Venezia FC: Il Gazzettino - Missione sarda: per il Venezia vietato sbagliare -

Missione sarda per un Venezia al primo vero snodo cruciale del suo percorso ad ostacoli in Serie A. Il Cagliari stasera (ore 20.45) attende gli arancioneroverdi nell'anticipo di una settima giornata tutt'altro che banale in quanto, sul prato dell'Unipol Domus, la penultima formazione in classifica ospita la terzultima. Peraltro proprio alla vigilia della seconda sosta del campionato, che nel prossimo week end lascerà spazio alle nazionali. Quattro i punti del Venezia, il doppio rispetto a un Cagliari che è l'unica compagine senza vittorie (assieme solo alla Salernitana, ultima della classe a quota uno) pur essendosi già giocato il jolly del cambio di allenatore: dopo tre uscite Leonardo Semplici è stato esonerato, il suo successore Walter Mazzarri però nelle successive tre gare ha raccolto a sua volta appena un pareggio (pur contro la Lazio) a fronte di due sconfitte. Dopo aver perso al 94' per 2-1 al Penzo con lo Spezia, e per 2-0 a San Siro a testa alta contro il Milan, il team lagunare ha fornito lunedì scorso mentre gli avversari odierni riposavano avendo giocato 24 ore prima a Napoli una prestazione decisamente gagliarda al cospetto di un Torino arrivato a Sant'Elena come una delle compagini più in forma del momento.
I difetti palesati sono stati un po' sempre gli stessi, ma al tempo stesso sono stati rispolverati alcune pregi come l'intensità e l'aggressività, ingredienti che non possono non far ben sperare. Come detto il faccia a faccia di questa sera è un vero e proprio crocevia, in termini di classifica e soprattutto di convinzione psicologica di poter davvero inseguire la salvezza.
Vietato perdere è dunque il punto di partenza, avendo finora un bilancio in parità negli scontri diretti, con il già citato scivolone casalingo con lo Spezia che ha in parte vanificato l'impresa di aver vinto a Empoli, contro i toscani capaci 180' fa di sbancare il fortino cagliaritano.
IN EVOLUZIONE
Tattica e di interpreti, infatti mai come stavolta il Venezia pare indecifrabile. Caldara ha smaltito l'influenza ed è volato in Sardegna, come Vacca pur con un polpaccio dolorante. Il difensore ex Milan dovrebbe riformare la coppia con Ceccaroni davanti a Mäenpää, ma sugli esterni (con Schnegg lasciato a casa per riordinare le idee) potrebbe slittare a sinistra Mazzocchi con chance dal 1' per Ebuehi. Zanetti deve scegliere innanzitutto a chi affidare la regìa, con il gallese Ampadu favorito su un Fiordilino che sembra partire indietro sulla destra rispetto a un Crnigoj in crescita. A prescindere dal suo livello di stanchezza, il tecnico vicentino dovrebbe chiamare Busio agli straordinari, prima di raggiungere gli Stati Uniti per le qualificazioni al Mondiale. A sinistra a Kiyine, come contro il Torino, può arrivare la consegna del sali-scendi per modificare in ripiegamento il 4-3-3 in 4-4-2, completando poi il terzetto offensivo con l'intoccabile Johnsen e Okereke, quest'ultimo in pole position rispetto a Henry per provare a fare venire il mal di testa a Godin e Caceres. A casa oltre a Schnegg per scelta tecnica e agli infortunati Lezzerini, Haps e Sigurdsson, è rimasto capitan Modolo per una botta al ginocchio che dovrebbe superare in 10-15 giorni.
FACCIA A FACCIA
Ricordi alla mano, il Venezia in casa del Cagliari ha vinto una volta nel mitico stadio Amsicora (1-0 con rete di Callegari nella Serie B 57/58), un'altra al Sant'Elia (nella Serie A 98/99 grazie a un'autorete di Zanoncelli). Oggi, quindi, andrà a caccia del tris nella giovane e provvisoria Sardegna Arena. Le due formazioni tornano ad affrontarsi in Serie A per la prima volta dal febbraio 2000: dopo aver perso il primo incontro nella competizione contro i sardi nel 1966, i lagunari sono rimasti imbattuti in tutti i successivi cinque con tre vittorie; peraltro il Venezia ha mantenuto la propria porta inviolata in tre delle sei sfide di A col Cagliari, e contro nessun'altra avversaria ha registrato una più alta percentuale di zero subiti nella competizione. Sempre i numeri sembrano consigliare gli arancioneroverdi ad osare al tiro: quello di mister Zanetti è finora il peggior attacco del torneo con 4 gol in sei partite (come la Salernitana), in compenso però i rossoblù di Mazzarri hanno incassato più reti di chiunque altro da fuori area.
