Venezia FC: Di Francesco al Venezia Ormai è fatta

Il rilancio dell'Empoli ha fatto per un attimo paura al Venezia, ma gli ultimi colloqui si sono rivelati decisivi. Eusebio Di Francesco, ormai ex allenatore del Frosinone – ieri è arrivata la risoluzione del contratto con il club ciociaro – ha detto sì alla proposta arancioneroverde (750 mila euro a stagione). L'allenatore pescarese ha accettato la proposta per un biennale con la strada che era ormai tracciata e ora si aspetta il comunicato definitivo del Venezia. L'ex Roma sarà il successore di Paolo Vanoli che da tempo, invece, ha un accordo con il Torino. Per Di Francesco questione di ore e poi arriverà l'ufficialità del club di Ca' Venezia.
L'ADDIO
Ieri sul canali ufficiali del club ciociaro mister Eusebio Di Francesco con una lunga lettera aperta ha salutato tutto il Frosinone. «Amici ciociari, appena arrivato a Frosinone mi avete fatto sentire da subito uno di famiglia soprattutto grazie alla vostra ospitalità e al rispetto dimostrato. Mi avete insegnato l'amore per la vostra maglia e per i vostri colori. Sono aspetti, questi, che vi rendono unici ai miei occhi. A Un finale di stagione che sa di beffa per il Frosinone. Sono rimaste impresse le lacrime di Di Francesco alla fine della partita con l'Udinese che ha sancito la B per i ciociari. «È stata una stagione intensa e per alcuni versi positiva – continua il tecnico – con partite esaltanti, altre magari terminate non come avremmo voluto. Abbiamo raggiunto insieme una storico traguardo, i quarti di finale di Coppa Italia. Ho pianto alla fine dell'ultima partita e nei giorni successivi, ancora oggi se ci ripenso mi sale tantissima rabbia e delusione. È stata una retrocessione immeritata ed ingiusta, per il coraggio messo in campo, per la lealtà mostrata dentro e fuori, per la correttezza avuta nei confronti di arbitri e avversari. Abbiamo onorato il calcio per come lo intendo io. Il contesto intorno a noi, invece, un po'meno».
I SUOI RAGAZZI
L'ex tecnico del Frosinone ha parole importanti anche per i suoi giocatori. "Poi ci sono i miei ragazzi, di cui sarò sempre orgoglioso. È vero che non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, ma loro non hanno mai smesso di seguirmi, tra alti e bassi, con il desiderio di raggiungerlo».
COME GIOCA
I concetti di base di Di Francesco possono essere considerati la costruzione dal basso, con una ricerca di un palleggio fin dal portiere, un'attenzione importante su quelli che possono essere gli sviluppi nella zona offensiva, il pressing alto e un focus particolare sulla fase difensiva in cui la richiesta, nella propria metà campo, è quella di giocare sulla palla e non sull'uomo. Il sistema non è solo quello del 4-3-3, quindi un modulo fisso, la scelta viene, poi, sempre effettuata in relazione agli uomini a disposizione e al tipo di partita che si vuole impostare. Il tecnico ha spesso optato per utilizzare una difesa e una costruzione a tre per dare un'identità ancora più forte alla propria squadra, mettendola nelle condizioni di essere maggiormente aggressiva soprattutto contro avversari che fanno del palleggio le qualità migliori.
SEMAFORO VERDE
Torino-Vanoli, semaforo verde. Già nella serata di venerdì il presidente dei granata Urbano Cairo si era sbilanciato di nuovo sull'estenuante trattativa voluta per pagare il milione di clausola rescissoria al Venezia per poter avere Paolo Vanoli. Oggi ci sarà l'incontro definitivo a Milano tra le parti negli uffici del presidente del Toro: quasi tutto definito, ormai manca solo questo nodo da sciogliere per permettere a entrambe le compagini di programmare il futuro. Il nuovo tecnico granata, dunque, non vede l'ora di cominciare l'avventura con un contratto biennale e un terzo di opzione
Le panchine sono occupate Manca solamente l'Empoli
Definite ormai tutte, o quasi, le panchine di A. Di Francesco si è accordato per un biennale con il Venezia. Gasperini deve limare gli ultimi accordi per il prolungamento del contratto con l'Atalanta. Italiano è il nuovo allenatore del Bologna, due anni di contratto per l'ex viola. Per il Cagliari il primo obiettivo è sempre stato Nicola: ora c'è anche il sì del tecnico.
Fabregas ha raggiunto la promozione in A con la deroga scaduta per allenare e affiancato da Roberts da gennaio in poi. Il suo patentino è comunque in arrivo e ci sarà lui alla guida del Como. L'Empoli, nonostante i tentativi delle ultime ore per Di Francesco, ha individuato i nomi di Sottil e Giampaolo. Nella Fiorentina il dopo Italiano è affidato a Palladino: per l'ex Monza contratto fino al 2026. Il Genoa ha annunciato da tempo il rinnovo di contratto di Gilardino. Inzaghi resta all'Inter: il tecnico vuole un rinnovo fino al 2027. La Juventus ha annunciato Thiago Motta che ha siglato un triennale. Il dopo Tudor alla Lazio si chiama Baroni, mentre il Lecce conferma Gotti fino al 2026. Nel Milan via Pioli dentro Fonseca. Ufficiale l'arrivo di Nesta al Monza con un contratto di un anno più altro in caso di salvezza. Napoli-Conte, è arrivata l'ufficialità da parte del presidente De Laurentiis accordo triennale: sarà il tecnico più pagato della A. Il Parma continua con Pecchia e la Roma con De Rossi. Tutto pronto per l'arrivo di Vanoli al Torino. L'Udinese, a sorpresa, ha scelto Kosta Runjaic, infine al Verona ha firmato Zanetti fino al 2025 con opzione per il secondo anno.
