Protezione del confine e fortificazioni di 2 linea
Il
gruppo fortificato di Riva, presidiato da un battaglione di riserva
del 37° reggimento, 164° e 168° battaglione Landschutzen, ciascuno
con un reparto di mitragliatrici, 2 compagnie del 1° battaglione
artiglieria da fortezza, 2 compagnie pesanti campali e 2 di riserva
del 4° battaglione artiglieria da fortezza, 1 sezione riflettori.
Inoltre c'era una compagnia zappatori del 9° reggimento, 1
battaglione presidiario, uno di lavoratori di Landeschutzen in
costituzione e 2 battaglioni di Bolzano e Lana. In complesso c'erano
39 mitragliatrici, più di 7000 fucili e una riserva di 12 pezzi
mobili (4 cannoni da montagna da 70 mm, 4 da 90 mm e 4 obici da 100
mm).
Le
opere erano:
Batteria della Spiaggia, armata
con 4 cannoni da 91/75 mm in cupola;
Forte Garda armato con 4 obici
da 100 mm in cupola corazzata, 2 cannoni da 80 mm M 05 a tiro rapido
per la difesa ravvicinata, 3 mitragliatrici da 80 mm M 07 e un
riflettore mobile da 90 mm;
Batteria di mezzo, armata con 4
pezzi da 120 mm in casamatta corazzata e 2 mitragliatrici con
osservatorio;
Forte Sant'Alessandro, armato
con 6 pezzi da 120 mm M 61;
Forte di Nago Inferiore e
Superiore, armati con 8 cannoni da 90 mm in casamatta;
Forte Tombio, armato con 4
obici da 100 mm in cupola e 12 mitragliatrici.
Inoltre
c'era la Tagliata del Ponale per la fucileria e la batteria
Bellavista armata di 4 cannoni da 90 mm in bronzo.
La
zona degli altipiani cimbri, di Folgaria, Lavarone e Luserna, era
presidiata da un battaglione del 6° reggimento artiglieria da
fortezza ed un distaccamento del 1° reggimento Landschutzen.
Complessivamente c'erano circa 40 ufficiali, 1500 fucili e 50 pezzi.
Le
opere erano:
Forte
Doss del Sommo, armato con 4 obici da 100 mm in cupola corazzata, 22
mitragliatrici da 8 mm M 07 in casamatta e 7 riflettori di cui uno da
60 cm;
Forte
Sommo Alto, armato con 2 obici da 100 mm in cupola, una
mitragliatrice in cupole girevole e 16 in casamatta corazzata;
Forte
Cherle, armato con 4 obici da 100 in cupola, 2 cannoni da 60 mm
nell'opera di controscarpa, 2 obici da 60 mm M 12 nella batteria
Traditor e 15 mitragliatrici da 8 mm M 07/12;
Forte
Belvedere, armato con 3 obici da 100 mm in cupola e 22 mitragliatrici
da 8 mm M 07;
Forte
Busa Verle, armato con 4 obici da 100 mm in cupola, 2 cannoni a tiro
rapido da 80 mm M 5 e 13 mitragliatrici;
Forte
Spitz Verle, armato con 5 mitragliatrici M 07/12 in 4 cupole
girevoli.
Il
gruppo fortificato di Levico era presidiato dalla 2 compagnia del 1°
battaglione artiglieria da fortezza.
Le
opere erano:
Forte Col delle Benne, armato
con 2 obici da 100 in cupola corazzata e 4 cannoni da 120 mm in
casamatta blindata;
Forte Tenna, armato con 2 obici
da 100 mm in cupola corazzata e 8 cannoni da 120 mm
La
fortezza di Trento presidiata dal 2° battaglione di riserva del 37°
reggimento, 140°, 141° e 142° battaglione Landsturm con 1 reparto
mitragliari ciascuno, 7 compagnia campale del 1° battaglione
artiglieria da fortezza, 4 compagnie campali del 4° battaglione
artiglieria da fortezza, 1 compagnia di marcia del 1° battaglione
artiglieria da fortezza, 1 compagnia di riserva del 5° battaglione
artiglieria da fortezza, 1 sezione riflettori, 1 campagnia zappatori.
Dal 1 giugno, 1 batteria di obici del 14° reggimento da montagna e
26 pezzi mobili (18 cannoni campali da 90 mm M 75/96, 4 obici da
montagna da 100 mm M 10, 4 da 150 mm M 80). Nel complesso 48
mitragliatrici, 8800 fucili e circa 150 pezzi d'artiglieria.
