Venezia FC:Il Gazzettino. Niente da fare il Penzo resta un vero incubo

Bello ma inconcludente, un buon Venezia sbatte contro il muro dello Spezia e non può accontentarsi né sorridere per uno 0-0 che pesa quasi quanto una sconfitta. Nonostante una partita a senso unico gli arancioneroverdi una sola vittoria nelle ultime 8 uscite rinviano di nuovo l'appuntamento con i tre punti davanti ai propri tifosi, fermati anche dalla sfortuna di un altro palo colpito. Nel 112. anniversario della nascita del vecchio Calcio Venezia neroverde il Penzo si conferma inespugnabile per i ragazzi di Alessio Dionisi, comunque da elogiare per come e quanto hanno insistito alla ricerca di quello che sarebbe stato l'unico risultato utile, visto che il margine sui playout è sì salito a due punti, ma oggi un successo della Cremonese sul Perugia comporterebbe l'ingresso dentro la zona retrocessione. A distanza di un anno, pur con i necessari distinguo legati soprattutto al gioco che oggettivamente la squadra sa esprimere, nella sostanza la situazione tende in maniera analoga al rosso, visto che dopo 16 giornate di Serie B i punti sono 19 punti contro i 20 di dodici mesi fa. Una classifica ancor più complicata dopo che la Juve Stabia, prossima avversaria (sabato 21 alle ore 15) ed ora solo a -2, ha sbancato per 3-2 Verona risalendo dallo 0-2 contro il Chievo. Dopo il bel 2-2 in rimonta di Pescara Dionisi cambia lo stretto necessario, preferendo Vacca a Maleh a centrocampo, regalando il debutto al serbo Lakicevic e confermando il tridente senza prime punte di ruolo. Dopo i primi 10', nei quali lo Spezia agisce alto senza costruire pericoli, il Venezia si fa apprezzare prendendo in mano il pallino del gioco senza cederlo mai agli avversari, imbastendo più di qualche buona combinazione arrivando al traversone o al filtrante, con precisione non sempre ottimale. In campo ci sono solo Modolo e compagni, bravi a non concedere nessun tiro nello specchio di Lezzerini, neo eliminato subito al rientro in campo, ma è solo un fuoco di paglia. Il Venezia infatti spinge a testa bassa maledice l'ennesimo palo che stavolta salva Scuffet. L'espulsione di Maggiore a metà ripresa è un potenziale assist, tant'è che Dionisi dopo aver inserito Lollo si gioca la carta Zigoni rinunciando ad un centrocampista. Il problema è che ora la stanchezza ha la meglio anche sulla superiorità numerica, nel finale il Venezia si allunga, perde il ritmo migliore e manca incisività. Poco prima del 90' entra anche Bocalon ma ormai c'è poco da fare, al triplice fischio è il bunker di uno Spezia al limite dell'arrendevolezza ad avere la meglio facendo uscire i lagunari a testa bassa.
Marco De Lazzari
Tacopina bacchetta i tifosi: «Stadio semivuoto, così non va»
Non ci sono misteri o novità particolari, la situazione è sempre la stessa: stiamo cercando partner che si aggreghino al nostro progetto per portare il Venezia più in alto possibile nel calcio italiano - questo il commento del presidente Joe Tacopina su quelle che sono le prospettive societarie dei lagunari, ribadendo come la linea perseguita sia rimasta inalterata nel tempo - l'ho detto tante volte e lo ripeto una volta di più: abbiamo uno stadio da costruire, un hotel, un centro commerciale, per cui è normale che cerchiamo altri soggetti che vogliano partecipare. Abbiamo una proprietà forte ma naturalmente se arrivano altri partner, magari anche locali, che vogliano essere parte di questo eccitante progetto, ben vengano.
Venendo invece all'oggi, con lo Spezia è arrivata un'altra buona prestazione che però ha portato solamente un punto alla classifica del Venezia, come è successo purtroppo in tante occasioni in questa prima parte di stagione.
