Venezia FC: Il presidente Tacopina non molla

Il presidente del Venezia Joe Tacopina non era presente alla presentazione di Serse Cosmi, ma ha voluto inviare un lungo messaggio diretto a società e tifoseria dopo la scelta di esonerare Walter Zenga: “Oggi più che mai avrei voluto essere li con voi ma un piccolo intervento programmato da tempo non mi consente di essere a Venezia.
Voglio innanzitutto ringraziare Walter Zenga e il suo staff per quello che ha fatto per il nostro club in questi 5 mesi. Per la serietà, l’attaccamento e la professionalità dimostrata. 
È però evidente che da un paio di mesi qualcosa non girava più come prima. Per la seconda volta nel corso di questa stagione, quindi mi sono trovato a prendere una decisione difficile. Amo questa città e questo club, chi mi conosce lo sa, ed è proprio per questo amore profondo e viscerale che provo che non posso permettermi di lasciare nulla di intentato. Dopo una lunga e attenta riflessione nella notte di lunedì ho maturato la convinzione che tutto l’ambiente necessitava dell’ennesima scossa per ritrovare quella convinzione e brillantezza che oggi sembrano persi. Ieri mattina ne ho parlato con i miei manager e poi ho contattato Serse Cosmi che ha accettato con il grande entusiasmo che lo contraddistingue, questa nuova sfida. Non conoscevo personalmente Serse, rimedierò presto, ci ho parlato al telefono e fin da subito ho capito che si tratta di una persona vera. Il suo curriculum parla da sè, è un uomo che non mollare mai, un professionista carismatico che accettando di venire a Venezia si è messo nuovamente in gioco scegliendo di lottare assieme a noi. Perchè questo dovremo fare, tutti insieme, uniti fino all’ultima giornata di campionato. Quindi benvenuto nella famiglia del Venezia FC a mister Cosmi e ai suoi collaboratori e buon lavoro.
Permettetemi anche di fare chiarezza sugli obiettivi del club perchè in questo ultimo periodo leggo cose che non mi piacciono. Il nostro obiettivo non è mai cambiato: Vogliamo la Serie A, vogliamo tornare nel calcio che conta e rimanerci a lungo giocando nel nostro nuovo stadio che sorgerà a Tessera. In questi anni, sapendo perfettamente quello che stavamo facendo, abbiamo scelto di investire molto e questo investimento ci ha permesso di conquistare la serie B in 2 stagioni. 
Un modello di business moderno però non può permettersi di perdere milioni ogni anno. Perchè questo è il motivo per cui ogni anno in Italia spariscono club gloriosi. 
Il nostro modello di business prevede di continuare ad investire, ma di farlo in maniera intelligente e su più fronti: non solo sulla rosa ma anche sulle strutture, sugli impianti, sul settore giovanile, sui progetti internazionali, sul nostro brand che deve diventare ogni giorno più forte e globale. E attenzione questo non vuol dire che non siamo ambiziosi, che stiamo disinvestendo o che abbiamo cambiato progetto. Questo vuol dire fare le cose in maniera sensata. Vuol dire trattare il club come un’azienda e non come un hobby o un giocattolo personale. Questo vuol dire garantire un futuro al Venezia FC, perchè questo club come ho detto il primo giorno in occasione della mia presentazione, appartiene alla città di Venezia e ai suoi tifosi, io ne sono solo un custode temporaneo. 

Oggi attraversiamo un momento difficile, la situazione però non è compromessa. Sono sicuro che mister Cosmi farà ritrovare questo gruppo e  che sarà capace di tirar fuori il meglio da ogni giocatore.
Infine mi rivolgo ai tutti i nostri tifosi, non solo a quelli che ogni domenica sono allo stadio: oggi più che mai il club ha bisogno di voi. So che il Penzo è scomodo, che non ha le coperture, che il calendario non aiuta, ma dovete  sostenerci, dovete fare la vostra parte, oggi dovete spingere con tutte le vostre forze nella nostra stessa direzione. 
Insieme ne usciremo e saremo più forti di prima.

Lunedì sera mi auguro di vedere un Penzo arancioneroverde, di sentire cantare e sostenere i ragazzi fino al novantesimo e oltre. Contro il Palermo ci aspetta la prima di 11 battaglie.
Forza Venezia!”

Commenti

Post popolari in questo blog

Un puzzle chiamato Italia

Quota 126 del Vippacco