Venezia FC: Interviste a Leo Stulac, Davide Marsura, Matteo Bruscagin, gran galà top11, nessun provvedimento disciplinare a Perulli della Cremonese

L’immagine di un ragazzino, di spalle, con la testa rivolta verso l’alto, mentre guarda una grande tribuna piena di spettatori, una tribuna che sembra quella del “Bernabeu”. Una volta i sogni si mettevano nel cassetto, adesso si possono anche tatuare sul braccio. Come ha fatto Leo Stulac. Quel ragazzino del tatuaggio è lui. «Sono felice di quello che ho, ma come tutti i calciatori, il mio sogno sarebbe quello di arrivare ad un club di livello mondiale. Non mi illudo, oggi è già una grande cosa vestire la maglia del Venezia e io per questa maglia cercherò di fare il massimo. Arrivare in Serie A con il Venezia sarebbe fantastico. Il futuro non lo so. Il Real Madrid? Chi non vorrebbe…». Leo Stulac, nuova stella del Venezia di Inzaghi, ospite della Nuova. Due chiacchiere in amicizia, tanto il gol al 94′ contro il Foggia, quanto la sonora sconfitta di Cremona, sono già alle spalle. Che sappia tirare bene le punizioni è noto, cerchiamo di sapere qualcosa di più su questo ragazzo sloveno rimasto a soffrire per mesi in panchina, prima di dimostrare tutto il suo valore. «Da qualche mese la mia vita è cambiata» racconta «ma ero certo che prima o poi sarebbe arrivato il mio momento. A gennaio avevo la possibilità di andare in un altro club, ma ho scelto di restare e ho fatto bene. Il mio club è il Venezia».Il mister? «È una persona straordinaria. Da lui c’è solo da imparare. Quando ero ragazzo lo vedevo in televisione, uno degli attaccanti più forti del mondo. Una grande emozione essere un suo giocatore. Vedi che vive per il calcio, lo studia, sa coinvolgere tutti. E poi ha una voglia di vincere che non finisce mai e la trasmette a tutti noi».Chiudiamo con la Nazionale. Ci siamo? «Due mesi fa ho ricevuto la prima convocazione, ma sono rimasto in panchina. Ci spero, non mollerò è un sogno e anche questo può diventare realtà. Il campionato sloveno non è più come prima ma i grandi giocatori ci sono: Ilicic su tutti, ma anche Kurtic, Birsa, un giovane di valore è Zajc, che gioca nell’Empoli. Essere in questo gruppo è uno stimolo a fare sempre meglio».

Davide Marsura, a mente fredda come analizzi la partita contro la Cremonese?“E’ stata una partita che è andata sicuramente storta. Anche se poi cinque goal subiti sono esagerati perché avevo provato ad attaccare, quindi ci siamo sbilanciati. Ripeto: è stata una giornata storta, può capitare, ma sicuramente non toglie quello che abbiamo fatto di straordinario in questi mesi, perché abbiamo fatto le cose bellissime ed importanti, quindi penso sia una giornata storta ed è finita lì. Adesso dobbiamo ripartire, pensare al Pescara e giocare come sempre, come abbiamo fatto in tutti questi mesi”.
Mister Inzaghi ha detto che non gli è piaciuto l’ultimo quarto d’ora e che questa partita deve servire di lezione. Sei d’accordo?“Sì, sicuramente ci servirà, ma ripeto: ormai è andata così, ci spiace perché è un risultato che comunque non ci rende assolutamente contenti, per aver preso cinque reti, ma andiamo avanti per la nostra strada; andiamo avanti ad allenarci bene per raggiungere il nostro obiettivo. Il primo è stato raggiunto, quello della salvezza, il  secondoè quello dei play-off e adesso dobbiamo guardare avanti perché abbiamo abbiamo ancora grandi obiettivi”.
Forse il maggior dispiacere era dato dal fatto che si trattava di una partita particolarmente importante per la lotta ai play-off. Certo, era ben difficile raggiungere la Serie A diretta, però per la matematica non era neanche impossibile.“Tutte le partite sono ugualmente importanti. Poi noi, avendo fatto queste cinque vittorie di fila, abbiamo sicuramente alzato le aspettative. Per qui, davanti ad una squadra che doveva salvarsi e che era inferocita, comunque un’ottima squadra perché secondo me per la rosa che ha non merita di essere la posizione in cui era. Ma  è andata così adesso dobbiamo neanche cercare di rialzarci perché questo non toglie nulla di quello che abbiamo fatto fino ad ora”.
Adesso però, a proposito di avversari inferociti che si devono salvare, vi aspetta il Pescara, anche se, dalla vostra, avrete il vantaggio del campo amico.“Come ho detto, tutte le partite sono difficili. Il Pescara deve ancora salvarsi aritmeticamente, quindi sarà un’altra partita difficile. Però noi, se giochiamo da Venezia, con il nostro atteggiamento e le nostre qualità, non siamo secondi a nessuno. Siamo forti, lo abbiamo dimostrato, quindi continuiamo il nostro percorso”.

