Venezia FC: News #12

6 Agosto 2017: Queste le dichiarazioni di Filippo Inzaghi, tecnico del Venezia, al termine dell’incontro perso in casa contro il Pordenone: “Peccato perché sul fatto dell’impegno e della voglia, delle occasioni create, non possiamo dire niente alla squadra. Siamo stati puniti da due ingenuità, la sconfitta è stata probabilmente immeritata, ma ora dobbiamo rialzarci e ripartire. Abbiamo fatto una disattenzione sul primo goal e poi c’è stato il rigore, ma abbiamo creato tanto, con tanti cross. La palla oggi faceva fatica ad entrare. Ma accettiamo il verdetto del campo.  Sarebbe stato bello passare qualche turno per giocare in qualche stadio di serie A, con la Coppa Italia, ma niente. A volte anche una partita persa può farti rialzare e riprendere la concentrazione.  Ora ci concentreremo sul campionato, il nostro grande obiettivo. Dovremo essere pronti per il 26”. Sull’inizio della partita: “Nei primi dieci minuti non eravamo noi, poi abbiamo iniziato a giocare come piace a me. Ovviamente ci siamo dovuti sbilanciare, perché dovevamo recuperare, e per questo siamo passati dal 4-3-3 al 4-4-2. I ragazzi hanno dato il massimo e sono dispiaciuti per la sconfitta. Non siamo abituati, ma meglio perdere in Coppa Italia, visto che di sicuto non l’avremmo potuta vincere. Questo ko deve essere un campanello d’allarme”. Sulla questione sciopero del tifo da parte della Curva Sud: “Spero che il problema possa rientrare”.

7 Agosto 2017: Quella tra Venezia e Pordenone è stata una partita molto combattuta ed anche un po’ nervosa. “Sì, ma credo che il nervosismo sia stato dovuto più alla stanchezza, nel senso che in agosto, nelle prime partite, c’è molto caldo, ma alla fine è stata combattuta in maniera leale e sana. E’ stato un match equilibrato, peccato aver preso due goal in due circostanze in cui potevamo, magari, comportarci meglio, soprattutto sulla prima. Sulla seconda c’è stato un mio piccolo errore, perché avrei potuto chiudere prima per non fare fallo, ma nella prima occasione abbiamo sbagliato perché eravamo disposti male. Ma sapevamo che l’avversario era di valore, noi alla fine eravamo, per nove undicesimi, la medesima squadra dell’anno scorso, quindi avevamo già in mente che sarebbe stata una partita difficile e, come detto, equilibrata. Non credo che dobbiamo preoccuparci eccessivamente per il risultato in sé, però il fatto di perdere non fa mai piacere, soprattutto ad una squadra come la nostra, che aveva fatto della mentalità dell’attitudine alla vittoria un suo punto di forza”. A tuo avviso che cosa c’è da imparare da questa sconfitta? “Più che imparare, correggere qualche errore tecnico-tattico, e riprendere da quello che, comunque, di buono è stato fatto, poi, per il resto, resta sempre una partita di inizio agosto, la quale, nel suo complesso, è attendibile, ma non totalmente”. Tornando all’episodio del rigore, Domizzi ammette: “E’ stato bravo Misuraca a colpire di tacco di prima, quindi ha fatto in modo che, nel momento in cui correvamo, si potesse trovare già davanti a me. Io onestamente mi sono fermato, non l’ho preso con le mani e neppure con le gambe, però capisco pure che, in velocità, se lui è bravo a rallentare un po’ ed a lasciarsi andare, per l’arbitro è anche un po’ difficile poter giudicare in circostanze simili”. Per quanto riguarda il mercato, hai già un’idea rispetto a quello che si poteva fare quest’anno? “Non più di tanto ancora, anche perché non siamo noi ad occuparcene, bensì la società, però c’è ancora tempo. Qualcuno di nuovo è già arrivato, ma non è ancora sceso in campo, ed ecco perché, come ho detto poc’anzi, oggi abbiamo giocato con la quasi totalità degli uomini della passata stagione. Anzi, forse ne mancava pure qualcuno, pertanto fare una valutazione in prospettiva, più di tanto, non è facile, però siamo convinti che la base, comunque, è buona e solida, e che la società abbia già individuato, nei nuovi giocatori, come ad esempio Andelkovic e Suciu, elementi che sicuramente andranno a rinforzare la rosa e a darci una grossa mano, però credo che sia ancora presto”.

