Venezia FC: Il Gazzettino - Busio, il sogno di un 19enne si è avverato -

Solo su un argomento non si stanno trovando d'accordo Paolo Zanetti e Gianluca Busio. Il classe 2002 statunitense infatti, dopo aver regalato al Venezia il prezioso 1-1 al 92' a Cagliari, ha smentito con un sorridente «preferisco Pirlo» il suo allenatore che l'aveva appena paragonato più a Ringhio Gattuso.
Del resto il centrocampista nato a Greensboro da mamma Dionne (newyorkese afro-americana) e papà Alessandro (bresciano doc), appena sbarcato in laguna dal North Carolina aveva ammesso: «Sì, sono cresciuto studiando Pirlo, era fantastico e con la palla tra i piedi poteva fare ciò che voleva». Fine dei paragoni ingombranti però, perché il numero 27 arancioneroverde la cui media-corsa a partita è superiore agli 11 km di strada deve (ovviamente) percorrerne ancora molta, per confermare tutti gli esperti che lo indicano come l'enfant prodige del soccer a stelle e strisce. Qualità che Zanetti non ha esitato un solo istante a voler vedere all'opera, tanto da schierarlo sempre titolare (dalla seconda giornata a Udine, avendo saltato Napoli per Covid) e da sostituirlo prima del termine solo contro Spezia (al 76' perché ammonito) e Torino (all'86').
Apprezzamento espresso spesso a parole e dimostrato in campo, dove il tecnico lagunare sta dando al ragazzo la possibilità di sbagliare, vedi le palle perse costate lo svantaggio a Udine e Cagliari. Ma proprio in terra sarda due giorni fa Busio ha esibito il suo notevole carattere, quello che l'ha spinto a rimediare facendosi trovare dopo 92' di corsa nell'area cagliaritana, con sufficiente lucidità per spedire alle spalle di Cragno (decisiva l'evidente deviazione di Caceres) l'1-1 confezionato dai neo entrati Forte ed Heymans.
EMOZIONE
«Sono veramente tanto felice e provo una grande gioia per aver segnato il mio primo gol in Serie A l'emozione di Gianluca Busio nel post partita dell'Unipol Domus anche se, a dire il vero, non riesco a descrivere del tutto come mi sento. Le sensazioni sono bellissime e le coltivo dentro di me, soprattutto perché ha permesso alla mia squadra di conquistare un punto. La mia prestazione? Nel primo tempo ho giocato più arretrato, nella ripresa invece da mezzala più avanzata, ma non ne faccio mai una questione di posizione». Acquistato per quattro milioni dallo Sporting Kansas City (solo per il centravanti francese Henry il Venezia ha speso di più, cinque) e blindato fino al 30 giugno 2024, Busio è il terzo classe 2002 più giovane ad aver segnato in Serie A, a 19 anni, 4 mesi e 3 giorni.
CONFRONTO
Più precoci del nazionale Usa sono stati solo l'attaccante francese Janis Antiste e il terzino sinistro scozzese Aaron Hickey. Il primo, a 19 anni, un mese e 4 giorni, ha segnato uno dei due gol dello Spezia nel ko per 3-2 contro la Juventus del 22 settembre, il secondo invece a 19 anni, 3 mesi e 11 giorni nel 2-2 del suo Bologna contro il Genoa il 21 settembre scorso.
Tra i suoi coetanei, meno precoci di Busio il tedesco Lazar Samardzic (match winner dell'Udinese a La Spezia) e il figlio d'arte Daniel Maldini in rete con il Milan sempre in casa dei liguri a 19 anni, 11 mesi e 14 giorni. «Ho lavorato a questo affare per un anno e mezzo aveva esultato su Instagram dopo la firma del contratto Alex Menta, direttore degli analytics del Venezia Busio è stato il primo giocatore che ho provato ad acquistare l'anno scorso, siamo stati derisi ma subito dopo la promozione ho chiamato il suo agente per la centesima volta chiedendogli ti piaccio adesso? Rise dicendomi che probabilmente sarebbero andati al Bruges, ma mi disse offri e vedremo. Abbiamo fatto sette proposte prima che una fosse finalmente accettata, per quello che è il più grande trasferimento nella storia del club. Forse la mia scommessa si rivelerà sbagliata, ma di Gianluca so una cosa: è solo un 19enne che ama giocare a calcio, non gli importa della celebrità, delle macchine o delle belle case. Mi ha guardato dritto negli occhi dicendomi ho solo bisogno dei miei scarpini e di un pallone, sto bene e non preoccuparti per me».
Marco De Lazzari

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