressione più alta e più popolare dello sport cittadino e il meglio della tradizione artigianale».

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