Venezia FC: Tacopina a 360 gradi

Joe Tacopina fa il punto a 360 gradi della stagione del Venezia, senza tralasciare nulla. Anzi, nella sede di viale Ancona esordisce con una novità che, per altro, era nell’aria da tempo. «Avrete notato — dice il presidente arancioneroverde — che da un po’ Paolo Poggi ha un contatto più frequente e ravvicinato con la squadra e lo staff tecnico: ecco, ora posso formalizzare il suo nuovo incarico di club-manager, che va insieme a quello di responsabile dei progetti internazionali che ricopre da tempo. È un ruolo molto importante in ogni club di un certo livello, penso a Balzaretti alla Roma o Di Vaio al Bologna, per restare agli esempi che conosco più da vicino».
«Dare una risposta sulla stagione non è facile — riflette Tacopina — perché una parte di me è soddisfatta di come stanno andando le cose e un’altra è invece dispiaciuta della classifica. Stiamo pagando un brutto avvio e, devo dire, fin qui più una volta gli errori arbitrali ci hanno penalizzato. Sia chiaro, non sto cercando alibi e non nascondo neppure le nostre responsabilità quando abbiamo sbagliato o giocato male. Ma credo di esprimere un dato di fatto, ho filmati dove chiunque si potrebbe accorgere di rigori che non ci sono stati concessi».
«La classifica mi fa rabbia e un po’ mi spaventa, poi però guardo i nostri giocatori e sono convinto che faremo i playoff». L’1-1 con il Lecce non ha fatto uscire il Venezia dal limbo ma Joe Tacopina, che dopo la sosta seguirà gli arancioneroverdi a Livorno e col Perugia, è convinto che la sua squadra valga molto più dell’attuale 12. posto.
Il patron assolve i cronisti accusati da Zenga di spargere negatività. «I giornalisti non sono dei fans e sono liberi di dire se facciamo male, però l’allenatore ha una prospettiva diversa e tutela i suoi giocatori. Siamo a -4 dai playoff, mi aspettavo di più ma sono ottimista, mi piace ciò che vedo, i metodi e la mentalità di Zenga nel tenere sempre tutti sulla corda creando fame e competitività. Lui è molto bravo, cambia spesso modulo in corsa adattandosi agli avversari, pochi allenatori lo fanno». Tacopina, oltre ad annunciare la promozione di Paolo Poggi a club manager con funzioni di collante tra spogliatoio e società, applaude il mercato di gennaio. «Ora abbiamo una rosa lunga e completa, finalmente un top attaccante come Bocalon, i nuovi mi piacciono e sono molto curioso di vedere Mazan. Tutti daranno una mano per segnare più gol, cosa per noi non così facile, come col Lecce ha fatto Citro che in rapporto al suo spazio sta dando molto. Restano 14 partite, dobbiamo fare meglio, è ora di raggiungere quei risultati che sono nelle nostre potenzialità. Andremo ai playoff e lì potrà accadere di tutto, come il Benevento promosso in A due anni fa dal 7. posto».
 «Stiamo rispettando la tabella di marcia»: Joe Tacopina ostenta da sempre grande attenzione a dosare le parole quando si sofferma a parlare del progetto del nuovo stadio, evitando annunci roboanti prima avere tutte le carte al sicuro in tasca. «Questa è una fase di transizione, siamo all’interno dell’iter avviato la scorsa estate», ha spiegato il presidente del Venezia, «anche se stiamo lavorando sempre, giorno dopo giorno. Quando abbiamo protocollato a Ca’ Farsetti, la scorsa estate il progetto di fattibilità, è stata anche illustrata la finestra temporale, delineando cronologicamente quelli che erano gli step previsti per il progetto: stiamo rispettando la nostra tabella di marcia».
«Investitori? C’è sempre grande interesse attorno al nostro progetto», ha aggiunto Joe Tacopina, «ci contattano quotidianamente e noi vagliamo con grande attenzione tutte le proposte che ci arrivano. Vogliamo scegliere solo i partner giusti, quindi le nostre analisi vengono svolte con estrema attenzione. Per la parte commerciale, ad esempio, un soggetto di grande prestigio si è fatto avanti per sviluppare tutta la parte commerciale del progetto, ma stiamo avendo colloqui interessanti anche con un gruppo molto grosso per quanto riguarda la parte relativa all’hotel».

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