Venezia FC: Di Francesco sogna un Venezia più creativo - Calciomercato #9

Il nuovo allenatore del Venezia, Eusebio Di Francesco, si presenta con le idee molto chiare: «Partiamo da coraggio, resilienza, lealtà e senso d'appartenenza: continueremo con la difesa a tre».
PRINCIPI DI GIOCO. Al di là del modulo di gioco, a fare la differenza è poi l'atteggiamento in campo della squadra. Di Francesco come prima cosa vuole lealtà, resilienza e rispetto su tutto quello si farà, in particolare verso se stessi e per la maglia che si indossa: è fondamentale il senso d'appartenenza. Logicamente poi ci vuole una squadra che sappia muoversi in campo. Il tecnico ha sottolineato che oggi bisogna parlare di principi di gioco, perché il calcio è dinamico e non statico.
CONTINUITÀ. Di Francesco lo ha fatto intendere. Da uomo intelligente, nessuna rivoluzione, perché il lavoro fatto da Paolo Vanoli va salvaguardato ed è la base da cui partire per affrontare nel miglior modo possibile la Serie A. Poi nel corso del campionato si potranno attuare modifiche. Di Francesco darà continuità alla linea a tre, come fatto nella seconda parte di stagione con il Frosinone, cercando di far giocare i propri calciatori a seconda della situazione e degli avversari. Davanti due o tre punte. Si disegna, quindi, un 3-4-2-1 e in alternativa un 3-5-2.
CREATIVITÀ. Di Francesco da allenatore preparato ed esperto ha subito individuato la mancanza più evidente nella rosa della passata stagione, ossia un po' di creatività. Si riferisce a quel, o a quei giocatori, che possano saltare l'uomo e inventare la giocata decisiva. Nel Venezia è certamente mancato questo elemento, in più in Serie A rispetto alla B il livello si alza esponenzialmente e le qualità del singolo possono fare la differenza. In tal senso vanno lette in chiave calciomercato le trattative con Gaetano Oristanio e i contatti per giocatori come Matteo Cancellieri e Samuele Vignato capaci, per caratteristiche, di saltare l'uomo e determinare con le loro giocate.
EQUILIBRIO. Equilibrio tattico e non solo. La squadra dovrà essere equilibrata dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche capace di affrontare tutti i momenti di una lunga stagione. Sarà decisivo non abbattersi nelle situazioni difficili che si incontreranno durante il cammino e nemmeno pensare di alzare minimamente la mani dal manubrio nei frangenti positivi. Insomma mantenere un equilibrio generale e Di Francesco pensiamo sia la persona e l'allenatore giusto, come ha sottolineato il direttore sportivo del Venezia Filippo Antonelli.
DOPPI RUOLI. Il nuovo tecnico del Venezia lavora a stretto contatto con il suo ds Antonelli e insieme stanno scegliendo i giocatori. Per migliorare la rosa non è tanto una questione numerica, ma sarà determinante avere doppi ruoli in modo tale da non andare in difficoltà durante il campionato. È questa una delle prime richieste dell'allenatore ex Frosinone memore proprio della stagione con i ciociari quando per un periodo si è trovato senza terzini dovendo adattare in quel ruolo dei centrocampisti offensivi come Brescianini e Gelli.
LO STAFF. Sostanzialmente quasi tutto definito lo staff tecnico di Eusebio Di Francesco, che ha voluto con sé diversi fedelissimi, manca solo qualche tassello che presto verrà ufficializzato. Il volto più noto è quello di Nicola Caccia nel ruolo di collaboratore tecnico che è stato anche da calciatore compagno di squadra di "DiFra" con le maglie di Empoli, Napoli, Atalanta e Piacenza. Ad allenare i portieri sarà l'esperto Catello Senatore, mentre Stefano Romano sarà il match analyst. Per quanto riguarda il preparatore atletico, è stata fatta una scelta di grande rilievo prendendo il professor Massimo Neri, lo scorso anno a Frosinone. Un ruolo chiave per una squadra di calcio, una scelta, per le performance degli atleti, di un professionista tra più importanti.
