Venezia FC: «Il Venezia rischia? Colpa di Niederauer ne deve rispondere assieme al suo staff»

I tifosi del Venezia si dividono tra chi la vede dura, molto dura e chi ha speranze di vedere sbocciare la squadra da un momento all'altro. Il periodo non è esaltante, la vittoria di inizio mese a Cagliari pareva potesse far decollare la squadra, rimasta sulla pista in attesa di riprovare a sollevarsi da terra magari già a Brescia, stavolta per restarci. Le sconfitte interne contro Bari e Frosinone hanno dato una mazzata all'ambiente non da poco, a una tifoseria che in questo 2022 ha visto vincere gli arancioneroverdi sono una volta al Penzo, contro il Bologna in Serie A. Franco Vianello Moro di Alta Marea e Angelo Torresin, presidente del Club Pattuglia, hanno due versioni diverse e il bello del calcio è pure questo: critico il primo, deluso ma speranzoso il secondo. «Se il Venezia si trova in questa situazione» spiega Vianello Moro, «qualcuno dovrà porsi delle domande. Ci sono state contestazioni da parte della gente ma sempre civili, mai minacciose o sopra le righe: altrove non è così. Le responsabilità sono del presidente Duncan Niederauer e del suo staff; lo dico per esperienza personale, avendo fatto l'amministratore delegato in alcune aziende: se una qualsiasi società va male, ne rispondono i vertici». Vianello Moro usa parole forti contro la squadra. «Si parla spesso di episodi negativi», prosegue, «ma quelli positivi bisogna andarseli a cercare. È un gruppo senza cuore, anima e carattere, valori che non acquisti al supermercato. E se non li hai, non fai strada, anche se hai dei buoni giocatori. Basta guardare il Sudtirol: danno tutto. Qui si salvano solo Fiordilino e Crnigoj. Inoltre siamo senza gioco». Vianello Moro si dice preoccupato per il futuro. «Non è che la veda male», prosegue «non la vedo bene. Abbiamo appena otto punti in nove partite e sono pochi». Torresin, invece, ci va più cauto. «Non vedo un Venezia così malandato», fa sapere, «e neppure il tecnico Ivan Javorcic lo è. Venerdì contro il Frosinone, abbiamo avuto la palla del 2-0 con Cheryshev e se l'avesse buttata dentro, la gara sarebbe stata diversa. Anche il fatto di avere molti stranieri in squadra non influisce: siamo delusi, certo». Di recente, proprio il Club Pattuglia ha premiato Pietro Ceccaroni per essere stato il miglior giocatore del Venezia la scorsa stagione in Serie A. «Stavolta non ha iniziato bene il campionato», ammonisce Torresin, «ma credo che serva pure un correttivo sulle fasce, che dovrebbero essere il nostro punto di forza. Al Penzo si fatica, abbiamo perso tante partite; guardando il calendario, alla prossima arriverà l'Ascoli ed ero speranzoso. Poi ho visto che è andato a vincere a Bari e qualche dubbio mi è venuto».
VERSO BRESCIA. Ceccaroni sarà squalificato e, dunque, Javorcic dovrà mettere mano al reparto arretrato. Capitan Modolo potrebbe essere della partita e l'infortunio all'adduttore della coscia destra rimediato contro il Bari, dovrebbe essere superato. Se il centrale dovesse farcela, allora Javorcic potrebbe confermare la difesa a tre, anche se Ceppitelli, arrivato da poco, è indietro di condizione. Altrimenti si tornerà ai quattro dietro con l'inserimento di Crnigoij a centrocampo.

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