Venezia FC: Dichiarazioni di mister Inzaghi e di mister Stellone. Davide Marsura il gol più importante. Analisi partita del Gazzettino e della Nuova Venezia

Queste le dichiarazioni di mister Filippo Inzaghi, allenatore del Venezia, rilasciate ai microfoni di Sky Sport al termine dell’incontro pareggiato al Penzo contro il Palermo: “Abbiamo ancora speranza per salire in serie A. Poi è chiaro che il Palermo è una squadra incredibile, devastante per forza fisica, basti pensare ai tre cambi che ha potuto fare. Per la loro forza abbiamo sofferto anche poco. Ma noi stiamo facendo qualcosa al di là delle nostre possibilità, abbiamo avuto anche la palla del 2-1 con Domizzi, poi abbiamo ance corso dei rischi, sul nostro giocatore che è scivolato, potevamo anche perdere. Siamo stati anche bravi a portare a casa un risultato positivo. Va bene così, chiaramente ora vincere a Palermo non sarà facile, però il fatto di poterci giocare la semifinale lì, nel loro stadio, penso che sia una bella soddisfazione per i miei ragazzi. E poi, penso che anche loro, un po’ di paura, ce l’avranno. Abbiamo poco da perdere contro una corazzata del genere. Ma dobbiamo provarci, con le forze che ci rimangono perché non dimentichiamoci che noi abbiamo giocato 70 ore fa mentre loro hanno riposato; non sarà semplice, disputeremo la terza partita in sette giorni contro, ribadisco,  una corazzata con una forza fisica devastante, però teniamo aperta la speranza”. Sulle voci di mercato che lo accosterebbero al  Bologna: “Io ora sono concentrato su una cosa troppo grande per pensare al resto. Chiaramente sono in scadenza di contratto, quindi dovrò ragionare su quello che succederà prima di tutto con il Venezia, perché due anni fa sono venuto in Lega Pro, prendendo una squadra sperando di poterla portare a questi livelli. Era un sogno, per cui voglio godermelo fino all’ultimo giorno. Poi mi troverò con il Venezia e decideremo quale sarà la strada migliore”.

Queste le dichiarazioni dell’allenatore del Palermo, Roberto Stellone, ai microfoni di Sky Sport subito dopo il match pareggiato in casa del Venezia: “Un risultato importante, è stata una partita equilibrata durante la quale, nel primo tempo, abbiamo sofferto un po’ di iniziativa loro, soprattutto sui cross dalla trequarti, dove noi non riuscivamo ad andare a prendere i loro quinti, che erano sempre ben disposti in campo; nella ripresa, abbiamo abbiamo avuto più occasioni. E’ stato un pareggio alla fine giusto, anche se è stata una partita di sofferenza: non è facile giocare in questo campo,  un po’ più stretto del normale ed oggi un po’ scivoloso, però faccio veramente i complimenti ai ragazzi, perché hanno interpretato bene sia la fase offensiva che quella difensiva. Per la partita di ritorno, non dobbiamo fare calcoli, dobbiamo invece pensare ad attaccare, senza prendere ripartenze, perché comunque la qualità del Venezia è quella. Mentre loro dovranno osare un po’ di più, perché il pareggio non gli servirà a nulla, quindi dovremo essere bravi anche noi a ripartire”. Sui rumors di mercato che lo avrebbero visto accostato proprio alla panchina del Venezia: “Erano solamente voci”.