Marco De Lazzari
«IL CALENDARIO CI PENALIZZA SERVIREBBE PIU' BUON SENSO»
Ultimi a giocare nella sesta giornata, primi a scendere in campo nella settima. C'è qualcosa di bizzarro nel calendario del Venezia, che stasera a Cagliari, nella prima vera sfida salvezza della stagione, incrocia una squadra che ha nella testa e nelle gambe 24 ore di prezioso riposo in più. E siccome in serie A sono i dettagli come questo spesso a fare la differenza, Paolo Zanetti, appena sbarcato dall'aereo che ha portato la squadra in Sardegna, non le manda certo a dire.
Su questo aspetto ho molto da ridire, - attacca l'allenatore lagunare - lo avrei detto anche se nessuno mi avesse fatto questa domanda. Ho capito che siamo una neopromossa, l'ultima della fila, e va bene, lo accettiamo con grande umiltà e faremo di tutto per dimostrare che non è così. Ma non è possibile giocare un posticipo ed un anticipo nella stessa settimana dopo un periodo di partite ravvicinate. Già abbiamo dovuto giocare all'inizio stagione quattro delle prime cinque fuori casa, una cosa assurda: un minimo di buon senso, in certe scelte, credo se lo meriti anche il Venezia.
Accantonata la vis polemica, c'è da pensare al Cagliari, squadra che potenzialmente vale molto di più del penultimo posto in classifica.
Per capire la forza del Cagliari basta guadare la rosa - ammonisce Zanetti - davanti può schierare Joao Pedro, Pavoletti, Keita Balde, oltre a Nandez, Strootman, Caceres e Godin. E'una squadra importante, tra le prime dieci come budget. E' partita non bene e sta cercandola sua identità, ma sinceramente ha giocatori che da un momento all'altro possono cambiare la storia del loro momento negativo, anche se è lì in fondo. Li rispetto molto, mi piace come è stato costruito, con gente di qualità e fisicità, guidata da un allenatore esperto che conosciamo tutti. Sarà battaglia, per noi è una partita importante.
FIDUCIA
Il pareggio in rimonta con il Torino ha dato fiducia, confermando i passi avanti sul piano del rendimento, aperto nuovi scenari con varianti tattiche (Okereke prima punta) su cui si potrà puntare ancora, regalato un'iniezione di fiducia per la rezione da squadra che ha portato alla rimonta. Tutte cose belle, che adesso però andranno confermate, ci tiene a dire Zanetti.
Il Venezia è in crescendo, da Empoli in poi ha inanellato quattro buone prestazioni, in alcuni momenti ottime: ora però voglio continuità perché questo è l'atteggiamento che può portare punti. La strada è quella giusta, anche per il modo di tenere il campo. Col Torino abbiamo vinto più duelli in campo, contro la squadra che con l'Atalanta finora ne aveva vinti di piu. Fisicamente stiamo bene, abbiamo finito finito in crescendo, piano piano stiamo migliorando, ma serve continuità di prestazioni, perchè il risultato è la conseguenza di ciò che siamo.
Quello che invece va assolutamente fatto è correggere la caduta di attenzione nel finale di partita, perchè si rischia di pagarla cara: era successo con lo Spezia, stava per risuccedere col Toroi. Anche se su questo Zanetti svela un retroscena che spiega molte cose: vero, certe distrazioni vanno assolutamente evitate, ed ho battuto molto a fine gara su questo con la squadra. Ma devo dire che Aramu, prima di buttare la punizione, ha chiesto all'arbitro quanto mancava e questi gli ha risposto batti ed è finita: normale in quel momento andare su, dopo il tiro di Mazzocchi ci aspettavamo fischiasse e invece lui ha concesso la ripartenza. Siamo stati senza dubbio ingenui e ci servirà da lezione. Avessimo perso, oltre al danno o avremmo avuto la beffa.