Devo essere sincero ed onesto, come lo sono sempre - analizza Tacopina - questo per me non è un punto guadagnato, ma due punti persi. Abbiamo letteralmente dominato la partita, abbiamo una grande squadra, ma portare a casa solamente un punto quando dovremmo averne guadagnati tre brucia molto. Sono molto dispiaciuto non della prestazione ma del risultato, dobbiamo convertire le buone giocate in punti. Non possiamo accontentarci del fatto che giochiamo bene senza vincere. Mi piace la squadra, mi piace come giochiamo, ma non i risultati che stiamo ottenendo. Lo Spezia non ha fatto praticamente nulla in avanti, Lezzerini oggi non ha fatto nemmeno una parata, mi sa che non lo pagherò nemmeno quest'oggi.
Mister Dionisi ha sottolineato che gli è dispiaciuto sentire qualche lamentela da parte del pubblico durante la partita e che invece la squadra, considerando anche che si tratta di un gruppo molto giovane, dovrebbe essere sostenuto in tutto l'arco del match.
Sono d'accordo al 100% con il nostro allenatore - sottolinea il presidente del Venezia - i supporter del Venezia vogliono essere orgogliosi della propria squadra, vogliono che torni grande come è stato qualche tempo fa e noi in questi anni abbiamo dato il massimo perchè questo succeda, ma anche i tifosi hanno delle responsabilità e devono fare la loro parte. Il primo obbligo è di venire allo stadio ed invece la curva era semivuota così come i laterali, e non c'erano assolutamente scuse per questo: era una bella giornata, non c'era pioggia, neve, tornado o acqua alta e mi è difficile parlare di cosa i tifosi si aspettano dalla squadra se non vengono nemmeno allo stadio. L'altra considerazione è che appunto si tratta di un gruppo di giocatori giovani e che quindi ha bisogno di sentire il sostegno dei propri supporter. Se sbagliano un passaggio o una giocata non dovrebbero sentire dei fischi. Certo non sono contento di come è andata oggi, ma nessuno può dire che i ragazzi non ci stiano provando e diano il massimo. (a.man.)

«MALE NEGLI ULTIMI 20 METRI»
Nella sfida con lo Spezia si è vista praticamente una sola squadra in campo, ma alla fine le due squadre si sono divise la posta, e ancora una volta il Venezia non riesce a concretizzare la mole di gioco che riesce a creare.
L'equilibrio effettivamente si è visto solo nei primissimi minuti - commenta Alessio Dionisi - poi la gara l'abbiamo sempre gestita noi. Siamo stati poco incisivi negli ultimi venti metri. Sappiamo che dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista, e tutto sommato il fatto che dobbiamo lavorare soprattutto su quello significa anche che per il resto i ragazzi fanno tantissime cose positive, però non possiamo fermarci a questo perchè, come è successo ad Empoli, come è successo a Pescara, anche oggi non siamo riusciti a centrare il successo. Con prestazioni del genere altre squadre vincono, noi ad oggi anche giocando in questo modo non riusciamo a vincere, per cui dobbiamo continuare a lavorare per arrivarci.
Ad aumentare il rammarico il fatto che l'ultima mezzora lo Spezia abbia dovuto giocare in dieci e che il Venezia non sia riuscito ad approfittare della superiorità numerica.
In realtà sarebbe stato meglio continuare undici contro undici - sostiene il tecnico dei lagunari - perchè in realtà abbiamo fatto un pochino meno bene proprio quando loro hanno perso un uomo. Siamo stati un po' meno incisivi e anche un po' più frettolosi nelle giocate, anche perchè si sentiva la responsabilità di dover fare risultato giocando con l'uomo in più.
Lo Spezia si era già chiuso parecchio in difesa in precedenza, poi ovviamente con un uomo in meno hanno stretto ancor di più le fila, avendo comunemente uomini molto veloci davanti che potevano diventare pericolosi in ripartenza e quindi dovevamo comunque stare attenti. Purtroppo quando certe partite si mettono in un certo modo ci vuole l'episodio per sbloccarle. Noi abbiamo preso il palo e non ci è andata bene. Non dimentichiamoci poi che nel primo tempo Di Mariano si è trovato a tu per tu con il portiere e lui ha preso la palla e il portiere ha preso lui.
