Venezia FC: La sentenza del venerdi sera è che Bucchi abbatte Vecchi

Che ci fosse qualcosa di sinistro nel Venezia lo si era capito nelle prime due partite della stagione. Alla prima contro lo Spezia le difficoltà erano state in qualche modo nascoste dal risultato finale, col Padova era sembrata evidentissima la mancanza di peso in attacco. Quello che proprio nessuno poteva immaginare, era che la difesa potesse improvvisamente imbarcare acqua da tutte le parti, sia pure contro una delle avversarie più forti della categoria, il Benevento di Cristian Bucchi. La sentenza del venerdì sera è che proprio Bucchi abbatte Vecchi, che il Venezia perde ancora e che qualche scricchiolio inquietante emerge dai delicati meccanismi del post-Inzaghi. Che la squadra abbia un’identità di gioco è lapalissiano, quel che ancora manca la forma al top di molti primattori (Falzerano, Pinato, Andelkovic e Bruscagin su tutti). Col Benevento, allarme rosso su tutto il fronte per almeno 45 minuti: Bruscagin a destra affonda, finendo con l’essere schiantato sull’asse sinistra dal devastante Bandinelli e dalla velocità di Improta (che pure non fa faville, anzi. Bruscagin è colpevole sul primo (dove sbaglia la diagonale) e sul terzo gol (dove si fa infilare dall’incursione di Bandinelli). L’ex Latina non dà mai l’impressione di trovare la posizione, perennemente in difficoltà di fronte alle folate e dalle sovrapposizioni di Letizia e dalla precisa mossa di Bucchi che vuole vincere la partita in quella zona. E non va meglio ad Andelkovic, neppure lontano parente della roccia ammirata a lungo. Il Venezia è ricacciato in basso, urge un cambio di rotta immediato.
(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

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