Venezia FC: News #12
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Agosto 2017: Queste le dichiarazioni di Filippo Inzaghi, tecnico
del Venezia, al termine dell’incontro perso in casa contro il
Pordenone: “Peccato perché sul fatto dell’impegno e della
voglia, delle occasioni create, non possiamo dire niente alla
squadra. Siamo stati puniti da due ingenuità, la sconfitta è stata
probabilmente immeritata, ma ora dobbiamo rialzarci e ripartire.
Abbiamo fatto una disattenzione sul primo goal e poi c’è stato il
rigore, ma abbiamo creato tanto, con tanti cross. La palla oggi
faceva fatica ad entrare. Ma accettiamo il verdetto del campo.
Sarebbe stato bello passare qualche turno per giocare in
qualche stadio di serie A, con la Coppa Italia, ma niente. A volte
anche una partita persa può farti rialzare e riprendere la
concentrazione. Ora ci concentreremo sul campionato, il nostro
grande obiettivo. Dovremo essere pronti per il 26”. Sull’inizio
della partita: “Nei primi dieci minuti non eravamo noi, poi abbiamo
iniziato a giocare come piace a me. Ovviamente ci siamo dovuti
sbilanciare, perché dovevamo recuperare, e per questo siamo passati
dal 4-3-3 al 4-4-2. I ragazzi hanno dato il massimo e sono
dispiaciuti per la sconfitta. Non siamo abituati, ma meglio perdere
in Coppa Italia, visto che di sicuto non l’avremmo potuta vincere.
Questo ko deve essere un campanello d’allarme”. Sulla questione
sciopero del tifo da parte della Curva Sud: “Spero che il problema
possa rientrare”.
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Agosto 2017: Quella tra
Venezia e Pordenone è stata una partita molto combattuta ed anche un
po’ nervosa. “Sì, ma credo che il nervosismo sia stato dovuto
più alla stanchezza, nel senso che in agosto, nelle prime partite,
c’è molto caldo, ma alla fine è stata combattuta in maniera leale
e sana. E’ stato un match equilibrato, peccato aver preso due goal
in due circostanze in cui potevamo, magari, comportarci meglio,
soprattutto sulla prima. Sulla seconda c’è stato un mio piccolo
errore, perché avrei potuto chiudere prima per non fare fallo, ma
nella prima occasione abbiamo sbagliato perché eravamo disposti
male. Ma sapevamo che l’avversario era di valore, noi alla fine
eravamo, per nove undicesimi, la medesima squadra dell’anno scorso,
quindi avevamo già in mente che sarebbe stata una partita difficile
e, come detto, equilibrata. Non credo che dobbiamo preoccuparci
eccessivamente per il risultato in sé, però il fatto di perdere non
fa mai piacere, soprattutto ad una squadra come la nostra, che aveva
fatto della mentalità dell’attitudine alla vittoria un suo punto
di forza”. A tuo avviso che cosa c’è da imparare da questa
sconfitta? “Più che imparare, correggere qualche errore
tecnico-tattico, e riprendere da quello che, comunque, di buono è
stato fatto, poi, per il resto, resta sempre una partita di inizio
agosto, la quale, nel suo complesso, è attendibile, ma non
totalmente”. Tornando all’episodio del rigore, Domizzi ammette:
“E’ stato bravo Misuraca a colpire di tacco di prima, quindi ha
fatto in modo che, nel momento in cui correvamo, si potesse trovare
già davanti a me. Io onestamente mi sono fermato, non l’ho preso
con le mani e neppure con le gambe, però capisco pure che, in
velocità, se lui è bravo a rallentare un po’ ed a lasciarsi
andare, per l’arbitro è anche un po’ difficile poter giudicare
in circostanze simili”. Per quanto riguarda il mercato, hai già
un’idea rispetto a quello che si poteva fare quest’anno? “Non
più di tanto ancora, anche perché non siamo noi ad occuparcene,
bensì la società, però c’è ancora tempo. Qualcuno di nuovo è
già arrivato, ma non è ancora sceso in campo, ed ecco perché, come
ho detto poc’anzi, oggi abbiamo giocato con la quasi totalità
degli uomini della passata stagione. Anzi, forse ne mancava pure
qualcuno, pertanto fare una valutazione in prospettiva, più di
tanto, non è facile, però siamo convinti che la base, comunque, è
buona e solida, e che la società abbia già individuato, nei nuovi
giocatori, come ad esempio Andelkovic e Suciu, elementi che
sicuramente andranno a rinforzare la rosa e a darci una grossa mano,
però credo che sia ancora presto”.
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Agosto 2017: Alexandre Geijo, oltre ad essere mancato il goal,
quantomeno per te, quali sono state le problematiche principali del
match contro il Pordenone? “Il goal sicuramente, perché per
pareggiare bisognava, appunto, segnare, ma penso che loro abbiano
giocato meglio nel primo tempo, hanno messo un po’ più di ritmo,
mentre noi abbiamo avuto un po’ di difficoltà a creare gioco. Poi,
penso che nella ripresa il nostro momento migliore sia stato quando
abbiamo pareggiato ed avuto due o tre opportunità; poi, quando è
arrivato il rigore, saremmo dovuti ripartire. Ci abbiamo provato, ma
non è stato possibile”. Come hai trovato il Pordenone? “E’ una
buona squadra, le due squadre che si sono affrontate in
quest’occasione sono più o meno le medesime che si sono scontrate
l’anno scorso. Sappiamo che loro giocano bene a pallone, e nel
momento in cui hanno rischiato di più, quando noi cioè abbiamo
pareggiato, poi loro hanno trovato quel rigore che gli ha dato un po’
più di fiducia e tranquillità in campo, altrimenti penso che
sarebbe potuto anche arrivare un goal da parte nostra. Ma il calcio è
così, e quindi sono loro a passare al prossimo turno”. Che cosa
manca ancora a questo Venezia, a livello, per esempio, di
preparazione? “Siamo all’inzio, ma non penso che adesso dobbiamo
impazzire perché abbiamo perso una partita. Un match si gioca, lo
puoi vincere come anche perdere, ma non dobbiamo, per il fatto di
aver perso una partita di Coppa Italia, pensare che manca qualcosa.