A sorpresa c'è anche Crnigoj Svoboda in attesa della firma
Nella mattinata di ieri è iniziata la nuova stagione 24-25 in Serie A del Venezia. Prima sessione d'allenamento davanti all'entusiasmo di oltre 300 tifosi arancioneroverdi. La squadra guidata da mister Eusebio Di Francesco, dopo l'attivazione tecnica, ha svolto una partita a tema seguita da test atletici. Nel pomeriggio è poi partita per il ritiro estivo di Falcade dove da oggi inizierà ad allenarsi al centro sportivo montano. La prima novità di spicco è la presenza di Marco Modolo come collaboratore tecnico. L'ex capitano del Venezia, infatti, dopo il ritiro dal calcio giocato, fa parte dello staff tecnico della prima squadra ed era presente al primo allenamento.
CONVOCATI. Intanto Di Francesco e il suo staff tecnico hanno diramato le convocazioni per il ritiro di Falcade che terminerà sabato 20 luglio. Sono 25 gli atleti che si allenano da ieri nella Valle del Bois. Assenze scontate quelle di Tanner Tessmann e Gianluca Busio impegnati con la nazionale Olimpica degli Stati Uniti. Assente anche Michael Svoboda, che si è allenato a Ca' Venezia, ma non è stato convocato in attesa di mettere nero su bianco ufficialmente sul nuovo contratto per iniziare la sua quinta stagione in laguna. Assente anche il neo-capitano Pohjanpalo e Bjarkason, a cui sono stati permessi dei giorni extra di vacanza dopo gli impegni con le rispettive nazionali e che raggiungeranno la squadra direttamente in ritiro a Falcade. Due i volti nuovi, Issa Doumbia e il giovanissimo Simone Ascione. Un po'a sorpresa nella lista c'è Domen Crnigoj sul quale il Venezia potrebbe ancora puntare considerando che ha ancora due anni di contratto.
Portieri: Jesse Joronen, Bruno Bertinato, Matteo Grandi e il classe 2008 Thomas Moino. Difensori: Giorgio Altare, Jay Idzes, Marin Sverko, Antonio Candela, Francesco Zampano Afonso Peixoto, Noah Baudouin, Lorenzo Da Pozzo e il giovane 2006 Zaccaria Rioda. Centrocampisti: Magnus Kofod Andersen, Mikael Ellertsson, Mato Jajalo, Nunzio Lella, Bjarki Bjarkason, Domen Crnigoj, Issa Doumbia e Simone Ascione. Attaccanti: Joel Pohjanpalo, Christian Gytjkaer, Nicholas Pierini e il 2005 Saad El Haddad.
Oltre 500 tifosi all'allenamento ma la società li lascia nel parcheggio
Nemmeno il caldo, lo stare fermi al sole e le (in parte inattese) distanze dai giocatori che impediscono contatti, foto e autografi bloccano i tifosi del Venezia, che festeggiano il primo allenamento della squadra dopo il ritorno in Serie A presentandosi in oltre 500 a Ca' Venezia per applaudire e sostenere la propria squadra. Forse nemmeno i dirigenti se lo sarebbero aspettato, ma al primo allenamento in via Vendramin nemmeno alle dieci della mattina del giorno per ora più caldo dell'estate sono oltre cinquecento i tifosi arancioneroverdi a rispondere "presenti" alla prima sgambata della squadra agli ordini del nuovo allenatore Eusebio di Francesco. Per loro, soprattutto per i più piccoli (numerosissime le famiglie con bambini) è stata però una parziale delusione. Tutti (o quasi) muniti di maglia originale dei propri idoli, di quaderni per farsi fare gli autografi e due cellulari per le foto, si sono dovuti invece accontentare di vedere la squadra da distante. Non si sa se l'impossibilità di entrata nel terreno di gioco (il Venezia ha infatti svolto la prima parte dell'allenamento, quella pubblica da un'ora, in un campo laterale e non in quello principale) o per scelta degli allenatori, il primo allenamento, che era stato annunciato come aperto al pubblico, si è infatti svolto sì in presenza dei tifosi, ma con questi ad assistere alla sgambata dal parcheggio e dalla strada, separati dalla squadra dalla cancellata che per molti ha impedito non solo la possibilità degli autografi, ma anche di foto senza la rete di protezione in evidenza. Un peccato, soprattutto per quelli – ed erano molti – che per la prima volta si trovavano a contatto con i propri idoli. «Gioco a calcio nel Goc all'ala e tifo Venezia da tre anni» , dice ad esempio Lorenzo Paludetto, nove anni e presente all'entrata del Ca'Venezia con tutta la sua famiglia, «Il mio idolo è Pohjanpalo ma sono stato allo stadio solo una volta e volevo farmi autografare il mio quaderno. Spero che i giocatori si avvicino a fine allenamento».
