Venezia FC: Corriere del Veneto - Stadio, Palasport, piscina olimpica, Brugnaro chiede i soldi all'Europa -

Il nuovo stadio, il palasport e la piscina olimpionica. Eccola la cittadella dello sport di Tessera a cui pensa Ca’ Farsetti, messa nero su bianco ieri dal sindaco metropolitano che con un decreto ha approvato quattordici progetti di fattibilità per accedere ai finanziamenti europei messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. «La cittadella, itinerari ciclabili, la nuova questura, edilizia scolastica, la sicurezza delle strade metropolitane — spiega Luigi Brugnaro
Si tratta di interventi attuativi inseriti nel Piano strategico metropolitano. Riuscire ad intercettare i fondi messi a disposizione dall’Unione europea significherebbe poter contare sulla realizzazione di progetti strategici per tutto il territorio metropolitano. E anche la cittadella dello sport ha questa valenza di area vasta». Il primo passo è lo studio di fattibilità per cui Ca’ Corner ha scritto al ministero delle Infrastrutture chiedendo i fondi per lo studio di fattibilità: 580 mila euro compresi nel quasi milione e mezzo complessivo dei 14 progetti che dovranno essere valutati entro novembre. Qualora fossero finanziati potranno partire entro il 2022 con l’inserimento nel Piano delle Opere pubbliche della città metropolitana secondo quanto previsto dalle linee del Piano strategico. Il progetto della cittadella prevede sia le strutture sportive che la parte urbanistica che sarà condivisa con il Comune. Del resto il sindaco ha puntato tutto su Tessera (ripercorrendo la proposta delle giunte di centrosinistra) dopo le critiche dello stesso centrosinistra sull’idea della Reyer di fare il palasport ai Pili sui terreni di proprietà del trust di Brugnaro.
Degli altri progetti sette interessano la realizzazione di altrettanti itinerari ciclabili come la messa in sicurezza e la ricostruzione del ponte sul Dese lungo l’itinerario Portegrandi-Ca’ Sabbioni, il percorso tra Porto Menai e Forte Poerio o quello sulla Sp 90 Erraclea Mare. Altri fondi serviranno per la questura di Marghera, gli interventi su quattro scuole della Citta metropolitana e per il ripristino della segnaletica sulle strade provinciali. (f. b.)
LA NUOVA VENEZIA
La città dello sport con i fondi Pnrr - Stadio, palazzetto e piscina a Tessera
Mitia Chiarin Cittadella dello Sport a Tessera. Con nuovo stadio, nuovo palasport e piscina olimpica da 50 metri. Il sogno che sembrava sfumato, torna in primo piano. La Città metropolitana di Venezia con un decreto del sindaco Luigi Brugnaro ha approvato ieri i 14 progetti di fattibilità per i quali si intende accedere ai finanziamenti assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili attraverso i fondi europei messi a disposizione dal PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza) all'interno del programma Next Generation EU (NGEU). Espicca tra i progetti da finanziare la città dello sport nel quadrante di Tessera. Si torna a parlare del nuovo stadio ma stavolta l'area sportiva a Tessera si completa con oltre al nuovo stadio anche un palasport e una piscina olimpionica, con la vasca da 50 metri. Una città dello sport che conferma quel che si ventilava già lo scorso maggio: Brugnaro non intende perdere l'occasione di dotare la città e l'area metropolitana di impianti sportivi moderni, necessari per un Venezia calcio in serie A e la Reyer, maschile e femminile, che è nella massima serie del Basket. I miliardi che arrivano dall'Europa sono l'occasione per concretizzare l'obiettivo di creare una area dello sport che a Tessera sarà collegata non solo alla tangenziale e al vicino aeroporto ma anche alla ferrovia, approvata dal governo Draghi. Capofila del progetto, che ora vale almeno 150 milioni di euro, è la città metropolitana, che punta ai fondi del Pnrr messi a disposizione del governo, 750 miliardi di euro, con un miliardo per le Città metropolitane. E poi ci sono i fondi del Coni, il contributo dei privati (leggi il Venezia calcio dell'americano Niederauer). Gran parte delle aree sono pubbliche, di proprietà della immobiliare del Casinò.