Questo verrà piano piano. Mancano ancora tre settimane all’inizio
del campionato e noi dobbiamo lavorare e basta, per poter fare un
campionato al miglior livello possibile”. Hai dato comunque una
palla buona a Moreo. “Nel secondo tempo abbiamo giocato un po’
più vicini rispetto alla prima frazione di gioco, ci siamo trovati
quindi molto di più, la palla viaggiava anche meglio. Poi nel
secondo tempo ci siamo trovati di più, abbiamo anche creato più
occasioni, ne è entrata solo una, pazienza. Ma ora dobbiamo
continuare a lavorare e pensare alle prossime partite”. Potrebbe
arrivare un nuovo centravanti. Da attaccante, tu come vivi questo
momento? “E’ normale, se ne parla sempre, magari portassero qui
Messi, sarei il primo ad essere felice di giocare nella stessa
squadra! (ride, ndr). Scherzi a parte, è normale che se ne discuta,
perché credo che debba arrivare ancora qualcuno, più alto sarà il
livello e meglio sarà per la squadra”.
7 Agosto 2017: “Poteva
andare meglio, ho avuto sfortuna nel rimpallo perché la sfera è
rimasta centrale”. Così Emil Audero, portiere del Venezia,
descrive l’episodio del rigore. “Ma – aggiunge – è difficile
chiedere ai compagni di fare meglio, perché la palla è rimasta
proprio lì, a portata dell’avversario, del calciante, quindi
averlo parato ci avrebbe dato più fiducia e sono convinto che
avremmo potuto portare a casa la partita”. Anche perché il tutto
si è verificato proprio nel momento migliore per la tua squadra.
“Già, non avevamo iniziato benissimo, eravamo un po’ quasi
intimoriti, non giocavamo così sciolti e abbiamo preso goal. Quello,
devo dire, ci ha dato un po’ la scossa, perché credo che poi
abbiamo reagito in maniera esemplare, anche perché, a livello di
gioco, nonché di occasioni, siamo riusciti a crearne abbastanza, ma
purtroppo a concretizzare meno. Credo che il risultato sia un po’
bugiardo, perché a livello di gioco creato, di occasioni, avremmo
meritato qualcosina di più”. Come giudichi la tua gara? “Sono
contento, perché era la prima uscita ufficiale con il Venezia e mi
sentivo bene, peccato per il risultato perché personalmente penso
che la squadra ci tenesse tanto e perdere non è mai bello. Arrivando
da una società in cui vincere ti viene naturale, va detto però che
alcune partite, purtroppo, sono toste, non sempre vanno come uno
vorrebbe, pertanto ci prendiamo questa gara e questa serata, come
trampolino di lancio per far sì che in queste tre settimane che ci
separano dall’inizio del campionato possiamo mettere su un buon
lavoro per iniziare al meglio”.
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Agosto 2017: La prima rete ufficiale del Venezia FC, in
questa stagione 2017-2018, l’ha realizzata Stefano Moreo contro il
Pordenone. L’attaccante arancioneroverde l’ha celebrata
attraverso un messaggio postato sulla propria pagina facebook già
ieri sera. Foto della sua maglia, con nome e numero 11 ben in vista,
ed il seguente commento: “Primo Goal stagionale. Peccato per la
sconfitta in coppa… Ora testa solo per il campionato! Vamos VFC”.
Stefano
Moreo, domenica al Penzo, ha tentato più volte la via del goal. Alla
fine un’occasione l’ha concretizzata, ma non è bastato. “Ho
avuto due buone occasioni nel primo tempo, ma avrei potuto fare
sicuramente meglio. Il mio goal? Meno male che ci ho creduto fino
alla fine e sono riuscito a segnare, però purtroppo il risultato ci
da la sconfitta. Meritavamo sicuramente di più, per il gioco che
abbiamo fatto, anche se, ancora una volta, si è verificato quello
che già succedeva spesso l’anno scorso, ovvero prendere lo
schiaffo prima e reagire subito dopo. Solo che questa cosa, in serie
B, non si può certamente fare. Quindi dovremo lavorare molto su
questo, sul modo di scendere in campo fin dal primo minuto”.
Peccato anche perché indubbiamente ci tenevate alla Coppa Italia.
“Ci tenevamo tantissimo, anche perché se vai avanti incontri
comunque squadre di serie A, quindi c’era sicuramente tutta la
voglia di portare a casa il risultato e andare poi a Lecce a
giocarcela anche lì. Peccato ancora per aver perso a causa di un
episodio che potevamo sicuramente evitare. Ma adesso guardiamo avanti
ed avremo sicuramente più tempo per preparare l’inizio del
campionato”. Sta di fatto che hai iniziato la stagione a suon di
goal. “Speriamo che sia un punto di partenza anche per me, per
questa rivincita che ho nel campionato di B che, purtroppo, qualche
anno fa non sono riuscito a disputare del tutto per infortunio. Ma
adesso, lavoriamo tutti insieme, prepariamo bene quest’inizio di
campionato e sicuramente, anche con i nuovi arrivi che ci saranno,
rinforzeremo la squadra e potremo disputare un buon campionato di
serie B”.
Fonte: Triveneto goal
Fonte: Triveneto goal
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