Dionisi invita poi i tifosi a sostenere la squadra per quello che riesce a dare in campo.
Ho sentito mezzi mugugni ogni tanto dalla tribuna, i ragazzi meritano di essere incitati. Siamo la squadra più giovane della categoria, ce la giochiamo alla pari con tutti, oggi ad esempio abbiamo dominato contro una squadra forte come lo Spezia che punta ad arrivare nei play-off, ma tutto quello che stiamo facendo non va disperso, ma sostenuto. Io capisco i trascorsi, capisco anche che uno guardando la classifica potrebbe aspettarsi di più, ma siamo partiti a luglio che dovevamo giocare in serie C e invece stiamo dimostrando che meritiamo questa categoria. Certo non siamo soddisfatti e sappiamo che dobbiamo migliorare, ma mi piacerebbe che da fuori ci fosse sempre una spinta durante la partita, poi magari alla fine si può anche criticare, per carità, ma durante il match sarebbe importante che i ragazzi sentissero il sostegno di tutti.
Andrea Manzo

Lakicevic convince Capello poco efficace
LEZZERINI SV
Un controllo così così con i piedi in avvio di gara è l'unico sussulto della partita di tutto il campionato in cui è stato meno impegnato. Nemmeno la facile parata sul tiro di Mastinu basta per evitare il senza voto.
LAKICEVIC 6.5
Esordio assoluto in Italia venti mesi dopo l'ultima gara giocata in Serbia, non fa rimpiangere un Fiordaliso finora titolare inamovibile. Sfrutta l'occasione giocando 90' di buona intensità, con le sue sgroppate manda spesso in affanno gli avversari mostrando una gamba che può davvero tornare utile.
MODOLO 6
L'attacco spezzino è davvero poca cosa, impalpabile a voler essere generosi in vista del Natale. Buona prova per concentrazione e attenzione, di testa non va lontano dal bersaglio grosso.
CASALE 6
Nella sua zona Bidaoui ha solo una mezza palla di testa, dopodiché nessuna sbavatura contro avversari che fanno davvero troppo poco per metterlo in affanno.
CECCARONI 6.5
Il faccia a faccia contro il suo passato e presente (il suo cartellino dello Spezia) non gli fa tremare le gambe. Non concede nulla a un cliente (sulla carta) scomodo come Ragusa e non smette mai di proporsi in avanti prendendosi spazio.
SUCIU 6
Il meno appariscente dei tre mediani lagunari, si va valere soprattutto nel taglia e cuci recuperando tanti palloni. Resta un mistero perché non provi mai quel tiro da fuori che ha già dimostrato di avere nelle sue corde.
ST 24' LOLLO 5.5
Non un grande impatto, qualche errore evitabile in un centrocampo ormai ridotto all'osso con quattro attaccanti in campi.
FIORDILINO 6.5
Gran lottatore, il suo furore agonistico a volte lo paga in termini di lucidità e precisione nella costruzione. Collante prezioso e insostituibile, cerca anche il tiro nel finale senza fortuna.
VACCA 6.5
A volte un po' lezioso, sbaglia qualche appoggio di troppo però è comunque molto presente e nel vivo del gioco lagunare. Esce con le batterie scariche dopo aver dato molto.
ST 30' ZIGONI 5.5
Acclamato dal pubblico, in poco più di un quarto d'ora non ha nessuna occasione per rispolverare l'etichetta di salvatore.
ARAMU 6
Sua la conclusione più pericolosa del match, fa volare Scuffet purtroppo graziandolo dalle mattonelle delle sue punizioni meno velenose del solito.
CAPELLO 5.5
Poco efficace rispetto alle sue migliori giornate. Certo, non smette mai di cercare il dialogo con i compagni, cambia sempre posizione ma sempre patire un po' quando si trova a fare la prima punta.
DI MARIANO 7
La palma del migliore in campo se la merita tutta, anche se purtroppo resta solo platonica. Rischio di farsi male sbattendo su Scuffet, il palo gli nega un gol che non smette mai di cercare e che avrebbe meritato, sia lui sia il Venezia.
ST 44' BOCALON SV
Spiccioli per un ultimo forcing che non c'è. (m.del.)

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