Venezia FC: Eusebio Di Francesco voglio una squadra coraggiosa - Calciomercato#8

Inizia l'era di Eusebio Di Francesco al Venezia: ieri il nuovo tecnico dei lagunari è stato presentato in conferenza stampa, alla vigilia del ritiro previsto in quota a Falcade.
IL RINGRAZIAMENTO . «Ringrazio il Frosinone, il presidente Stirpe, il direttore Angelozzi, i ragazzi straordinari e i tifosi che mi hanno fatto sentire come uno di loro in una annata non dico sfortunata, perché non voglio alibi, ma dove siamo retrocessi immeritatamente. Auguro loro di tornare in A. Ho sempre scelto le persone prima della squadra e ringrazio anche il presidente del Venezia Niederauer e il direttore Antonelli».
LA SCELTA. «Ho scelto il Venezia per il lato umano delle persone che lavorano nel club, oltre all'organizzazione. Abbiamo avuto delle prime conversazioni e so quello che il direttore vuole, è quello che voglio anche io. Già avere dietro una organizzazione tale dove ognuno fa quello che deve, è importante». Che tipo di lavoro imposterà? «È stato un ottimo inizio, con una bella struttura e con gente competente è una piccola/grande società dal punto di vista organizzativo. Ho visto i ragazzi e ho chiesto la loro disponibilità come prima cosa fondamentale. Il direttore ha parlato di coraggio e servirà insieme alla resilienza».
IL MODULO . La squadra ha una base già forte dall'anno scorso, cosa servirà per affrontare al meglio la Serie A e poi, a livello di modulo, come giocherà? «Oggi, come oggi, parliamo sempre dei principi di gioco, perché il calcio è dinamico, non è statico. Devo dire che cercherò di dare un po'di continuità alla linea a tre, come l'ho fatto anche a Frosinone, cercando di far giocare i ragazzi a seconda della situazione. Davanti, poi due o tre attaccanti sempre a seconda di quelle che sono le mie esigenze. Credo che in questa squadra possa mancare un po'di creatività. E in determinati campionati ci vuole anche la creatività. Io voglio giocatori che sappiano fare l'uno contro uno, che siano creativi, che sappiano anche determinare».
OBIETTIVI. Che pagina vuole scrivere a Venezia? «Quello che ci è mancato al Frosinone è stato l'obiettivo finale. Quello che serve qui è di raggiungerlo, attraverso il duro lavoro e la lealtà. Nel corso di un campionato vedi cose che non ti piacciono. Chiederò ai miei il rispetto per sé stessi e per la maglia che indossano. Ho visto grande senso di appartenenza da parte dei dirigenti verso la squadra e la società". Cosa trasmetterà ai giocatori? « L'equilibrio e la capacità di affrontare tutti i momenti. Oggi si va in ritiro e tutti siamo più belli e bravi perché nessuno è scontento da tifosi, stampa e giocatori. Poi l'allenatore deve fare delle scelte. Mi interessa di più l'obiettivo. La differenza fra salvezza o meno è sottilissima, un punto lasciato per strada può essere decisivo». La sua esperienza può essere un valore aggiunto per il Venezia? «Beh, io sono giovane (ride, ndr) . C'è sempre tanto da imparare. Ho modificato il mio modo di lavorare negli anni, ho avuto esperienze dove dopo 3 giornate è finito il rapporto, altre dove sono andato via io. Questo aiuta a cercare di imparare dagli errori».
MERCATO. Ha fatto nomi sul mercato? «Stiamo scegliendo i giocatori insieme, non è poco. Cercando giocatori che completino la rosa. Mi auguro che arrivino prima possibile». Di quanti uomini ha bisogno? «Più che uomini, doppi ruoli. Poi se c'è qualcuno in più è anche meglio». Tessmann può partire? «Credo sia il più difficile da sostituire, chi prenderemo un po'si dovrà avvicinare a lui, ma i copia incolla non ci interessano. Sarà importante non sbagliare». Come vede Pohjanpalo e Joronen? «Li ho seguiti, hanno vinto anche contro mio figlio a Palermo. Ci sono ragazzi davvero interessanti, una difesa solida. Già li vedevo attenti e applicati, dovranno esserlo ancora di più». ll Venezia scopre talenti da altri campionati: vi siete trovati in questo? «Sì. Ovvio che in mezzo a tanti talenti giovani servirà anche un mix con giocatori più esperti. Quando ci sono tanti prestiti, è più difficile trasmettere l'appartenenza. Una cosa che aiuta è quella di prendere i giocatori in maniera definitiva così da trasmettergli il senso di responsabilità».