Davide Marsura, attaccante arancioneroverde autore del goal del pareggio del Venezia, al termine del match contro il Palermo, durante la conferenza stampa post gara ha sottolineato l’importanza della sua rete e della grande forza di reazione dopo il goal subito. “Sì, siamo andati sotto, cosa che non è mai bella, però abbiamo reagito da grande squadra quale siamo. Non molliamo mai, ci siamo sempre, siamo sempre lì, sul pezzo e siamo riusciti a trovare il pareggio. Poi, lo si è visto, volevamo vincerla, perché noi siamo questi. Purtroppo non è stato così, comunque un pareggio ci sta. Adesso sappiamo che dobbiamo andare a Palermo per vincere, e noi vogliamo andare in finale; penso che abbiamo tutte le carte a disposizione per potercela fare”. Come si può avere la meglio, allo stadio di Palermo, su questa squadra rosanero così impostata? “Loro hanno grandi individualità, basti guardare quelli che sono entrati in corso di gara, giocatori sicuramente fortissimi per questa categoria; però, se noi siamo qui, in questa semifinale di playoff, tante qualità ce le abbiamo anche noi. Stasera abbiamo dimostrato di giocare alla pari, e ritengo che abbiamo buone possibilità, il 50 per cento, per andare in finale”. Tra le vostre caratteristiche, dimostrate specie nella stagione regolamentare, la capacità di difendere bene e di andare in contropiede. “Sì. Noi siamo una squadra compatta, stiamo lì e li aspettiamo. Poi, abbiamo sempre un’occasione, con i calci piazzati, grande fisicità. Penso che la prossima gara la prepareremo al meglio, ed andremo lì a giocarci questi novanta minuti”. Quale è invece la situazione dal punto di vista emotivo? “La stiamo vivendo con tranquillità, perché è una partita di calcio, e penso che, se la prepari bene, ti alleni bene, insomma fai tutto bene, poi ti diverti e riesci ad esprimerti al meglio”. Si può dire che il goal che hai messo a segno questa sera sia uno dei più importanti della tua carriera? “Penso che sia il più importante. Non ho disputato tanti playoff, quindi sicuramente, ripeto, è quello più importante”. Che cos’hai provato quando hai segnato? “Ero contento, però ero già concentrato a provare a farne un altro, perché noi volevamo vincere”. Marsura non nega che il fatto di aver disputato una gara tre giorni fa ha avuto il suo peso. “Un po’ di stanchezza c’era, ma abbiamo altri giocatori che sono più freschi, che ci danno una mano, e comunque abbiamo tre giorni per poter recuperare bene ed andare a giocare al meglio, a Palermo”.

Un pareggio sudatissimo e meritato che ora costringe i lagunari a vincere domenica al Barbera per continuare la corsa verso la Serie A. Il Venezia rende davvero difficile la vita al favoritissimo Palermo, che non ricorda nemmeno lontanamente quello caduto per 3-0 al Penzo in campionato. Tanta qualità e soprattutto tanto agonismo da parte dei rosanero che hanno condotto la partita per tutta la prima parte di gara, costringendo gli uomini di Pippo Inzaghi a contenerli e a proporsi senza grande efficacia. Non che il Palermo abbia dominato il campo in lungo e in largo ma certamente ha saputo proporsi in campo in maniera più ordinata ed efficace anche se non è riuscito a decidere il match nei primi 45′, rimandando ad avvio ripresa la rete del vantaggio.
Prestazione più che buona in particolare nella ripresa di un Venezia che di sicuro non mette nel cassetto le sue ambizioni e saprà presentarsi al Barbera con la grinta abituale. Nel turover operato da Inzaghi hanno trovato spazio un Pinato in crescita, un Del Grosso stratosferico e un Marsura che ha saputo sfruttare spazio e opportunità per andare in rete. Un po’ sottotono Bruscagin, fuori fase e nervoso Falzerano, incostanti Andelkovic e Modolo. Alti e bassi di un team che ha ancora 90′ per continuare a scrivere una splendida favola partita dalla serie D e vissuta tutta d’un fiato.

Problemi di pressione. La cappa di caldo sopra lo stadio e l’importanza del risultato. Il pari ci sta, partita equilibrata, anche qualche paura finale. Si chiude sull’1-1 e non è una sentenza. Si può ancora puntare sul Venezia. Buona partita, tattica, a tratti di categoria superiore. Basta un’occhiata alle formazioni per capire la scelta diversa dei due allenatori. Inzaghi cambia poco o niente, sì, c’è Del Grosso al posto di Garofalo, unica mossa oltre all’alternanza della punta da affiancare a Litteri. Diversa l’idea di Stellone, che si affida ad un turnover anche rischioso: in panchina Coronado, Nestrorovski e Chochev, tre pezzi da novanta. Come dire: cerco di uscire indenne dalla laguna e poi domenica metto gli uomini carichi come una mina. Poi parla il campo, e si capisce che non è serata da fuochi d’artificio. Il primo tempo è un esercizio di tattica applicata, roba da scuola di Coverciano. Fasce bloccatissime, non c’è una fuga sui corridoi esterni, a centrocampo si gioca in trenta-quaranta metri, Jaialo sta molto vicino a Stulac, quasi a uomo e Trajkovski crea qualche problema spostandosi in orizzontale tra le due linee. Fatto sta che nel primo tempo c’è un calcio di punizione di Trajkovski ben parato da Audero e poco altro. Musica diversa nella ripresa, complice anche il fiato che cala e qualche geometria appannata dall’umidità.
Il finale è tutto del Palermo, il Venezia chiude con sudori freddi e chiappe strette. 1-1, a Palermo il pari non basterà. Ma il Venezia va a giocarsela senza paura.

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