Con lui, papa Sebastian, tifoso di lungo corso che gli ha trasmesso la passione per il calcio e che qui fa da "balia" con la moglie a un gruppo di bambini, trai quali Francesco che, con l'innocenza dell'età, spera almeno di «Buttare la maglia in campo così poi la vedono me la firmano e la restituiscono». I giocatori e lo staff, intanto, alle dieci entrano nel terreno di gioco tra gli applausi. Sono una ventina, con molti volti giovani e ancora molti assenti sia per permessi sia per una rosa ancora in parte da completare. La loro in realtà sarà solo una sgambata preparatoria prima dell'inizio del ritiro estivo, quindi niente pallone se non per gli esercizi fisici e poche possibilità di mostrare eventuali "magie" tecniche ai tifosi. Che, però, non mancano di sventolare bandiere ed applaudire. Le ovazioni più sentite al nuovo allenatore, con Di Francesco che risponde ai saluti avvicinandosi agli improvvisati spalti sul ciglio della strada per ringraziare, ma soprattutto a Marco Modolo, per la prima volta con la divisa grigia dello staf f invece di quella nera del giocatore. Modolo resta in disparte, cappellino in testa e sguardo basso e concentrato, ma i tifosi lo riconoscono lo stesso e appena si porta nella sua zona di competenza per il riscaldamento scatta l'ovazione, ricambiata da un saluto commosso. Alle undici, quasi un segno del destino, parte la pioggia leggera che accompagna i giocatori all'interno. Per conoscerli, ci sarà tempo.
Oristanio è ormai definito Pronto Nicolussi Caviglia
Mercato giocatori sempre più nel vivo delle trattative. Il Venezia in queste ore dovrebbe ufficializzare alcuni nuovi acquisti dopo quello di Issa Doumbia e Simone Ascione.
DEFINITO. Ormai definito il passaggio di Gaetano Oristanio dall'Inter al Venezia a titolo definitivo: operazione da 5 milioni di euro. Si aspetta solo l'ufficialità della dirigenza veneziana che ha blindato l'attaccante esterno classe 2002 con un accordo quinquennale. Nell'idea di gioco di Di Francesco, Oristanio ricoprirà il ruolo che aveva Soulè al Frosinone.
REGISTA. Ormai sicuro l'addio di Tanner Tessmann che firmerà con l'Inter e poi verrà parcheggiato per una stagione dai campioni d'Italia in qualche squadra estera. Nel ruolo dello statunitense, Antonelli è in chiusura con Hans Nicolussi Caviglia. La dirigenza bianconera ha abbassato le proprie pretese (per la cessione definitiva) da 10 a 7 milioni, ma l'operazione pare si possa definire con un prestito accompagnato da diritto di recompra per i torinesi considerando che Giuntoli, ds della Juve, vuole tenere il controllo sul regista aostano. A proposito di regista, il belga Matias Delorge centrocampista mancino classe 2004 è vicino alla chiusura con il Venezia. Solo 20anni, ma un profilo molto interessante inserito nei primi 100 calciatori "Golden Boy 2024" assegnati agli Under 21. Il calciatore del Sint-Truiden si è classificato alla 38esima posizione, sul podio sono finiti: terzo Alejandro Garnacho (United), secondo Joao Neves (Benfica) e al primo posto Lamine Yamal (Barcellona).
DIFESA. Capitolo difesa, in attesa del sì ufficiale di Michael Svoboda, sono tantissimi i profili sondati in queste settimane dal Venezia. Tra gli ultimi c'è anche Pawel Dawidowicz, attualmente in forza al Verona che ha recentemente partecipato a Euro 2024, giocando con la Polonia. Il giocatore è seguito anche dalla Lazio.
USCITE. Sono sei i giocatori in uscita dal Venezia che non fanno parte dei programmi tecnici del club. Lasceranno la laguna Ridgeciano Haps, Maximilian Ullmann, Luca Fiordilino, Andrija Novakovich, Daishawn Redan e Ottar Magnus Karlsson.

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