Venezia FC: Forse è la volta buona. Via libera per la costruzione del nuovo stadio in terraferma
Il
via libera preventivo dell’Enac è arrivato qualche settimana fa.
Entro un mese Joe Tacopina presenterà il progetto preliminare a Ca’
Farsetti che avvierà l’iter per raccogliere tutti i pareri, avere
la valutazione ambientale strategica, bandire l’asta per terreni,
per rendere possibile la posa della prima pietra dello stadio di
Tessera entro la fine del 2018. La strada ormai è spianata, e mai
come questa volta il nuovo impianto è così vicino. Perché se da
una parte Comune e privati parlano la stessa lingua, dall’altra
l’aeroporto e l’Enac non mettono più i «bastoni tra le ruote».
Distanze, altezze, destinazioni d’uso il master plan del Venezia
calcio è stato studiato dall’ente nazionale dell’aviazione
civile nei minimi particolari ricevendo un parere favorevole
preventivo di massima (in risposta della lettera di Ca’ Farsetti),
fondamentale per stilare il piano complessivo da presentare
ufficialmente al Comune per avviare l’iter.
Ma
anche per rassicurare gli investitori che non ci saranno
ostacoli sulla strada del nuovo stadio. Tacopina infatti sta mettendo
insieme una serie di soggetti che hanno deciso di puntare su Venezia,
ma il rischio di veder bloccato tutto sul più bello era dietro
l’angolo. Il progetto è quello dell’architetto Matt Rossetti che
l’avvocato newyorkese ha incontrato anche a luglio durante la
trasferta della squadra di Pippo Inzaghi in America. Sarà uno stadio
da 20-25 mila posti ultramoderno con una struttura ricettiva di alto
livello, tutti integrati con gli elementi naturali che caratterizzano
Venezia e la sua laguna. Ci sarà un’arena, una piazza, uno spazio
commerciale di 40 mila metri quadrati. «Il design si è ispirato al
vetro di Murano e segue il concetto di “ciotola all’interno delle
ciotole”», hanno detto i progettisti riproponendo uno stile già
impiegato in altre parti del mondo. Il piano è di realizzare
l’impianto sportivo nell’area più lontana al Marco Polo,
marcando la distanza dall’ipotetica seconda pista dell’aeroporto,
bypassando quindi tutti i limiti sulla concentrazione di persone.
L’unico elemento da rispettare, e comunque condizionante, sarà
quello dell’altezza, che non dovrà essere superiore a 40 metri (ma
a quanto pare la prima bozza non va oltre). Nella fascia inferiore
invece, quella a sud dello stadio, l’unica cosa che Enac ha
comunicato, per motivi di sicurezza, è il divieto di realizzare dei
veri e propri centri commerciali, ma anche il piano del Venezia pare
non contemplarli. L’obiettivo infatti è quella di realizzare un
«retail park» (una shopping area con diverse strutture commerciali,
ma tutte indipendenti), come già esiste ad esempio vicino
all’aeroporto di Torino.
E’
in questa fascia che sarebbe realizzato anche l’albergo, una
torre con ottanta camere. Il piano avrà bisogno di una moltitudine
di pareri, da quello ambientale a quello viabilistico perché è
chiaro che dovrà essere pensata una nuova viabilità che si stacca
dalla bretella aeroportuale che dalla tangenziale porta al Marco
Polo. E’ qui infatti che la cittadella verrebbe realizzata, nei
terreni della Cmv (Casinò) che presto saranno messi in vendita
grazie ad una gara internazionale. Nell’accordo rientrerà anche
Italferr considerando che l’arrivo dei treni è previsto in
aeroporto, e che il sindaco Brugnaro vuole una fermata a servizio
dello stadio e di tutta l’area. «Le cose si stanno muovendo
velocemente, abbiamo avuto il via libera al progetto e siamo molto
soddisfatti. Non vediamo l’ora di poter aprire il nostro stadio in
due anni e mezzo», spiegava qualche giorno fa a «Calcio e Finanza»
Tacopina. In queste settimane Legends, società di consulenza e
progettazione di gestione per attività sportive, di intrattenimento
e di svago, con oltre mille clienti in tutto il mondo, sta ultimando
l’indagine a supporto delle prime fasi della pianificazione del
progetto. Dal numero di posti dell’impianto, a quello delle
«suite», dai ristoranti ai negozi. Tutti elementi che porteranno la
società a presentare nelle prossime settimane il piano completo —
ufficiale — a Ca’ Farsetti.
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