Venezia FC: Il Gazzettino, la ricetta di Pomini: "più pepe"

L'infermeria si svuota e il Venezia benedice l'ultima sosta del 2019 in Serie B. Rifiata e recupera lentamente i pezzi il puzzle arancioneroverde, in attesa di ripartire sabato 23 novembre a Empoli (ore 18). Già nel vittorioso match col Livorno era infatti tornato in panchina il secondo portiere Pomini, lunedì rientreranno in gruppo il centrocampista Caligara e l'attaccante Senesi, mentre i difensori lungodegenti Marino e Felicioli (al Taliercio con i compagni il primo, al centro ortopedico Villa Stuart di Roma il secondo) proseguono la rieducazione per tornare a disposizione del tecnico Alessio Dionisi a metà gennaio al via del girone di ritorno.
«Dopo la sosta ci aspettano Empoli e Pescara in trasferta con in mezzo il Benevento al Penzo, ma contro tutte noi ci giocheremo le nostre carte come abbiamo sempre fatto dispensa fiducia Alberto Pomini, classe '81 veterano dello spogliatoio L'Empoli sulla carta è chiaramente molto più forte del Venezia, come il Benevento, ma sembrava dovesse spaccare il campionato e invece ha un punto più di noi. Anche innanzi a squadre costruite per vincere cercheremo di sfruttare la nostra organizzazione facendo sempre più attenzione agli episodi, perché alla fine, in serie B, i risultati si decidono così».
Parole da leader quelle del carismatico portierone veronese, che pur deve ancora esordire in arancioneroverde per la gerarchia (che vede in Lezzerini il titolare) e per i malanni al ginocchio e quello più serio al gomito. «Ho avuto qualche contrattempo, però ho sempre vissuto in pieno il gruppo anche grazie al preparatore Massimo Lotti. Sono venuto al Venezia spiega l'ex del Palermo perché la mia voglia di giocare è sempre la stessa, sapendo da subito quale sarebbe stato il mio ruolo. Ho accettato di fare il massimo e con il sorriso, fermo restando che l'ambizione di ritagliarmi il mio spazio ce l'ho eccome. Lezzerini sta facendo un campionato straordinario, Bertinato ha potenzialità incredibili e glielo ricordo ogni giorno. Tra portieri, comunque, c'è sempre affetto e si è solidali l'un l'altro per affinità di ruolo».
La vittoria ritrovata contro il Livorno ha regalato al Venezia preziosa tranquillità. «Sì ma è bene non esserlo mai troppo, un po' di pepe non deve mai mancare. Il morale è alto, nella maggior parte delle partite abbiamo dimostrato di saper giocare a calcio, divertendoci e divertendo. Gli ingredienti per poter far bene ci sono tutti in un campionato nel quale il livello ultimamente si è alzato».
Intanto su Twitter anche la Serie B, con il presidente Mauro Balata, il dg Stefano Pedrelli (ex dirigente lagunare nell'epoca Zamparini) e lo staff della Lega B hanno espresso profonda vicinanza alla città di Venezia e alle popolazioni colpite dal maltempo.
Marco De Lazzari

Commenti

Post popolari in questo blog

Quota 126 del Vippacco

Com’è stata scoperta e decifrata la stele di Rosetta che diede inizio all’Egittologia

Perchè c'erano tanti falli nella Roma antica?