7 Agosto 2017: Alexandre Geijo, oltre ad essere mancato il goal, quantomeno per te, quali sono state le problematiche principali del match contro il Pordenone? “Il goal sicuramente, perché per pareggiare bisognava, appunto, segnare, ma penso che loro abbiano giocato meglio nel primo tempo, hanno messo un po’ più di ritmo, mentre noi abbiamo avuto un po’ di difficoltà a creare gioco. Poi, penso che nella ripresa il nostro momento migliore sia stato quando abbiamo pareggiato ed avuto due o tre opportunità; poi, quando è arrivato il rigore, saremmo dovuti ripartire. Ci abbiamo provato, ma non è stato possibile”. Come hai trovato il Pordenone? “E’ una buona squadra, le due squadre che si sono affrontate in quest’occasione sono più o meno le medesime che si sono scontrate l’anno scorso. Sappiamo che loro giocano bene a pallone, e nel momento in cui hanno rischiato di più, quando noi cioè abbiamo pareggiato, poi loro hanno trovato quel rigore che gli ha dato un po’ più di fiducia e tranquillità in campo, altrimenti penso che sarebbe potuto anche arrivare un goal da parte nostra. Ma il calcio è così, e quindi sono loro a passare al prossimo turno”. Che cosa manca ancora a questo Venezia, a livello, per esempio, di preparazione? “Siamo all’inzio, ma non penso che adesso dobbiamo impazzire perché abbiamo perso una partita. Un match si gioca, lo puoi vincere come anche perdere, ma non dobbiamo, per il fatto di aver perso una partita di Coppa Italia, pensare che manca qualcosa. Questo verrà piano piano. Mancano ancora tre settimane all’inizio del campionato e noi dobbiamo lavorare e basta, per poter fare un campionato al miglior livello possibile”. Hai dato comunque una palla buona a Moreo. “Nel secondo tempo abbiamo giocato un po’ più vicini rispetto alla prima frazione di gioco, ci siamo trovati quindi molto di più, la palla viaggiava anche meglio. Poi nel secondo tempo ci siamo trovati di più, abbiamo anche creato più occasioni, ne è entrata solo una, pazienza. Ma ora dobbiamo continuare a lavorare e pensare alle prossime partite”. Potrebbe arrivare un nuovo centravanti. Da attaccante, tu come vivi questo momento? “E’ normale, se ne parla sempre, magari portassero qui Messi, sarei il primo ad essere felice di giocare nella stessa squadra! (ride, ndr). Scherzi a parte, è normale che se ne discuta, perché credo che debba arrivare ancora qualcuno, più alto sarà il livello e meglio sarà per la squadra”.

7 Agosto 2017: Poteva andare meglio, ho avuto sfortuna nel rimpallo perché la sfera è rimasta centrale”. Così Emil Audero, portiere del Venezia, descrive l’episodio del rigore. “Ma – aggiunge – è difficile chiedere ai compagni di fare meglio, perché la palla è rimasta proprio lì, a portata dell’avversario, del calciante, quindi averlo parato ci avrebbe dato più fiducia e sono convinto che avremmo potuto portare a casa la partita”. Anche perché il tutto si è verificato proprio nel momento migliore per la tua squadra. “Già, non avevamo iniziato benissimo, eravamo un po’ quasi intimoriti, non giocavamo così sciolti e abbiamo preso goal. Quello, devo dire, ci ha dato un po’ la scossa, perché credo che poi abbiamo reagito in maniera esemplare, anche perché, a livello di gioco, nonché di occasioni, siamo riusciti a crearne abbastanza, ma purtroppo a concretizzare meno. Credo che il risultato sia un po’ bugiardo, perché a livello di gioco creato, di occasioni, avremmo meritato qualcosina di più”. Come giudichi la tua gara? “Sono contento, perché era la prima uscita ufficiale con il Venezia e mi sentivo bene, peccato per il risultato perché personalmente penso che la squadra ci tenesse tanto e perdere non è mai bello. Arrivando da una società in cui vincere ti viene naturale, va detto però che alcune partite, purtroppo, sono toste, non sempre vanno come uno vorrebbe, pertanto ci prendiamo questa gara e questa serata, come trampolino di lancio per far sì che in queste tre settimane che ci separano dall’inizio del campionato possiamo mettere su un buon lavoro per iniziare al meglio”.

7 Agosto 2017: La prima rete ufficiale del Venezia FC, in questa stagione 2017-2018, l’ha realizzata Stefano Moreo contro il Pordenone. L’attaccante arancioneroverde l’ha celebrata attraverso un messaggio postato sulla propria pagina facebook già ieri sera. Foto della sua maglia, con nome e numero 11 ben in vista, ed il seguente commento: “Primo Goal stagionale. Peccato per la sconfitta in coppa… Ora testa solo per il campionato! Vamos VFC”.
Stefano Moreo, domenica al Penzo, ha tentato più volte la via del goal. Alla fine un’occasione l’ha concretizzata, ma non è bastato. “Ho avuto due buone occasioni nel primo tempo, ma avrei potuto fare sicuramente meglio. Il mio goal? Meno male che ci ho creduto fino alla fine e sono riuscito a segnare, però purtroppo il risultato ci da la sconfitta. Meritavamo sicuramente di più, per il gioco che abbiamo fatto, anche se, ancora una volta, si è verificato quello che già succedeva spesso l’anno scorso, ovvero prendere lo schiaffo prima e reagire subito dopo. Solo che questa cosa, in serie B, non si può certamente fare. Quindi dovremo lavorare molto su questo, sul modo di scendere in campo fin dal primo minuto”. Peccato anche perché indubbiamente ci tenevate alla Coppa Italia. “Ci tenevamo tantissimo, anche perché se vai avanti incontri comunque squadre di serie A, quindi c’era sicuramente tutta la voglia di portare a casa il risultato e andare poi a Lecce a giocarcela anche lì. Peccato ancora per aver perso a causa di un episodio che potevamo sicuramente evitare. Ma adesso guardiamo avanti ed avremo sicuramente più tempo per preparare l’inizio del campionato”. Sta di fatto che hai iniziato la stagione a suon di goal. “Speriamo che sia un punto di partenza anche per me, per questa rivincita che ho nel campionato di B che, purtroppo, qualche anno fa non sono riuscito a disputare del tutto per infortunio. Ma adesso, lavoriamo tutti insieme, prepariamo bene quest’inizio di campionato e sicuramente, anche con i nuovi arrivi che ci saranno, rinforzeremo la squadra e potremo disputare un buon campionato di serie B”.
Fonte: Triveneto goal

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