CALENDARIO. Per quanto riguarda il calendario: subito un derby per lei da ex romanista. Cosa si aspetta? «Non baserò il lavoro sulle prime partite. Le nostre prime avversarie hanno cambiato anche loro allenatore e su questo avremo esigenze simili. Saranno dei test impegnativi con due trasferte, ma non dobbiamo avere paura, solo entusiasmo che percepisco»
Un uomo umile e mite ma pieno di coraggio
Quando un allenatore afferma che la scelta del Venezia l'ha compiuta sulla base del valore umano dei dirigenti che ha incontrato, questo ti fa capire che persona è Eusebio Di Francesco. Un tecnico, anche se il suo recente curriculum non è brillante dopo le brutte esperienze alla Sampdoria, Cagliari e Verona e all'ingiusta retrocessione l'anno scorso con il Frosinone, che ha tutta le intenzioni di riscattarsi conquistando la salvezza con il Venezia. Per ottenere quest'obiettivo ci vorranno coraggio e resilienza, come ha detto il mister nel corso della presentazione, lealtà, serietà e duro lavoro da parte dei suoi giocatori.
Di Francesco parte da una buona base costruita da Paolo Vanoli al quale ha reso il merito della promozione in Serie A. Ha fatto riflettere anche quando ha detto che lui, prima di scegliere la società, sceglie le persone e questo fa capire il livello di simbiosi raggiunto con il direttore generale Filippo Antonelli. Lo ha fatto capire esplicitamente quando ha sostenuto che i nuovi giocatori saranno scelti assieme a lui. L'obiettivo è di avere un organico fatto tutto di doppi ruoli. Si rende conto anche che il giocatore più difficile da sostituire sarà Tessmann, l'importante sarà non fare un copia incolla, ma trovare un giocatore funzionale all'idea di gioco. Ha elogiato anche il sistema Venezia dichiarando di aver trovato una struttura all'avanguardia e dove tutti sanno cosa fare.
Poi l'importanza del legame con la tifoseria e lo ha dimostrato subito andando a visitare ieri sera i supporter del club Lido. «Non sono Mandrake, ma so dove posso arrivare», è quello che a un certo punto ha affermato Di Fra. Del resto il suo curriculum, al di là delle ultime sfortunate esperienze, parla chiaro.
C'è da star sicuri che l'obiettivo salvezza passerà attraverso il bel gioco. Sa anche però che la differenza fra salvezza o retrocessione è sottilissima, un punto lasciato per strada può essere decisivo. Due promozioni in A (con Pescara e Sassuolo), con i neroverdi ha impiegato una sola stagione per portarli tra le prime squadre 20 d'Italia e per la prima volta nella storia. Una proposta di gioco eccezionale con la quale ha guidato la squadra emiliana fino a un'impronosticabile qualificazione in Europa League. Poi la Roma, con cui ha raggiunto la semifinale di Champions League.
E poi il fattore di prendere giocatori a titolo definitivo, più legati alla società rispetto a quelli che arrivano in prestito. Senza tralasciare l'aspetto mentale e psicologico fondamentale per far correre meglio le gambe. Sul modulo di gioco ha affermato di dare continuità alla linea a tre, ma di volere creatività e giovani che abbiano voglia di mettersi in mostra. Non l'ha detto esplicitamente, ma il modulo più vicino alla sua idea di calcio sembra il 3-4-1-2. Nella caldissima sala stampa di Ca' Venezia è piaciuto anche per la sua umiltà quando ha affermato che, nonostante le 295 partite in Serie A, c'è sempre tanto da imparare. Si è presentato nel modo giusto, Eusebio Di Francesco, quasi in punta di piedi, a conferma di un carattere tranquillo e sereno, meno "agitato" del suo predecessore.
