Questa volta decido io!
La
decisione di agire o, al contrario, l'incapacità di farlo, viene
attribuita con facilità all'esterno: la responsabilità è
dell'ambiente che ci costringe a fare cose che in realtà non
vorremmo o che non ci sostiene abbastanza nelle nostre iniziative.
Un'esperienza vissuta sulla propria pelle può portare alla scoperta
di cosa significhi "alzarsi da soli" e trovare, su questa
strada, un nuovo modo di interagire con gli altri
«Solo
Toda, fra tutte le persone che erano intervenute alla cerimonia, si
alzò, pronto ad assumere la guida e a diffondere la Legge suprema.
Quella sera egli aveva pronunciato il suo primo appello per
kosen-rufu. Era una data storica. In quel momento nessuno riusciva a
comprendere la sua determinazione straordinaria, ma negli anni
seguenti essa avrebbe prodotto dei grandi risultati nella crescita
della Soka Gakkai, visibile agli occhi del mondo. I suoi discepoli,
in quel momento, stavano solo desiderando di fare ritorno a casa,
soddisfatti di aver ripagato con la cerimonia i loro obblighi di
devozione. L'aria del cielo autunnale era limpida e penetrante,
proprio come le riflessioni di Toda. Le stelle brillavano, quasi
applaudendo le future vittorie. Di tanto in tanto delle gelide folate
scuotevano i rami degli alberi e le finestre, preannunciando
l'inverno. In una occasione Schiller scrisse: "Colui che è
forte e si alza da solo è davvero un uomo coraggioso"» (RU, 1,
139). Il quinto capitolo del primo volume della Rivoluzione umana di
Daisaku Ikeda si intitola Alzarsi da soli, un'espressione usata
frequentemente fra i membri della Soka Gakkai e che trova ispirazione
dal comportamento coraggioso di Josei Toda, il secondo presidente, e
Nichiren Daishonin.
Il
Daishonin, oltre ad aver vissuto in prima persona la realtà di
esiliato in molti scritti incoraggia i discepoli a sviluppare
un'identità forte, capace di resistere alle tempeste della vita, e,
nel contempo, a coltivare e nutrire l'ambizioso ideale di kosen-rufu.
Nel commentare L'apertura degli occhi, il presidente Ikeda scrive:
«Lungo tutto il corso della storia umana ci sono stati santi e saggi
che hanno coraggiosamente sopportato attacchi e oppressioni. Tra di
loro Nichiren spicca per avere dichiarato il suo intento di salvare
tutta l'umanità e avere assicurato il sentiero per l'Illuminazione
mentre si trovava in esilio nelle condizioni più dure. "Io sarò
il pilastro del Giappone", gridò indomito. Nessuna persecuzione
e nessuna forza demoniaca potevano impedirgli il compimento del suo
voto di condurre tutte le persone all'Illuminazione. Un individuo
risvegliato all'intrinseca Legge della vita può davvero diventare un
gigante dello spirito umano»
(BS, 106, 40). NR 364

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