«Eusebio è un'ottima scelta Sa gestire bene il gruppo»
Walter Alfredo Novellino ha guidato il Venezia per due stagioni. Furono due annate straordinarie. Nella prima chiuse, alle spalle della Salernitana, il torneo cadetto 97-98 ritornando nella massima serie dopo oltre un trentennio dalla precedente apparizione. L'anno successivo nel girone d'andata del campionato di A, i lagunari rimasero inchiodati sul fondo della classifica. La svolta arrivò dal mercato di gennaio, quando dall'Inter giunse in prestito Alvaro Recoba. L'uruguaiano andò a formare, insieme a Maniero, una coppia d'attacco incredibile: furono ben 23 i gol realizzati dai due giocatori. Il loro contributo risultò fondamentale agli arancioneroverdi per costruire un'insperata rimonta con cui chiusero il torneo all'undicesimo posto.
Cosa ha provato a vedere la festa promozione del Venezia?
«Ho provato un po' d'invidia (ride, ndr) . Sono felicissimo perché logicamente mi riporta a quello che avevamo fatto noi con il nostro Venezia. Felice e pieno di gioia perché porto sempre nel cuore Venezia. Allenare in laguna è qualcosa di unico. La squadra di Vanoli avrebbe meritato la promozione prima dei playoff per il gioco che ha sviluppato: è la squadra che mi è piaciuta più di tutte le altre sotto l'aspetto caratteriale, della corsa e tattica».
A proposito di Vanoli, come giudica la sua scelta di andare al Torino?
«Una scelta che va sicuramente rispettata. Dopo aver vinto con il Venezia voleva provare nuove emozioni. Io, invece, dopo la nostra promozione ci sono rimasto in Serie A perché c'erano le giuste condizioni. Ero proprio innamorato di Venezia, della mia squadra e della società. Ma è giusto che Vanoli provi una piazza importante e di grande tradizione come il Toro».
Il prossimo allenatore sarà Eusebio Di Francesco. Secondo lei è la scelta giusta?
«Di Francesco è un'ottima scelta, vanno sul sicuro. Ho avuto Eusebio come giocatore nel Piacenza e lo conosco bene. Tatticamente è un allenatore molto preparato, sa gestire bene il gruppo, ha un carattere forte ed è capace di comandare la squadra in silenzio facendosi seguire dai suoi calciatori».
Cosa deve fare il Venezia per restare in A?
«Deve, prima di tutto, mantenere la stessa ossatura di squadra e non cambiare troppo. C'è una base di giocatori buonissima. Deve giocare come sa, mi ricorda un po' il mio Venezia, composto da un buon numero di giovani. Per migliorare deve inserire, però, qualche giocatore importante che aggiunga qualità alla rosa».
Lei ha scritto pagine indelebili a Venezia. Che ricordi ha di quel periodo?
«Sono ricordi unici e indimenticabili. Uno dei momenti ancora vivi nella mente è quello nella partita con la Sampdoria. Dopo il pareggio in casa, il presidente Zamparini venne nello spogliatoio a rimproverare la squadra, io gli dissi di andare fuori dallo spogliatoio e lui rispose di ritenermi esonerato. Ma io avevo la fortuna dei avere dei dirigenti e dei giocatori straordinari ed erano tutti con me e alla fine rimasi. Poi ricordo le passeggiate il venerdì a Venezia con la barca sul Canal Grande e poi vivevo la città girando per le calli. Per me sono stati degli anni emozionanti fuori e dentro il campo»
Tessmann, operazione quasi definita: andrà all'Inter per Oristanio e Stankovic
Con il passare delle ore emergono sempre maggiori indizi sull'esito dell'incontro di mercato fra Venezia e Inter che si è svolto nella sede dei neroazzurri a metà della scorsa settimana.
ALTRI PROFILI. Sono arrivate conferme rispetto a quanto emerso nei giorni scorsi sull'interesse del Venezia per Gianmarco Ferrari, svincolato dal Sassuolo dopo l'ultima stagione in Serie A che darebbe esperienza alla retroguardia. Il difensore può firmare per un anno a parametro zero e potrebbe essere il primo rinforzo della nuova stagione. Mentre per ora non sono arrivate conferme per una trattativa avanzata per l'attaccante esterno francese Armand Laurientè e il centrocampista della Juventus Fabio Miretti che sono però due profili che piacciono molto a Di Francesco, ma difficili da raggiungere. Al momento nessuna conferma. invece, sul centrocampista del Sassuolo Kristian Thorstvedt. Il nazionale norvegese è dotato di un fisico imponente e nonostante la retrocessione degli emiliani ha fatto un'ottima stagione coronata da 6 reti.

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