L'area, già prevista dagli strumenti urbanistici, è diventata zona di pubblico interesse con il via libera in consiglio comunale al primo progetto del Venezia Fc, poi arenatosi. Cosa cambia? Oltre allo stadio, atteso dagli anni Novanta e mai concretizzato, trova posto a Tessera il palazzetto dello Sport (anche questo atteso da anni ma Brugnaro lo voleva ai Pili, area decisamente in una situazione più complessa) e addirittura la piscina olimpica da 50 metri. Sogno atteso da anni in città. Lo studio per la fattibilità delle 14 opere ha un costo complessivo di 1milione e 450mila euro e gli interventi previsti sono divisi in cinque assi principali: la cittadella dello sport, itinerari ciclabili, la nuova questura di Marghera, edilizia scolastica, la sicurezza delle strade metropolitane. I progetti di fattibilità saranno valutati dal MiMS che entro il mese di novembre darà risposta. I progetti potranno poi, in caso, essere finanziati e partire entro il 2022 con l'inserimento nel Piano delle Opere Pubbliche della Città metropolitana secondo le linee del Piano Strategico metropolitano. Il sindaco Brugnaro ne evidenzia la valenza strategica: «Mobilità sostenibile, infrastrutture e scuola sono temi riguardo ai quali la Città metropolitana ha sempre destinato risorse e impegni spesa. Riuscire ad intercettare i fondi messi a disposizione dall'Unione Europea significherebbe poter contare sulla realizzazione di progetti strategici per tutto il territorio metropolitano. E anche la Cittadella dello Sport ha questa valenza di area vasta». Impianti necessari allo sport di alto livello ma che aprono la porta anche a grandi eventi di spettacolo e che tutti vogliono. Ci si è divisi finora sul dove. Per il progetto di fattibilità tecnico ed economica nel decreto si chiedono al governo 580 mila euro. Non ci sono solo gli impianti sportivi ma anche la viabilità e delle opere di urbanizzazione.
IL GAZZETTINO STADIO E QUESTURA CON I FONDI DEL PNRR
Cittadella dello sport e nuova questura. Sono queste le priorità individuate dalla Città metropolitana per accedere ai fondi europei previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. I fondi che lo Stato riceverà in prestito dall'Europa serviranno a rilanciare il sistema Paese e per quello che riguarda le aree di pertinenza della provincia veneziana sono quattordici i progetti approvati.
LE PRIORITÀ
Tra le principali richieste figurano la creazione della cittadella dello sport a Tessera, inserita nel primo asse di interventi, per un ammontare di 580mila euro. Così potrebbero prender vita i finanziamenti per il nuovo stadio, un palazzetto dello sport e una piscina olimpionica, oltre alla viabilità che possa servire l'intera area veneziana, ma anche trevigiana, padovana e friulana. Un altro progetto rilevante individuata riguarda la progettazione per l'edificazione della nuova sede della questura a Marghera (nell'area dell'ex scuola Monteverdi) oltre agli uffici dell'immigrazione. Tutto quanto per un importo pari a centomila euro. Tra il primo e il terzo progetto si potrebbero quindi ottenere circa la metà dell'importo complessivo stimato in un milione e 450mila euro per le 14 opere. «Gli interventi previsti sono suddivisi in cinque assi principali: la cittadella dello sport, itinerari ciclabili, la nuova questura, edilizia scolastica e la sicurezza delle strade metropolitane», ha annunciato il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro. L'amministratore ha poi proseguito: «Si tratta di interventi attuativi inseriti nel piano strategico metropolitano. Mobilità sostenibile, infrastrutture e scuola sono temi riguardo ai quali la città metropolitana ha sempre destinato risorse e impegni spesa. Riuscire ad intercettare i fondi messi a disposizione dall'Unione Europea significherebbe poter contare sulla realizzazione di progetti strategici per tutto il territorio metropolitano. E anche la cittadella dello sport ha questa valenza di area vasta».
LE ALTRE OPERE
Sulla scia di quanto dichiarato dal sindaco, la Città metropolitana ha anche elaborato sette progetti per altrettanti itinerari ciclabili e piste ciclopedonali per un ammontare totale di 420mila euro. Nello specifico, si tratta della demolizione e ricostruzione di un ponte sul fiume Dese lungo l'itinerario Portegrandi - Ca'Sabbioni (80mila euro). La realizzazione del collegamento ciclabile tra Porto Menai e il Forte Poerio lungo la Stradona di Mira (70mila euro). Tre percorsi ciclopedonali (50mila euro l'uno) lungo la Sp 19 Dolo-Camponogara tra via Silvio Pellico in Comune di Camponogara e via Guardiana in Comune di Dolo, sulla Sp 90 Eraclea Mare in Comune di Eraclea, tra Fiesso d'Artico e Paluello di Stra nel Comune di Stra e sulla Sp 61 tra Annone Veneto e San Stino di Livenza. Da ultimo, per un controvalore di 70mila euro, c'è il percorso ciclopedonale sulla Sp 33 Mirano-San Giorgio delle Pertiche fra Mirano e Santa Maria di Sala. Per quanto riguarda l'edilizia scolastica, sono quattro gli interventi ipotizzati per un valore di 200mila euro: l'adeguamento alla normativa di prevenzione incendi dell'Istituto Scarpa-Mattei sede di via Leopardi a San Stino di Livenza, del plesso scolastico Ipsia Ponti di Mirano, e a Castello, Venezia, dell'Iss Barbarigo e del Iss Venier-Cini. Altri interventi riguarderebbero la segnaletica stradale, dissuasori di velocità, guard rail delle strade provinciali. La risposta da parte del ministero delle infrastrutture è prevista entro novembre, mentre i progetti potranno essere finanziati dal 2022.
Tomaso Borzomì

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