«I nuovi soci saranno più operativi il comitato lavorerà in città»
Il general manager del Venezia Filippo Antonelli ha parlato introducendo il nuovo allenatore arancioneroverde Eusebio Di Francesco. Alla fine della conferenza ha fatto chiarezza sui alcuni punti, nello specifico parlando del comitato operativo e sulla sostenibilità del club. Sul mercato giocatori, argomento rimandato. Sul comitato operativo: «Ci sono stati dei cambiamenti, dei nuovi ingressi, ci saranno più persone al fianco del presidente Duncan Niederauer in una maniera più operativa rispetto al passato. La mia relazione sarà con il presidente e con il comitato che aiuterà a far crescere questa società. In questo momento, anche grazie alla consulenza di Andrea Rogg, avevamo il bisogno di trovare più persone operative quindi oltre al presidente ci sarà questo comitato che qui da Venezia, rappresentato da me e altri, opererà».
Come si sta procedendo per la sostenibilità di questo club? «Il futuro di questa società deve essere quello di una società sana, che possa essere responsabile degli investimenti che fa, che possa guardare al futuro senza fare il passo più lungo della gamba. Questa società lo ha già pagato, stiamo procedendo con la ristrutturazione che è ancora in atto, sono stati messi tanti soldi, utilizzati però per il pregresso. Ora si cercherà di fare un Venezia sempre più sostenibile, attraverso giocatori funzionali, qualche cessione ogni tanto, il risultato sportivo, che è fondamentale. Tutti questi investimenti che vedete sono importanti, sono stati investiti altri soldi per il Penzo e per portarlo alla capienza, stiamo effettuando altri miglioramenti per il centro sportivo. C'è la possibilità di partecipare a un bando per il nuovo stadio. Ora c'è da cambiare la storia e il primo passo è restare nella categoria, sarà il nostro scudetto. Sullo stadio ci sarà un bando e noi cercheremo di parteciparvi giocandoci le nostre carte». Come si procederà sul mercato? Tessmann? "Ora non vorrei parlare di mercato, ci sarà una giornata in cui parlerò anche di questo senza alcun problema. Andremo sui profili che riteniamo più idonei per il nostro progetto, sicuramente le scelte saranno condivise e accettate da tutti. Ci saranno delle opportunità sul mercato e cercheremo di farci trovare pronti per coglierle». Svoboda? «Il rinnovo non è un problema».
Svoboda rinnova l'intesa Delorge è molto vicino
Grandi manovre in casa Venezia. Sono stati fatti passi in avanti rilevanti per quanto riguarda il rinnovo di Michael Svoboda. Il centrale difensivo austriaco aveva un accordo ormai scaduto e la trattativa per il prolungamento si è protratta nel tempo. Antonelli, però, ha detto che non ci sono problemi per quanto riguarda il nuovo accordo e il tutto sembra essere confermato dall'arrivo del giocatore in sede: si attendono novità a stretto giro di posta.
NOMI NUOVI. A proposito di difensori, Daniele Ghilardi è il nome nuovo per la difesa del Venezia. Un profilo giovane visto che si tratta di un centrale classe 2003, e reduce da un'ottima annata in Serie B alla Sampdoria dove ha giocato 40 partite tra campionato e Coppa Italia, con anche due gol all'attivo. Il giocatore piace agli arancioneroverdi e anche all'Udinese, che gode di ottimi rapporti con l'Hellas Verona. Il nativo di Lucca è anche nel giro della nazionale Under 21, dove ha 7 presenze (con un gol). Altra operazione vicina alla chiusura per il Venezia, che sta per mettere le mani su Mathias Delorge, centrocampista classe 2004 del Sint-Truiden, in prima divisione belga. Affare che potrebbe andare a dama per un giocatore che era stato seguito da vicino anche dal Milan e che viene valutato già cinque milioni di euro.
ORARI. Dopo il sorteggio del calendario effettuato giovedì, la Lega di Serie A ha comunicato la programmazione delle prime 3 giornate del girone di andata del campionato. Lazio– Venezia, si giocherà domenica 18 agosto alle 20.45 (DAZN). Mentre per Fiorentina-Venezia, il fischio d'inizio è domenica 25 agosto ore 18. 30 (DAZN). Anticipo attesissimo per Venezia-Torino, venerdì 30 agosto alle 18.30.

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