Venezia FC: Intervista a Paolo Poggi
«La prima premessa da fare è che questo Venezia non si era ancora mai
trovato al centro di una situazione così delicata sul piano dei
risultati – analizza il momento il club manager Paolo Poggi dopo il
secondo ribaltone tecnico della stagione – anche perché, è evidente,
quest’anno nessuno si aspettava di lottare solo per la salvezza, fermo
restando che si tratta sempre del primo imprescindibile traguardo di
ogni campionato. La società voltando di nuovo pagina non si è tirata
indietro prendendosi una responsabilità non indifferente, proprio per
l’importanza dell’obiettivo da centrare». Il dirigente lagunare,
nuovamente in partenza per la Cina martedì prossimo per proseguire il
suo lavoro di responsabile dei progetti internazionali, inquadra il
doppio esonero. «Aver cambiato prima Stefano Vecchi e poi Walter Zenga
non significa aver scaricato addosso a loro tutte le responsabilità,
entrambi d’altra parte hanno lasciato qualcosa a una squadra che, senza
dubbio, ha un potenziale ben superiore a quello che la classifica
attuale può far pensare. Nei mesi scorsi si era visto, ed è proprio
perché tutti riteniamo che questo gruppo sia ancora vivo, che si è
pensato di cercare nuovamente di trasmettere una scossa emotiva, perché
nessuno crede minimamente di retrocedere». Poggi si sofferma inoltre
sulle dichiarazione di Joe Tacopina. «Le parole del presidente devono
far riflettere tutti, dentro e fuori la società e lo spogliatoio. Ha
ribadito infatti che non smetterà di investire, e questa è la miglior
notizia possibile, però lo farà in modi intelligenti e funzionali alla
crescita e al consolidamento del club. Per questo dobbiamo esser tutti
uniti per tenerci stretta la Serie B per trarre i giusti insegnamenti
dalle difficoltà».
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