Marco Bampa
I sardi a caccia della prima vittoria, Walter Mazzarri vuol farsi il regalo di compleanno
Tre punti proprio nel giorno del suo sessantesimo compleanno. Scontato il regalo che Walter Mazzarri si augura di ricevere questa sera dal suo Cagliari, ancora a caccia della prima vittoria stagionale. Peraltro sul piano personale il tecnico livornese non brinda alla conquista dell'intera posta da quasi 21 mesi, dall'1-0 contro il Bologna (12 gennaio 2020) quando ancora allenava il Torino. Per affrontare il Venezia Mazzarri tornerà senz'altro alle due punte, accantonate invano per far visita al Napoli capolista solitario (impostosi per 2-0 come contro i lagunari alla prima giornata), ma resta il dubbio tra la difesa a tre o a quattro. «Chi mi conosce sa che non mi piace perdere il monito dell'ex allenatore dell'Inter e tanto più in casa dobbiamo invertire con forza tutte le tendenze. Occorre essere più compatti ed essere una squadra che se ha 50 di benzina, ne deve mettere 52 in campo. Sono subentrato dopo tre giornate e da tre partite, ne abbiamo davanti 31 e quindi non sono i distacchi a preoccuparmi. Ai giocatori voglio mettere la giusta tensione, non devono pensare troppo al risultato». Tra le due avversarie odierne, proprio il Cagliari sembra avere le maggiori pressioni. «I ragazzi devono ripartire con le gambe a mille per poter aggredire il Venezia. Per questo benedico i due giorni in più, fondamentali per riacquistare brillantezza, morale e condizione fisica. Negli allenamenti mi hanno dimostrato che vogliono capire subito qualcosa, avendoci messo impegno, attenzione e sono pronti a fare quello che chiedo. La formazione? Ho diversi dubbi ma anche la sensazione di chi sta un po' meglio e chi no, oggi capirò eventuali nuove indicazioni». A livello di organico sono indisponibili Dalbert e Ceppitelli (distrazione di primo grado alla coscia) più Ceter (stesso (problema ma al polpaccio). «Per fare risultati bisogna pensare a essere solidi, non traballanti, quindi la prima cosa che metto a posto è la fase difensiva. Poi arriveranno gli schemi d'attacco, dove abbiamo qualità. Non prendere subito gol è fondamentale, così come recuperare subito palla, ciò dà fiducia a qualsiasi squadra. Per arrivare a questo c'è bisogno di tempo in campo, non di tempo nelle partite. Fossimo stati più lucidi, con il Napoli avremmo avuto più palle gol. Ma nel giusto tempo posso dire che il Cagliari ha già preso una mezza identità del suo allenatore». Tornando al Venezia, Mazzarri mette in guardia: «Ha un tipo di atteggiamento sbarazzino ed entusiasmo, non ha nulla da perdere e verrà a giocare come l'Empoli. Se riusciremo a fare tutto quanto abbiamo provato, allora li metteremo in difficoltà. Le neopromosse sono molto più pericolose di squadre come la Lazio. Oggi bisogna star bene a livello di atletismo per poi far vedere quei valori in più. Sono fiducioso». (M.Del.)
Le Brigate Lagunari tornano allo stadio
Dopo lo 0-2 casalingo con l'Empoli non avevano risparmiato una dura contestazione al loro Cagliari, sconfitto nel frattempo con identico punteggio anche dal Napoli primo della classe. Un momento delicatissimo che sta spingendo i tifosi rossoblù a rispondere presente. Questa sera, infatti, la sfida salvezza potrebbe far segnare la maggior affluenza stagionale alla Sardegna Arena, costruita nell'estate 2017 sul parcheggio di ciò che una volta era il tempio sardo del Sant'Elia (oggi ridotto ad un tristissimo rudere) e da quest'anno denominazione sponsorizzata Unipol Domus. All'esordio con lo Spezia si erano presentati in 5.387, per il Genoa in 6.423, con l'Empoli invece in 7.226: una quota che per il Venezia (la capienza ancora al 50% si ferma a 8.202) potrebbe essere ritoccata all'insù, visto che ieri all'ora di pranzo i biglietti venduti erano già 6.300.
PRESENTI
Ad ogni modo Ceccaroni e compagni non saranno soli nel catino rossoblù, alla luce della settantina di tagliandi venduti per il settore ospiti, senza contare altri tifosi che prenderanno posto in altri settori. Prima della trasferta in Sardegna, inoltre, da registrare il cambio di rotta di un altro gruppo ultrà (le Brigate Lagunari) che hanno annunciato il loro ritorno al tifo senza più attendere la riapertura degli stadi a capienza intera. Su questo fronte un altro passo è stato compiuto nei giorni scorsi, dopo che il Comitato Tecnico Scientifico ha fornito al Governo un parere positivo all'allargamento dal 50 al 75%. Nel caso specifico del Penzo, la capienza a partire da Venezia-Fiorentina di lunedì 18 ottobre posticipo dell'ottava giornata potrebbe accogliere potenzialmente 8.362 spettatori e non più solo 5.575. Nonostante questa importante novità, la società di viale Ancona al momento fa sapere di non prevedere l'introduzione di mini-abbonamenti o pacchetto per raggruppare più match acquistando uno stesso biglietto cumulativo. Da precisare che, pur con questo allentamento delle restrizioni, il Cts raccomanda «il rispetto delle indicazioni all'uso delle mascherine chirurgiche durante tutte le fasi degli eventi» e sollecita che «ci sia la vigilanza sul rispetto delle indicazioni». (M.Del.) 

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