Venezia FC: Presentazione del portiere brasiliano Bertinato

Giornata di presentazioni in casa Venezia. Valentino Angeloni introduce Bruno Bertinato, portiere brasiliano acquistato in prospettiva futura: “È un acquisto che abbiamo voluto anticipare di sei mesi rispetto a quanto era programmato, ossia a giugno. Perché abbiamo voluto accelerare il suo inserimento per la questione della lingua. Le due qualità sono importanti, ha una struttura imponente e dovremo lavorare su di lui assieme a Lotti e Zenga per esaltare le sue qualità. È un discorso per il futuro che dimostra la programmazione della società e del presidente. Sono diversi mesi che lo seguiamo, quando arrivai a giugno avevo seguito Fuzato, che poi si è trasferito alla Roma. Stavamo parlando col Coritiba e abbiamo trovato un accordo per anticipare l’arrivo di Bertinato”
Stavamo parlando col Venezia da molto tempo, questa città mi ha sempre affascinato moltissimo. Il mio sogno sin da bambino era vivere a Venezia e poter vivere qui perché sarebbe stato magnifico avere questo privilegio. Qui c’è un progetto importante, ambizioso e che guarda lontano, essere riuscito a combinare le due cose è il massimo. Ho iniziato a giocare col Curitiba quando avevo 10 anni, ho sempre vestito quella maglia, ma ho sempre avuto il sogno di giocare nel campionato italiano. Non vedo l’ora di cominciare il mio percorso qui a Venezia. Le mie origini? La mia famiglia è italiana e questo ha avuto il suo peso nella scelta. I due rami della mia famiglia sono entrambi italiane. I miei nonni erano di Arzignano, ho sangue italiano e ho sempre avuto come obiettivo quello di giocare in Italia. Ho sempre giocato portiere, sin da quando a 4-5 anni ho iniziato con mio padre. L’Italia l’ho conosciuta durante un torneo giovanile a Trieste, mi è sempre piaciuta e mi ha sempre affascinato. Sono mancino, sia di mano che si piede, sono sempre stato un po’ fuori dagli schemi. Il mio agente mi ha detto che sono come Buffon, ma ne devo fare di strada. Sono stato eletto miglior portiere di un torneo negli Stati Uniti per due o tre volte di fila , ma devo crescere ancora tanto. Qui fa un po’ freddo, ma c’è un allenatore bravissimo e spero e di riuscire a impormi

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