Direttiva di L. Cadorna

Chi tenterà di arrendersi o di retrocedere con disonore sarà raggiunto dal piombo delle linee più arretrate o da quello dei carabinieri incaricati di vigilare alle spalle delle truppe, sempre che prima non sia stato freddato dal suo ufficiale. Per chiunque riuscisse a sfuggire a questa forma di giustizia, subentrerà quella dei tribunali militari. Come marchio di infamia dei colpevoli e come esempio per gli altri, la pena di morte verrà eseguita alla presenza di rappresentanti dei vari corpi militari. Anche chi, arrendendosi con vigliaccheria, riuscisse a cadere vivo nelle mani del nemico, verrà processato in contumacia! e la pena di morte verrà eseguita a guerra finita.
da L’esercito italiano nella grande guerra, Ed. ILTE, Torino 1967

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