Le
opere erano molte. Prima di tutto quelle vicino a Trento.
Castello di Trento, c'erano
alcune cannoniere disarmate;
Doss di Trento, armato con 8-10
pezzi in barbetta da 120 mm e qualche mortaio da 150 mm, i dati
erano non sicuri.
Le
opere del fronte orientale erano:
Forte Civezzano, armato con 3
cannoni da 150 mm M 61, 5 cannoni da 120 mm M 61 e 2 cannoni da 90
mm M 75/96;
Tagliata stradale superiore di
Civezzano, armata con 2 cannoni da 120 mm;
Tagliata stradale inferiore di
Civezzano, armata con 3 cannoni da 80 mm M 75.
Forte Roncegno, armato con 4
cannoni da 90 mm;
Batteria Cimirlo, armata con 6
cannoni da 120 mm M 61 e 2 cannoni da 90 mm;
Blockhaus Maranza, armato con 2
cannoni da 90 mm;
Forte Brusaferro, armato con 4
cannoni da 120 mm M 61 e 2 cannoni da 90 mm M 04;
Forte Doss Fornass, armato con
4 cannoni da 120 mm M 61 e 2 da 90 mm M 04.
Le
opere del fronte meridionale erano:
Forte Mattarello, armato con 4
cannoni da 120 mm, 2 obici da 150 mm e 2 cannoni da 80 mm in cupola
corazzata;
Batteria superiore di
Mattarello, armata con 4 cannoni da 90 mm;
Batteria inferiore di
Mattarello, aramta con 4 cannoni da 90 mm;
Forte Doss Roccolo, armato con
5 cannoni da 120 mm e 5 cannoni da campagna in barbetta;
Forte San Rocco, armato con 2
cannoni da 120 mm in cupola, e 4 da 150 mm in barbetta;
Batteria Romagnano, armato con
2 obici da 150 mm in cupola, e 4 cannoni da 120 mm in casamatta
corazzata e 11 mitragliatrici;
Batterie Palon, armata con 4
cannoni da 90 mm M 76/96 e 10 mitragliatrici
Le
opere sul fronte occidentale erano:
Blockhaus Mandolin, armato con
4 cannoni da montagna da 70 mm;
Batterie Candriai, armata con 8
cannoni da 90 mm M 75/96;
Tagliata stradale Bus di Vela,
armata con 3 cannoni da 90 mm M 75/96 in cannoniera minima;
Forte Doss di Sponde, armato
con 2 cannoni da 120 mm e altrettanti per la difesa ravvicinata;
Le
opere del fronte settentrionale erano:
Forte Martignano, armato con 4
cannoni da 120 mm M 61 in casamatta e 2 cannoni da 90 mm M 75 in
cannoniera minima;
Forte Kalisberg, armato con 2
pezzi da 150 mm e i cannoni da 120 mm in casamatta.
Lo
sbarramento della linea Cismon e di Val Travignolo, era presidiato da
un distaccamento del 3° Landeschutzen e della 1 compagnia riserva
del 1° battaglione dell'artiglieria da fortezza. Gli uomini erano
corca 10 ufficiali e 400 uomini con 12 pezzi.
Le
opere della zona erano:
Forte Dosaccio, armato con 4
obici da 100 mm in cupola, 4 cannoni da 120 mm in casematte scudate
e 12 mitragliatrici;
Forte Buso, armato con 4
cannoni da 120 mm.
Lo
sbarramento di Val San Pellegrino, era presidiato da un distaccamento
del 3° reggimento Landschutzen e da un distaccamento del 1°
battaglione artiglieria da fortezza.
L'opera
del settore era:
Forte Someda, armato con 2
obici da 150 mm in cupola corazzata, 2 cannoni da 120 mm M 96 in
cannoniera corazzata e 4 mitragliatrici M 93 e 12 fucili.
Lo
sbarramento della Val Cordevole, era presidiato da un distaccamento
del 3° Landschutzen, mezza compagni del 1à battaglione artiglieria
da fortezza ed una sezione di riflettori.
Le
opere erano:
Forte La Corte, era armato con
4 cannoni da 120 mm in casamatta corazzata, 5 mortai da 150 mm in
cupole girevoli e 6 cannoni a tiro rapido;
Tagliata Ruaz, armata con 2
cannoni di piccolo calibro e 4 mitragliatrici.