Matteo Bruscagin, Anzitutto quali sono state le maggiori difficoltà nella partita contro la Cremonese?
“Sicuramente abbiamo incontrato delle difficoltà, altrimenti il risultato sarebbe stato diverso. Penso che abbiamo avuto un approccio meno buono rispetto alle altre volte, poi comunque, nonostante tutto, dopo il loro gol a freddo preso all’avvio del match, lo abbiamo rimesso in piedi, perché c’era l’occasione del mio goal annullato, poi c’è stato il rigore a nostro favore alla fine del primo tempo, e così siamo andati sull’intervallo sull’1-1. Nella ripresa c’è stato l’episodio del rigore assegnato a loro poi noi abbiamo preso un palo. Forse noi abbiamo sbagliato a disunirci così tanto nel finale e ad allungarci in occasione del 3 a 1. E lì chiaramente la partita è stata compromessa”.
Che cosa avete imparato da questa partita in particolar modo che cosa dovete prendere a lezione?
“ Sicuramente il fatto che non dobbiamo mai calare l’attenzione perché in serie B non appena sbagli qualcosa vieni punito Dobbiamo prendere come insegnamento il fatto di dover sempre dare il massimo; ma questo lo abbiamo fatto anche a Cremona perché comunque c’è stata una reazione, sia dopo il gol dell’1-0, sia dopo il gol del 2 a 1, quindi Bisogna deve servirci di lezione il fatto di non mollare mai e di non dare mai per finita una partita perché poi si rischia di fare una brutta figura”.
Obiettivi dell’ultima gara della regular season, in casa contro il Pescara?
“L’obiettivo è quello solito: vincere, per cercare di consolidare ancora di più la nostra classifica e per provare a scalare una posizione in ottica play-off che ovviamente sarebbe importantissimo. Quindi lo scopo è quello di dare continuità a tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi perché siamo una squadra che negli ultimi quattro mesi ha fatto un girone di ritorno strepitoso perché abbiamo realizzato 37 punti con ancora una partita da giocare, ed abbiamo ottenuto la salvezza con nove giornate d’anticipo e la qualificazione matematica ai play-off con due giornate dalla fine della stagione regolare, e credo che tutto questo sia qualcosa di straordinario Ciò detto, proveremo senz’altro a vincere come abbiamo sempre fatto”.
Anche per ottenere appunto il miglior piazzamento in previsione dei play-off.
“Sì, come dicevo prima, sarebbe importantissimo il fatto di scalare una posizione in classifica. Prima di tutto perché permetterebbe di saltare un turno E poi perché avresti in semifinale il vantaggio dei risultati e del fattore campo. Quindi vincere sarebbe il massimo, noi cercheremo di fare questo, e poi guarderemo anche i risultati delle altre”.

Serata di grandi soddisfazioni quella di ieri sera a Rimini per il Venezia. Ieri sera al Gran Galà Top 11 di Serie B il club di Joe Tacopina si è aggiudicato tre premi:
– Miglior DS, assegnato a Leandro Rinaudo
– Miglior Centrocampista, assegnato a Marcello Falzerano
– Premio Squadra Rivelazione dell’anno!

Davvero incredibile. Neppure di fronte all’evidenza delle immagini televisive di Cremonese-Venezia, dopo la richiesta della prova tv per Giampiero Perrulli, il giudice sportivo ha ritenuto di punire la condotta antisportiva del giocatore grigiorosso. Questo il comunicato: “Il Giudice Sportivo, ricevuta dal Procuratore federale rituale e tempestiva segnalazione (fax delle ore 11.31 del 14 maggio 2018) ex art. 35, 1.3, CGS circa la condotta tenuta al 3° del secondo tempo dal calciatore Giampietro Perrulli (Soc. Cremonese); acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Infront), di piena garanzia tecnica e documentale; osserva: nella circostanza segnalata, il calciatore rosso-grigio entrava palla al piede in area di rigore avversaria, allorché veniva affrontato da due calciatori arancio-nero-verdi, nel tentativo di scartarli cadeva a terra e l’Arbitro concedeva il calcio di rigore, ritenendo di natura fallosa l’intervento dei calciatori veneziani. Le immagini acquisite non consentono di esprimere un giudizio certo, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, circa la condotta gravemente antisportiva, costituita dall’evidente simulazione, tenuta dal Perulli; e, in tale situazione di incertezza probatoria, in dubbio pro reo. P.Q.M. delibera di non dover adottare alcun provvedimento sanzionatorio in merito alla segnalazione del Procuratore federale circa l’ipotizzabile simulazione ravvisabile nella condotta del calciatore Giampietro Perrulli”.


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