L'allenatore chioggiotto dell'Este spgna un domani di poter allenare il Venezia
È
un “ciosoto” il giustiziere della serie D, l’artefice delle
uniche sconfitte fin qui subite in campionato da Venezia e
Campodarsego. Andrea Pagan dopo una carriera da giocatore tra i
dilettanti, tre anni sulle panchine delle giovanili a Cittadella e
due su quella della Clodiense, a Este sembra aver trovato la sua
isola felice.
Una
squadra partita con l’obiettivo salvezza e che invece è terza nel
girone C, gioca bene e convince. Pagan oggi festeggia il suo 38°
compleanno e ha di che essere soddisfatto. «Fuori dal campo tra
avversari siamo tutti amici, ma dentro si gioca per i tre punti e non
si guarda in faccia nessuno» osserva l’allenatore dell’Este,
«infatti in settimana si era scherzato su questa sfida con il
Campodarsego, però eravamo sicuri di poter vincere.
Stiamo
viaggiando in silenzio e con umiltà, ma siamo terzi e ce lo
meritiamo». Il Venezia è quindi avvisato: dopo lo sgambetto
dell’andata al Penzo, al ritorno non sarà una passeggiata. E
siccome le contendenti attuali alla Lega Pro le ha battute entrambe,
Pagan accetta di buon grado di analizzare i pregi e i difetti delle
prime due della classe. «Direi che entrambe hanno come punto di
forza il reparto offensivo. Il Venezia davanti ha sei-sette giocatori
di categoria superiore; il Campodarsego ha preso Kabine, ha l’esperto
Radrezza e un Aliù che sta facendo grandissime cose.
Ma
trovare punti deboli al Venezia è una vera impresa se penso a uno
come Modolo in difesa e al gruppo di centrocampisti cui si è
aggiunto il “nostro” Marcolini. Ecco, forse solo in porta
potrebbe essere appena sotto i padovani che hanno Vanzato in grande
forma e un giocatore esperto come Merlano in panchina, un vero
peccato oltretutto che giochi poco». E se al Penzo il blitz è
riuscito in pieno recupero, la vittoria sul Campodarsego è stata
studiata per bene.
«Loro
in casa giocano su un campo molto piccolo e stretto» prosegue Pagan,
«quindi per sorprenderli si doveva fare la differenza sui cambi di
gioco e negli 1-contro-1 e 2-contro-1. In casa con la difesa a tre si
salvano, sui campi grandi soffrono, e così è stato. Li abbiamo
messi proprio in difficoltà». Il tecnico chioggiotto dell’Este in
questa stagione ha già “fatto fuori” due colleghi, Feltrin del
Mestre e Favaretto del Venezia, esonerati dopo averli sconfitti, ma
del Venezia ammira «l’esperienza dei giocatori e di un allenatore
come Favarin che in D sa come si vincono i campionati.
Commenti
Posta un commento