Lo sbarramento della Val
Costeana, aveva a disposizione un distaccamento del 3°
Landeschutzen e da elementi, un quarto di compagnia del 1°
battaglione artiglieria da fortezza, ed armato con 2 cannoni in
casamatta da 60 mm M 98 e 2 cannoni da 80 mm M 98. La forza era di 5
ufficiali, 150 uomini e 4 pezzi.
Forte Tre Sassi, armato con 2
cannoni da 80 mm M 98, alcuni cannoni di piccolo calibro e 2 cannoni
da 60 mm M 98.
Lo
sbarramento della Val Rienza, era presidiato da un distaccamento del
3° Landeschutzen, un distaccamento del 1° battaglione artiglieria
da fortezza e dall 3 compagnia di riserva dello stesso reparto. La
forza era di 12 ufficiali, 350 uomini.
Le
opere del settore erano:
Forte Platzweise, armato con 2
cannoni da 120 mm in casamatta corazzata, 2 mortai da 150 mm in
cupole corazzate e 2 cannoni da 90 mm;
Forte Landro alto, armato con 3
obici da 100 mm in cupola corazzata, 2 cannoni da 120 mm in
casamatta corazzata e 2 cannoni da 90 mm;
Forte Landro basso, armato con
3 cannoni da 120 mm in casamatta corazzata e 2 cannoni da 90 mm.
Lo
sbarramento di Sesto, disponeva di un distaccamento del 3°
Landeschutzen, mezza compagnia del 1° battaglione artiglieria da
fortezza, 4 compagnia di riserva del 1° bttaglione, 2 compagnia di
marcia del 4° battaglione artiglieria da fortezza ed una sezione di
riflettori. La forza era di 20 ufficiali e 500 uomini.
Le
fortificazioni della zona erano:
Forte Mitterberg, armato con 3
cannoni d 120 mm in casamatta corazzata, 3 mortai d 150 mm in cupola
ed alcuni cannoni di piccolo calibro;
Forte Haideck, armato con 2
cannoni da 120 mm in casamatta corazzata, 3 mortai da 150 mm in
cupole corazzate ed altri cannoni da campagna.
Lo
sbarramento della Val Fella, era presidiata dall 3 compagnia del
153°, da elementi della Landwehr e da un distaccamento d'artiglieria
da fortezza.
L'opera
del settore era:
Forte Hensel, armato con 2
obici da 100 mm in cupola corazzata, 2 cannoni M 1861 da 120 mm, 2
mortai da 170 mm, 4 pezzi dello stesso tipo in batteria corazzata e
7 mitragliatrici Schwarzlose M7 e 6 riflettori.
Lo
sbarramento della Val Seebach, era presidiato da una compagnia del
151° reggimento, elementi dell'artiglieria da fortezza e della
Landwehr.
Le
opere del settore erano:
Forte Lago Predil, armato con 3
cannoni da M 9 da 90 mm nella batteria frontale, mentre altri 3 era
nella casamatta a difesa del fronte di gola. Per la difesa
ravvicinata c'erano 2 mitragliatrici Maxim M 4 e 2 affusti per
fucile;
Fortino Gola Alpel, armato con
3 cannoni M 1861 da 120 mm a retrocarica, 2 mitragliatrici montigny
da 11 mm per il fiancheggiamento del fronte di essa;
Batteria Sella Predil, armata
con 3 cannoni M 80 da 120 mm su affusti, 2 mitragliatrici
Schwarzlose da 8 mm per la difesa ravvicinata.
Ultimo
era lo sbarramento di Val Koritnica, presidiata da 2 compagnie del
151° reggimento. La forza presente era di 250 uomini della Landwehr
e 260 di artiglieria da fortezza.
Le
opere della zona erano:
Chiusa di Flitsch, armata con 3
cannoni da 120 mm nel fronte sud e 2 cannoni da campagna nelle due
casematte per la difesa del fronte est;
Forte Hermann, armato con 4
pezzi da 120 mm M 80/96 nelle casematte corazzate, 4 mortai da 150
mm in cupola corazzata.
Il
sistema difensivo imperiale alla frontiera con l'Italia, all'infuori
che i forti corazzati degli altipiani cimbri, alcune opere del Tonale
e forte Carriola che potevano resistere al tiro dei grossi calibri,
tutti gli altri erano nel 1915 antiquati e non più rispondenti al
conflitto che stava per aprirsi.
Facoltà
di Storia – Università Cà Foscari Venezia – docente prof.
Casellato Alessandro – partecipante come uditore
Commenti
Posta un commento